Crocetta: "Nuovi investimenti |per la Sicilia con i russi" - Live Sicilia

Crocetta: “Nuovi investimenti |per la Sicilia con i russi”

Rosario Crocetta in conferenza stampa

Il governatore ha incontrato una delegazione della Lukoil, guidata dal magnate Alekperov: "Pronto il progetto di una raffineria nel Siracusano. Darà impulso all'occupazione". Poi, sui sorrisi con Berlusconi: "Scherzava, perché non avrei dovuto sorridere?".

La conferenza stampa del governatore
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PALERMO – Dai russi a Napolitano, passando per nodi stretti del Bilancio. La mattinata del governatore Crocetta è punteggiata da dichiarazioni d’ogni tipo. Da un lato, ecco l’accoglienza a una delegazione russa della Lukoil. Capeggiata dal presidente Vagit Alekparov, l’ottavo uomo più ricco di Russia. Al quale, forse, oggi i fondi della Tabella H, o quelli tolti ai teatri siciliani sembreranno noccioline. Ma tant’è. I russi sono sbarcati in Sicilia per lanciare un grande progetto ne Siracusano. Una raffineria in grado di rilanciare il settore dell’industria chimica, ridare slancio all’occupazione nella zona orientale della Sicilia e persino rispettare l’ambiente. E il presidente, che iniziò la sua scalata politica tra le rappresentanze sindacali dell’Eni, nella zona del petrolchimico di Gela, non nasconde la soddisfazione: “Adesso voglio proprio vedere chi si ostinerà a dire che non facciamo niente per lo sviluppo”. Frecciata lanciata contro la Cisl di Bernava, che ha invitato Crocetta al proprio congresso di domani: “Certo che andrò. Io parlo con tutti. Saluto anche Berlusconi…”. Il governatore, insomma, prova a cavalcare la polemica, scaturita dopo uno scatto che lo vede ridere di gran gusto a una battuta dell’ex premier: “Mi ha detto che in Sicilia gliene sto facendo passare di tutti i colori, a causa dell’alleanza con i grillini. Io gli ho risposto che i grillini almeno votano le mie leggi. I suoi no. Tranne – ha aggiunto – quella sulla doppia preferenza di genere”. A quel punto, al Cavaliere sarebbe scappato un “almeno una ogni tanto l’azzeccano”. Da lì, la risata di Crocetta: “E’ stato simpaticamente critico con i suoi, perché non avrei dovuto sorridere? Io non vedo la politica come il luogo dell’odio personale. Possiamo pensarla anche in maniera decisamente diversa, ma non deve mai mancare la civiltà nei rapporti. E poi, io ho anche un ruolo istituzionale. Rappresento la Sicilia, tutti i siciliani”.

Insomma, polemica messa alle spalle. C’è da pensare allo “sviluppo”, adesso. Così, ecco l’introduzione alla delegazione della Lukoil: “Una visita importante – ha detto Crocetta – per il settore dell’industria chimica della Sicilia, che potrebbe avere un grosso rilancio. Nei prossimi giorni in altre parti della Sicilia incontreremo rappresentanti dell’Eni, per progetti dello stesso livello. In passato di industria si è sempre parlato male, perché non rispetterebbe l’ambiente. Ma oggi, anche per l’industria non è conveniente non rispettare l’ambiente, viste le enormi penalità alle quali andrebbero incontro. Molte industrie sono già andate incontro a modifiche delle loro modalità produttive. Eni è in ritardo, ma la partita è aperta. La Lukoil invece ha pronto un investimento equivalente a 1,5 milioni di euro: il progetto sorgerà nel Siracusano, e darà lavoro anche all’indotto. Si tratta di un progetto che rilancerà l’economia di quella provincia. La Regione – ha aggiunto – ha manifestato la massima disponibilità. È già quasi pronta la legge sulla sburocratizzazione, che accelererà l’iter per le autorizzazioni. La Regione è molto interessata ad accogliere investimenti stranieri. E sono felice che il presidente della Lukoil mi abbia invitato in Russia per incontrare gli industriali russi. L’iniziativa della Lukoil consente di intervenire in modo forte su un settore, quello della raffinazione, che in Europa è stato travolto dalla concorrenza cinese”.

