L0unico ospedale buono della Sicilia lo debbono distruggere,
Corte dei conti-Regione| È scontro al vetriolo
Commenti
Lascia un commento
Gli ultimi commenti su LiveSicilia
Società produttrice di debiti da sempre. Giustamente e correttamente si continua a bruciare soldi pubblici pur di tenerla in vita. Soldi che si potrebbero investire per la Sanità, ad esempio. Purtroppo.
Forza Cateno De Luca riprenditi che sei tutti noi, ti ammiro da tempo e so che ti sei battuto per la tua Messina e per Taormina, riposati e torna con noi Siciliani. Sei una forza per tutti noi, statti bene, rilassati, riposati e fai vedere a tutti chi sei
speriamo che i veterinari salvino la bestiolina, ne abbiamo bisogno
Grande giornalista Santoro, ma ce la farà ad ottenere il 4% ? Mi sembra difficilissimo, però sperare è lecito. Se Santoro si fosse svegliato 10 anni fa oggi avrebbe un milione di iscritti. Il tempo travolge tutto: non ci sono più grandi uomini da votare!
La Santa Chiesa non si tocca…….direbbe qualcuno…….
“Quanto al resto, penso sia mio diritto sostenere, come ho sostenuto, che esistono profili di opportunità indiscutibili di cui tutti, come la politica, dovrebbero tenere conto”. DETTO DA UNO CHE GUIDA UNA GIUNTA CON NON RICORDO QUANTI ASSESSORI INDAGATI E PER ULTIMO QUELLO DI AVERE NEL SUO GABINETTO UN PERSONAGGIO QUANTO MAI INOPPORTUNO AL RICOPRIRE QUEL RUOLO MI SEMBRA DAVVERO RISIBILE. NON AMO USARE IL DIALETTO MA….UNNI VIRI E UNNI SVIRI CI STA!
Permalosetto il catanese volante
Fare il proprio dovere per la Magistratura è ormai pericoloso, stretta com’è tra le proteste dei delinquenti e dei politici. Sindaci, assessori, presidenti, alti burocrati corrotti o servi dei politici, vogliono avere pieni poteri e arbitrio assoluto e considerano zero leggi, procedure, regole, precedenze, trasparenza, rispetto, diritti, doveri, libertà. Come nel ventennio allora, non mi stupirei se tra poco qualche politico proporrà il confino per i magistrati che non si allineano al pensiero dei politici. Musumeci, persona ragionevole e attenta, secondo me farebbe bene a chiedere scusa, perchè sbagliare o arrabbiarsi è umano e scusarsi senza invece insistere in modo altezzoso, sarebbe il giusto rimedio. Tra l’altro da una parte la regione chiede un parere facoltativo, dall’altra si arrabbia perchè gli hanno dato il parere, insomma è chiaro che la Corte ha ragioni da vendere.
MUSUMICCI NON SI SMENTISCE: IN PUBBLICO PREDICA BENE, IN PRIVATO RAZZOLA MALE!!!!!!!
Infatti la Sicilia si dovrebbe commissariare
La questione è seria: Musumeci mostra di non governare la situazione, arranca, sbaglia tono, usa argomenti deboli e obliqui. Insomma, è inadeguato.
Musumeci, Armao, Cordaro… la politica vacante degli “Ella mi offende” mentre la Sicilia affonda.
Andate a casa, è da 20 anni che siete sempre la e vi spacciate per nuovo!
la Corte dei conti e’ Magistratura di rango Costituzionale la cui terzierieta’ e imparzialita’ sono fondamenti per l’esercizio delle sue funzioni di controllo.
Uno scontro istituzionale fra il presidente della regione Sicilia e il presidente della Corte dei Conti sezione di controllo sul ruolo terzo della Corte preoccupa e disorienta il cittadino che deve assistere ad uno scontro che mette in discussione i fondamenti dell’azione di un Organo architrave dell’ordinamento della Repubblica.
Spero che si instauri un procedimento di raffreddamento del conflitto delle parti volto a ristabilire i corretti rapporti istituzionali e a dissipare ogni ombra nell’interesse di tutti.
Queste chiamiamole scaramucce sono sempre successe da quando esistono Corte dei Conti e Regione Siciliana che si comportano come due innamorati che pur mandandosele a dire alla fine si amano, tant’è vero che la Corte dei Conti malgrado innumerevoli rilievi ha ogni anno effettuato la parifica dei disastrati bilanci annuali della Regione. Come dire, un vero amore anche se tanto litigarello….
Cane non mangia cane…….mai visto un provvedimento di danno erariale pagato da un dipendente regionale e dire che alcuni hanno fatto veramente danni immensi…non credo alla corte dei conti, modesto mio pensiero.