Covid: la variante Delta nelle acque reflue siciliane, ecco dove - Live Sicilia

Covid: la variante Delta nelle acque reflue siciliane, ecco dove

Le analisi hanno riscontrato la presenza del Covid

PALERMO – La quasi totalità del virus riscontrato nelle acque reflue siciliane, ma non solo, è del tipo Delta. A confermarlo sono i dati elaborati in seguito alla sorveglianza del coronavirus e delle sue varianti nelle acque reflue delle città italiane voluta lo scorso 17 marzo dalla Commissione Europea. I 92 campionamenti sono stati prelevati in 14 Regioni diverse: Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Lazio, Toscana, Campania, Basilicata, Puglia e Sicilia e nelle due Province Autonome di Trento e Bolzano.

Dei 55 campioni positivi alla variante Delta, 19 hanno mostrato sue mutazioni caratteristiche, mentre 12 – raccolti a Rovereto (TN), Verona, Padova, Abano Terme (PD), Genova, Bologna, Anzio (RM), Bari e Messina – hanno mostrato l’intero set di mutazioni.

I particolari

I campioni prelevati confermano la presenza ormai quasi esclusiva sul territorio nazionale della variante Delta del virus SARS-CoV-2, associata a una grande variabilità genetica con la presenza di molte mutazioni comprese quelle della cosiddetta ‘Delta Plus’. E’ il risultato della seconda flash survey condotta dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) con il gruppo di lavoro coordinato da Giuseppina La Rosa, del Dipartimento Ambiente e Salute, e da Elisabetta Suffredini del Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità pubblica Veterinaria dell’Iss.

La ricerca

Secondo la ricerca, che ha analizzato 92 campioni raccolti in 16 Regioni e Province Autonome nel periodo tra il 4 e l’8 ottobre 2021, tutti i campioni positivi caratterizzati erano appunto di ‘Delta’, in accordo con quanto riportato dalla sorveglianza clinica epidemiologica relativa allo stesso periodo di campionamento. Il 60% dei campioni, in particolare, ha confermato la positività per genoma di SARS-CoV-2 e 23 campioni sono stati caratterizzati mediante sequenziamento della regione codificante per la proteina spike. La flash survey verrà ripetuta con cadenza mensile.


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