Concetti ripresi dal magnate Vagit Alekperov: “Oggi – ha detto – è una giornata importante: avremo un Cda allargato a Siracusa, nel nostro stabilimento. Tutti i membri del Cda sono lì per parteciparvi. Tutti sappiamo che questo settore al momento vive un momento difficile. La concorrenza spietata dall’India e Usa sta colpendo le raffinerie europee. Abbiamo coinvolto una società che ci ha presentato sessanta scenari di sviluppo. Tutti sono fondati su due aspetti. Il primo è il miglioramento della tecnologia usata per questo tipo di stabilimento. Il secondo è il miglioramento dei processi, che consenta di rispettare l’ambiente. Si tratta di investimenti enormi, che non possono essere compiuti senza coinvolgere istituzioni siciliani, il governo siciliano e le istituzione europee. Ringrazio – ha proseguito – il presidente Crocetta per aver i dato la possibilità di discutere il nostro progetto e per il sostegno assicurato. Abbiamo concordato di incontrarci una volta ogni sei mesi per verificare come procedono i lavori”.

Salutati i russi, è il momento di accennare ad alcuni nodi del bilancio, oltre che alla salute del Partito democratico: “Certamente – ha detto Crocetta – non sarò io a volere la scissione. Certamente è stato un errore confondere l’elezione del Capo dello Stato con primarie di partito, Il partito avrà un banco di prova importante, la formazione di un governo credibile. Che combatta anche i privilegi della casta. Io guadagno meno di un deputato grillino a Roma. Quanto un deputato regionale, essendomi ridotto la indennità da presidente. E penso che il mio impegno sia un po’ maggiore di quello dei singoli deputati”. A proposito dell’elezione del Presidente della Repubblica, poi, Crocetta svela un aneddoto: “Sono andato a trovare Napolitano, in rappresentanza delle Regioni, per chiedergli di rinnovare il suo mandato. Lui ha chiesto: ma sapete quanti anni ho? A quest’età dovrei riposare. E io – prosegue Crocetta – gli ho risposto, quanti ne ha, presidente, settanta?”. A quel punto Napolitano avrebbe risposto: “Caro Crocetta, ne ho molti di più”-

Archiviata anche la parentesi di colore, è il momento di passare alle cose “pratiche”: come il bilancio della Regione, appesantito da circa 1600 emendamenti. Molti dei quali presentati dalla stessa maggioranza: “Sono certo – ha commentato Crocetta – che il bilancio è migliorabile. Anche noi pensiamo a qualche cosa. Però dei 1600 emendamenti, molti si autoeliminano. Noi abbiamo individuato entrate e uscite. Se poi qualcuno vuole fare, del bilancio, un libro dei sogni, pieno di slogan, faccia pure. Siamo da tempo a rischio default, ma non andremo in default. Non saranno ammessi emendamenti senza copertura finanziaria. Saremo intransigenti”.

Ma prima della riunione in Commissione, prevista nel pomeriggio, il presidente chiarirà alcune incomprensioni con la propria maggioranza, da quelli riguardanti l’Avviso 20, che parte del Pd vorrebbe recuperare (“Il Piano giovani, da cui prenderemo i fondi, non consente una Formazione indiscriminata: ma è vincolata appunto alla formazione dei giovani e all’inserimento nel mondo del lavoro), i ticket sanitari: (“Quello è un ticket di solidarietà che chiediamo ai più ricchi per finanziare i servizi ai più poveri), il tema dei teatri: (“Abbiamo garantito i fondi per le spese vive, per gli stipendi. Ma adesso cambierà tutto: basta con i contributi a pioggia, tutte le spese dovranno essere rendicontate. E basta con compensi stellari a Cda e consulenti”). Dalla Russia dei miliardari alla povera Sicilia, in fondo, il passo è davvero breve.

