Variante brasiliana in un vaccinato con il doppio Pfizer

Variante brasiliana in un vaccinato con il doppio Pfizer

L'uomo è ricoverato. Cosa è successo.
VILLA SOFIA
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2 min di lettura

PALERMOVariante brasiliana in un vaccinato con il doppio Pfizer. Un uomo di 83 anni, immunodepresso, vaccinato con due dosi di Pfizer, è ricoverato, positivo al Covid, ed è stata sequenziata la variante brasiliana. Il contagio si sarebbe manifestato tre o quattro giorni dopo la seconda dose, quando non era pienamente coperto dall’immunizzazione. La notizia, appresa da LiveSicilia.it, viene confermata da una nota di Villa Sofia.

Cosa può essere successo?

Come mai è accaduto’? In gioco entrano diversi fattori. Intanto, sappiamo che la copertura vaccinale è molto alta, ma non totale. Ci sarà sempre qualcuno che, non riuscendo a immunizzarsi, potrà contagiarsi con il Covid e avere anche sintomi gravi. Questo non inficia il lavoro fondamentale del vaccino che è l’unica arma davvero efficace per proteggerci dal virus. Oltretutto, in un paziente immunodepresso e anziano, non arrivato alla piena copertura vaccinale, può accadere con maggiore probabilità. Poi c’è la variante brasiliana che sarebbe più aggressiva. Ecco perché, anche tra i vaccinati, è sempre bene rispettare le regole di prudenza, fino a quando non ci sarà un alto coefficiente di immunizzazione generale.

La nota di Villa Sofia

“L’UOC di Microbiologia e Virologia dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia – Cervello, diretta dalla dott.ssa Orazia Diquattro, attraverso test di indagine di sequenziamento genico, con tecnica NGS, ha identificato la variante brasiliana P.1 in paziente Covid-19. Come da protocollo ministeriale si è provveduto alla notifica ed alla trasmissione al Laboratorio Regionale di Riferimento. Il paziente 83 anni, immunodepresso, vaccinato con Pfizer, dopo pochi giorni dalla seconda dose, si era presentato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Cervello accusando sintomatologia respiratoria e intestinale clinicamente significative. Una volta effettuata la diagnosi clinica e microbiologica con tampone molecolare di Covid-19 è stato prontamente ricoverato presso l’Unità di Terapia Intensiva Respiratoria e grazie alla sinergia di Pronto Soccorso, Malattie Infettive, Intensiva Respiratoria, Microbiologia e Virologia dell’azienda ospedaliera palermitana – HUB per il Covid-19 – è stato identificato quale paziente altamente sospetto di essere portatore di una variante genica, come appunto è stato poi verificato. In atto è in trattamento di supporto intensivo delle funzioni vitali”.


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