PALERMO – Da decenni si parla di progetti di recupero. Di miliardi di lire prima prima, di milioni di euro ora, ma il litorale a est del fiume Oreto resta nel degrado.
Secondo i dati raccolti da Goletta verde, storica imbarcazione di Legambiente, i livelli di inquinamento nel mare di Romagnolo sono tornati entro i limiti. Una luce nel buio. Di soldi negli anni ne sono stati spesi tanti, ma l’obiettivo finale della riqualificazione è ancora lontano.
Al momento ci si deve deve accontentare di rendering e fantamilioni. Palermo ha perso i finanziamenti del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Si dovrebbe riuscire, così dicono, a recuperare il finanziamento per altra via.
Oltre 60 milioni. In teoria i lavori avrebbero dovuto concludersi entro la fine del 2026. Obiettivo irraggiungibile, specie in una città dove, a titolo esemplificativo, per realizzare una sola fermata, la De Gasperi, del passante ferroviario ci sono voluti undici anni.
Non resta che sperare nel futuro. È cambiata l’amministrazione cittadina, a cui va concessa una linea di credito, così come agli altri attori politici, il governo regionale e nazionale.
Bisogna coltivare la speranza, dunque. Nelle montagne russe di una caldissima passeggiata mattutina si passa dai bambini che giocano in riva al mare alla spazzatura su cui ha sistemato il suo giaciglio Amin (crediamo di aver capito che si chiami così).
Lui ci vive sotto quel che resta della passerella in legno che doveva servire ad ammirare il mare da una posizione di vantaggio. Se Romagnolo un giorno diventerà la Palm beach di Palermo Amin dovrà trovarsi un’altra casa.
C’è chi si gode, nonostante tutto, una mattinata di relax rivendicando di esserci nato a Romagnolo che è “il vero mare di Palermo, altro che Mondello, ma al Comune interessa solo Mondello”. Ricorda con nostalgia “quando c’erano i Bagni Petrucci e Virzì ed invece guardi ora…”.
Fa un cenno con la mano. Dove un tempo c’erano i vecchi stabilimenti balneari ora c’è solo spazzatura. Sta lì da chissà quanto tempo. Resti di falò, bottiglie, vestiti. Sotto quel che resta dei solarium si sono accumulate discariche maleodoranti. Il fetore di urina rende l’aria irrespirabile.
I palermitani sperano nei progetti futuri. Se saranno realizzati, si dovrà imparare a proteggerli. C’è chi non pulisce e c’è chi sporca. Chi non controlla e qualcun altro che distrugge.
In attesa dei milioni, il degrado ci ricorda chi siamo adesso. A Romagnolo qualcuno ha abbandonato un vecchio banco da lavoro. Un turista fa finta di vendere qualcosa. Parla in tedesco. La moglie lo riprende. Sorridono. Noi un po’ meno.
Arriveranno i fantamilioni. Nel frattempo servirebbe un intervento di pulizia per ristabilire condizioni minime di decoro.