LA CONFERENZA MINUTO PER MINUTO

13.19. “Il Pd? Certamente non sarò io a volere la scissione. Il Pd esiste perché c’è la gente che lo sostiene. Certamente è stato un errore confondere l’elezione del Capo dello Stato con primarie di partito, Il partito avrà un banco di prova importante, la formazione di un governo credibile. Che combatta anche i privilegi della casta. Io guadagno meno di un deputato grillino a Roma. Quanto un deputato regionale, essendomi ridotto la indennità da presidente. E penso che il mio impegno sia un po’ maggiore di quello dei singoli deputati”. La conferenza stampa è terminata.

13.14. Crocetta: “Ero tra quelli che sono andato per tentare di convincere Napolitano al secondo mandato. Lui mi ha detto: ‘Crocetta, lo sai quanti anni ho?’. E io: ‘settanta, presidente’. Si è messo a ridere”.

13.10. Crocetta: “Andrò al congresso della CISL? E perché non dovrei andare? Ho persino salutato Berlusconi… A proposito non ho compreso le polemiche sul l’incontro con l’ex premier. Mi ha fatto una battuta simpatica: ‘Presidente mi fa troppi guai in Sicilia con questo modello Sicilia’. E io: ‘ma se i tuoi non votano mai a favore delle mie leggi… anzi, hanno votato a favore della doppia preferenza di genere’ e Berlusconi ha replicato: ‘Bene, ogni tanto ne azzeccano una’. È stato simpaticamente critico anche con i suoi, perché non avrei dovuto sorridere?”.

13.07. Crocetta: “Il Pd va contro il governo sulla Formazione? Noi non abbiamo un pregiudizio sull’Avviso 20. Ma quei soldi del Piano giovani sono destinati alla formazione per i giovani. Se si usassimo per tutti, finiremmo per avere un buco di bilancio da 250 milioni di euro. Le modalità previste dal Piano giovani sono diverse. E non capisco perché si tema tanto un bando per i progetti. Vogliono lasciare tutto com’è? I fondi europei hanno una destinazione vincolata. E limiti e requisiti ben precisi”.

13.03. Crocetta: “Sono certo che il bilancio è migliorabile. Anche noi pensiamo a qualche cosa. Adesso ci riuniremo in giunta per pensare ad alcuni provvedimenti. Però di 1600 emendamenti, molti si autoeliminano. Noi abbiamo individuato entrate e uscite. Se poi qualcuno vuole fare, del bilancio, un libro dei sogni… A meno che non si voglia il crack della Sicilia. Siamo da tempo a rischio default, ma non andremo in default. Non saranno ammessi emendamenti senza copertura finanziaria. Saremo intransigenti. Anche perché la legge non ce lo consente. Su questo, inizia un nuovo stile, un nuovo modo di fare. Se qualcuno oggi, dopo gli sforzi che abbiamo fatto per risanare la Sicilia, vuole riportarli verso il dissesto, non glielo consentiremo. Laddove gli emendamenti sono fatti bene, il governo guarderà con attenzione. L’Assemblea può dare un buon contributo, a patto che non siano slogan demagogici”.

13. Crocetta: “Siamo da tempo a rischio di default”

12.58. Crocetta: “Il nostro bilancio è equilibrato e mantiene lo stato sociale. Anche noi pensiamo che si possa migliorare”.

12.53. Crocetta: “I teatri dovranno rispondere al popolo siciliano. Perché si utilizzano soldi pubblici. E i siciliani hanno il diritto di sapere come vengono utilizzati. Non si può parlare di tagli, quindi ma di riqualificazione della spesa”.

