Covid, circa 13mila operatori sanitari positivi: "In difficoltà ma reggiamo" - Live Sicilia

Covid, circa 13mila operatori sanitari positivi: “In difficoltà ma reggiamo”

Secondo una stima dell'Ordine circa il 3-4% del personale non è ancora vaccinato
CORONAVIRUS
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Sono circa 13 mila gli operatori sanitari attualmente positivi al Covid. Questo è quanto emerge dall’analisi della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso).

“Ciò sta creando qualche problema per le assenze in corsia – afferma all’ANSA il presidente Giovanni Migliore – ma al momento non registriamo chiusura di reparti o sospensione di servizi”.

Secondo una prima stima dell’Ordine, sarebbero il 3-4% i medici e odontoiatri non ancora vaccinati, pari a circa 20mila, e sono in corso gli accertamenti per le sospensioni. Gli infermieri positivi, rileva invece la Fnopi, sono a oggi 7160 e 6000 i non vaccinati sospesi dal lavoro

“L’alto numero dei positivi tra gli operatori sanitari, determinato soprattutto dal grande numero di tamponi fatto a ridosso delle festività, sta creando qualche problema per le assenze in corsia, in particolare per l’organizzazione dei turni infermieristici o per il rinvio di alcune attività programmate, ma le Aziende sanitarie e ospedaliere stanno compiendo un ulteriore sforzo per garantire la continuità dei servizi assistenziali e, al momento, nella maggior parte dei territori non registriamo la chiusura di reparti o la sospensione di servizi – sottolinea Migliore -.

“Ritengo – ha continuato – vada nella giusta direzione il provvedimento che riformula la quarantena anche per i positivi asintomatici: la riduzione da 10 a 7 giorni di isolamento per i vaccinati con la terza dose, come gli operatori sanitari, dovrebbe garantire un turnover più breve di positivi assenti in corsia e assicurare il servizio senza subire grandi criticità. Piuttosto che per i positivi al Covid, sui tassi di assenza, in molte aziende – conclude – pesa molto di più la sospensione dal servizio di medici, infermieri e operatori sanitari no vax che non vengono a lavorare e creano un disagio prolungato che va ben oltre la settimana di quarantena prevista per i contagiati privi di sintomi”.


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