Corso Martiri, se i privati non ci stanno più: "Quali prospettive?" - Live Sicilia

Corso Martiri, se i privati non ci stanno più: “Quali prospettive?”

La lettera aperta al sindaco Enrico Trantino
IL DOCUMENTO
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CATANIA – “I proprietari delle aree libere lungo il corso Martiri della Libertà non intendono procedere all’attuazione del progetto di sistemazione complessiva della zona firmato nel 2013 dall’architetto Mario Cucinella, progettista incaricato dai proprietari dei terreni”. Lo scrive l’associazione cittadina Volerelaluna in una lettera aperta indirizzata al sindaco di Catania Enrico Trantino.

Si tratta della stessa associazione che giorni fa ha organizzato un partecipato convegno sul presente e sul futuro dell’urbanistica a Catania, nel corso del quale è stato chiesto lo spostamento del direttore degli uffici comunali Biagio Bisignani.

La storia di corso Martiri della libertà

“I privati che oggi vogliono ritirarsi sono gli stessi che in passato hanno avviato contenziosi con il Comune che, a loro dire, non aveva rispettato le condizioni della convenzione originaria del 1956, danneggiandoli economicamente. Sono così riusciti a ottenere un indennizzo di 40 miliardi di lire. Sono gli stessi che, successivamente, hanno avanzato ulteriori richieste di indennizzi per presunte inadempienze del Comune, che avrebbe ostacolato i loro programmi edilizi. Gli stessi che nel 2005 hanno sottoscritto, con il commissario straordinario pro tempore del Comune, un accordo per il completamento del «risanamento» sulla base di un progetto proposto da loro”, ripercorre l’associazione.

Il risanamento della ferita di corso dei Martiri, mille volte promesso e mille volte rinviato. Fino al 2012, quando è stata firmata dai privati una convenzione con il Comune della durata di dieci anni. Necessaria per vedere realizzato il faraonico masterplan dell’architetto Cucinella: viali alberati, spazi verdi, una passeggiata fino alla stazione, una nuova prospettiva per San Berillo. Nella convenzione del 2012 c’erano gli obblighi dei privati e quelli del pubblico. Chi avrebbe dovuto investire denaro dove.

Il rinnovo della convenzione

Poi la convenzione viene prorogata, alla scadenza. Altri dieci anni, fino al 2032. Ma il masterplan è sempre lì, in gran parte irrealizzato. “Parliamo, insomma, degli stessi privati che da 50 anni a questa parte tengono inutilizzata una parte centrale e strategica della città, – prosegue l’associazione Volerelaluna – in attesa di poterne fare un uso quanto più redditizio possibile. E che oggi dicono di volersi fare da parte malgrado gli accordi sottoscritti nel 2012 che – va ricordato – sono vincolanti per entrambe le parti”.

“Apprendiamo inoltre che l’Amministrazione comunale intende chiedere un finanziamento alla Regione (200-250 milioni di euro) per acquisire la proprietà delle aree private e realizzare il parcheggio multipiano previsto in piazza della Repubblica, previo nuovo accordo tra le parti a modifica della convenzione del 2012. Sembra anche, sempre secondo fonti di informazione, che con questo finanziamento si intendano realizzare nella stessa zona due scuole e un parco pubblico”.

Il finanziamento per l’acquisto

“E qui arriviamo alla prima delle domande che vogliamo sottoporle, signor Sindaco. Cosa intende fare questa Amministrazione per mettere i privati proprietari delle aree di fronte alle loro responsabilità di legge? Fra queste ci sono, innanzitutto, quelle derivanti dagli obblighi assunti con la firma della convenzione del 2012, di durata decennale, la cui proroga per ulteriori dieci anni è stata disposta con solerzia dal commissario straordinario pro tempore nel 2022″.

“Uno di questi obblighi – continua la lettera aperta – è la realizzazione a totale carico dei privati, e successiva cessione al Comune, di un parcheggio multipiano in piazza della Repubblica per il quale è previsto un costo di circa 15 milioni di euro. Il Comune consentirà ai privati di eludere questo e altri obblighi derivanti dalla convenzione addossando le relative spese alla collettività con l’utilizzo di fondi pubblici, oppure pretenderà le giuste compensazioni economiche e gli eventuali indennizzi?”.

“Si informi la cittadinanza”

“Una seconda questione che riteniamo molto importante è quella riguardante la trasparenza. Non ritiene, signor Sindaco, che sia doveroso informare la cittadinanza in maniera dettagliata circa le attività intraprese e le intenzioni su come giungere alla chiusura della vicenda, nell’interesse della città? Non ritiene che i cittadini abbiano tutto il diritto di sapere con precisione, dopo 50 anni di inerzia e di accordi poco chiari, quali strade intenda percorrere l’Amministrazione?”.

E ancora, sempre rivolti a Trantino: “Non ritiene necessario dimostrare con chiarezza ai cittadini che questa volta l’interesse pubblico non sarà subordinato agli interessi economici dei privati? Sarà spiegato pubblicamente, conti alla mano, che l’acquisizione delle aree private non sarà un altro munifico regalo a quei proprietari che per dieci anni hanno tentato di vendere sul libero mercato i loro terreni senza riuscirci?“.

Il ruolo strategico di corso Martiri

“Infine, riteniamo imprescindibile un’attenzione particolare al coinvolgimento della città nelle scelte riguardanti la sistemazione definitiva della zona. Un’area libera così estesa nel centro urbano potrebbe avere un ruolo strategico nello sviluppo dell’intera città. Non ritiene, signor Sindaco, che l’intera città, almeno nelle sue componenti sociali organizzate, abbia diritto di esprimersi circa le esigenze da soddisfare e gli usi possibili di quei terreni?

Rimaniamo fiduciosi, signor Sindaco, che Ella vorrà mantenere fede agli impegni pubblicamente assunti, in diverse occasioni, di garantire la piena trasparenza dell’azione amministrativa e il doveroso perseguimento dell’interesse pubblico. Ci aspettiamo che alle dichiarazioni seguano comportamenti conseguenti e, fin da subito, Le chiediamo di fornire pubblicamente risposte chiarificatrici alle questioni che abbiamo posto”.


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