"Crocetta ci tolga dall'imbarazzo" | I cuperliani scaricano Nelli - Live Sicilia

“Crocetta ci tolga dall’imbarazzo” | I cuperliani scaricano Nelli

Vertice nella sede del Pd alla presenza del segretario regionale Raciti: "Il presidente rispetti la decisione dell'ultima direzione regionale". Poi il chiaro riferimento alla vicenda del Piano giovani. L'ala scontenta dei democratici scarica l'assessore alla Formazione, nel mirino di una mozione di censura presentata dalle opposizioni.

PALERMO – “Crocetta ci tolga dall’imbarazzo”. I cuperliani del Pd si sono riuniti oggi nella sede regionale del partito. E alla fine hanno stilato una nota con la quale, sebbene non facciano espressamente riferimento all’assessore, chiedono al governatore di “cacciare” Nelli Scilabra dall’esecutivo. Sullo sfondo, la vicenda del Piano giovani e la mozione di censura avanzata sia dall’opposizione di centrodestra che del Movimento cinque stelle.

Come dicevamo, nella nota diffusa in serata non viene nominato l’assessore alla Formazione, ma i cuperlianI fanno riferimento alle “vicende delle ultime settimane che hanno segnato una ulteriore crisi nel rapporto fra il governo regionale e l’opinione pubblica”. E non c’è dubbio che nelle ultime settimane la “cronaca politica” sia stata monopolizzata dal “caso” del flop day e dalle guerre politico-amministrative che ne sono seguite, culminate nelle dimissioni del dirigente generale Anna Rosa Corsello, nell’apertura di fascicoli di indagine sia da parte della Procura che da parte dei magistrati contabili, e in due drammatiche sedute della commissione Lavoro all’Ars, in occasione delle quali i conflitti tra politica e amministrazione sono emersi in tutta la loro forza. Insieme ai tanti dubbi sulla gestione del Piano.

E proprio in occasione di quelle sedute all’Ars, non sono mancate le “stilettate” di alcuni deputati Pd di “area Cuperlo”. In particolare di Filippo Panarello e Giovanni Panepinto (che si ‘rivede’ maggiormente, in realtà, nell’aria dei cosidddetti ‘Giovani turchi’). C’erano anche loro presenti oggi in via Bentivegna. Insieme a loro, ovviamente, tra gli altri, il segretario regionale Fausto Raciti, i presidenti di commissione Antonello Cracolici e Pippo Digiacomo, Mirello Crisafulli, Lillo Speziale, i deputati regionali Mariella Maggio e Mario Alloro, il responsabile organizzativo Antonio Rubino.

“Nel corso della riunione di oggi – si legge nella nota dei cuperliani – abbiamo ribadito il rispetto della decisione della direzione regionale del Pd siciliano dell’8 luglio, quando è stato approvato ad unanimità un documento con il voto favorevole anche del presidente della Regione. In quella occasione, alla presenza del vicesegretario nazionale Guerini, il Pd ha chiesto una profonda svolta politica e programmatica per il rilancio dell’azione di governo e un adeguato profilo della giunta regionale”. E in questo passaggio, non è secondario il riferimento al fatto che lo stessso Crocetta abbia votato la risoluzione che lo impegnava al “rafforzamento” dell’esecutivo. Al rimpasto, insomma. Lo stesso documento, quello dell’8 luglio, che assegnava al segretario Raciti il compito di presentare al governatore e alla direziona nazionale del partito la rosa con i nomi dei prossimi assessori Pd in giunta. E a Lorenzo Guerini, la lista sarebbe arrivata. Con dentro i nomi dei confermati Agnello e Bruno, oltre alle possibili new entry di Villari e Salerno.

Un rimpasto che passerebbe ovviamente dall’esclusione di due assessori. Chi dovrebbe lasciare il governo? I cuperliani almeno su un nome sembrano d’accordo. E nonostante quel nome non trovi spazio nel documento diffuso alla fine della riunione, durante l’incontro si è fatto chiaramente riferimento a Nelli Scilabra. Un nome e una “questione” chiaramente descritti nella seconda parte del documento: “In questi due mesi – prosegue la nota, facendo riferimento appunto alla necessità del rimpasto – quell’orientamento è stato confermato, anche alla luce delle vicende delle ultime settimane che hanno segnato una ulteriore crisi nel rapporto fra il governo regionale e l’opinione pubblica. Ci aspettiamo dal Presidente della Regione – ecco l’avvertimento dei cuperliani – non solo il rispetto della decisione votata dalla direzione regionale, ma anche atti che tolgano il Pd e la maggioranza dall’imbarazzo”. L’imbarazzo di votare una mozione di censura contro un assessore che è componente della direzione del Pd. Ma che il segretario generale del Pd, oggi insieme all’area dei cuperliani, ha già, di fatto, scaricato.


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