12.50. Crocetta: “Queste sono le risposte a chi dice che non pensiamo allo sviluppo. Capitolo bilancio: ho visto una protesta del teatro Bellini di Catania. Affermano che i soldi stanziati bastano solo per pagare gli stipendi. E allora? La Regione è l’unico ente che finanzia i teatri, ma non li controlla. Stiamo convocando i direttori e i presidenti dei teatri. Tra le spese che noi stiamo coprendo, ci sono tutte le spese vive. Ma i progetti culturali dovranno basarsi su somme del Fondo sociale europeo. Cosa cambia? Avranno tagli sui Cda, sui consulenti. A questo proposito, i teatri ne potranno avere solo uno. Ci saranno controlli dei costi, e il finanziamento avverrà solo in seguito alla presentazione di piani dettagliati e dopo la rendicontazione dei costi. Vogliamo poi introdurre un altro concetto. I teatri dovranno ottimizzare le risorse. La programmazione dovrà essere congiunta. Le produzione dovranno essere a disposizione di tutti i teatri siciliani. Ci sarà una circuitazione”.

12.47. La delegazione russa ha lasciato la conferenza stampa. Continua il presidente Crocetta.

12.44. Il presidente della Lukoil, Alekperov: “oggi è una giornata importante: avremo un Cda allargato a Siracusa, nel nostro stabilimento. Tutti i membri del Cda sono lì per parteciparvi. Tutti sappiamo che questo settore al momento vive un momento difficile. La concorrenza spietata dall’India e Usa sta colpendo le raffinerie europee. Abbiamo coinvolto una società che ci ha presentato sessanta scenari di sviluppo. Tutti sono fondati su due aspetti. Il primo è il miglioramento della tecnologia usata per questo tipo di stabilimento. Il secondo è il miglioramento dei processi, che consenta di rispettare l’ambiente. Si tratta di investimenti enormi, che non possono essere compiuti senza coinvolgere istituzioni siciliani, il governo siciliano e le istituzione europee. Ringrazio il presidente Crocetta per aver i dato la possibilità di discutere il nostro progetto e per il sostegno assicurato. Abbiamo concordato di incontrarci una volta ogni sei mesi per verificare come procedono i lavori. Sono sicuro che cominciando questo progetto avremo anche l’interesse del governo nazionale e delle istituzioni europee. L’Europa non vuole vedere morire le raffinerie. Abbiamo intenzione di lavorare, investire e ottenere grandi risultati. E sono sicuro che questo incontro col presidente Crocetta consentirà di compiere il progetto nel più breve tempo possibile. Ogni tappa del progetto avrà un capitolo che riguarderà l’ambiente, e saranno concordate con i rappresentanti della società”.

12.42. Parlano i russi: “Saremo rispettosi dell’ambiente, seguendo le norme di salvaguardia dell’ecologia”.

12.33. Crocetta: “Molte industrie sono già andate incontro a modifiche delle loro modalità produttive. ENI è in ritardo, ma la partita è aperta. La Lukoil invece ha pronto un investimento equivalente a 1,5 milioni di euro: il progetto sorgerà nel Siracusano, e darà lavoro anche all’indotto. Si tratta di un progetto che rilancerà l’economia di quella provincia. La Regione ha manifestato la massima disponibilità. È già quasi pronta la legge sulla sburocratizzazione, che accelererà l’iter per le autorizzazioni. La Regione è molto interessata ad accogliere investimenti stranieri. E sono felice che il presidente della Lukoil mi abbia invitato in Russia per incontrare gli industriali russi. L’iniziativa della Lukoil consente di intervenire in modo forte su un settore, quello della raffinazione, che in Europa è stato travolto dalla concorrenza cinese”.

12.30. “La Russia presenta uno dei partner migliori che possiamo trovare a livello industriale. Interverremo in modo forte in un settore che in Europa sta scomparendo: la raffinazione”.

12.25. Crocetta: “Ospitiamo una delegazione della Lukoil, guidata dal suo presidente. Una visita che viene dopo una serie di incontri nei mesi scorsi. Una visita importante per il settore dell’industria chimica della Sicilia, che potrebbe avere un grosso rilancio. Nei prossimi giorni in altre parti della Sicilia incontreremo rappresentanti dell’Eni, per progetti dello stesso livello. In passato di industria si è sempre parlato male, perché non rispetterebbe l’ambiente. Ma oggi, anche per l’industria non è conveniente non rispettare l’ambiente, viste le enormi penalità alle quali andrebbero incontro”.


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