"Saro e l'eredità di Totò" | Silvio Cuffaro sta con Crocetta - Live Sicilia

“Saro e l’eredità di Totò” | Silvio Cuffaro sta con Crocetta

Silvio Cuffaro, fratello di Totò, commenta positivamente le prime mosse e il modus operandi del nuovo presidente della Regione: "Incontra la gente per strada. Bacia tutti. E poi ha affidato la Sicilia alla Madonna. Alcune sue scelte confermano il buon lavoro fatto da mio fratello".

parla il fratello dell'ex presidente
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PALERMO – I cuffariani al governo con Rosario Crocetta. Parecchie pedine, tra assessori e dirigenti, dello scacchiere del neo presidente della Regione c’erano già quando Palazzo d’Orleans era la “casa” di Totò Cuffaro.
“È un bene, meglio così”, taglia corto l’altro Cuffaro, Silvio, fratello del più noto ex governatore, oggi in carcere per avere favorito la mafia.

Nella nuova giunta di Crocetta ci sono Dario Cartabellotta, Ester Bonafede e Patrizia Valenti. Tutti legati in passato a suo fratello. Erano bravi prima e lo sono pure adesso oppure…
“Erano e sono bravi. Mio fratello sceglieva sempre gente capace per i posti importanti. Ha fatto crescere questa regione e anche la sua classe dirigente. E oggi Rosario Crocetta lo conferma con le sue scelte”.

Crocetta e Cuffaro. Un politico che fa dell’antimafia il suo credo e uno che alla mafia ha fatto favori. L’accostamento stride. O no?
“Ci sono molte analogie”.

E cioè?
“Crocetta ha aperto i palazzi del potere alla gente. Mi risulta che abbia ricevuto una famiglia bisognosa nel suo ufficio. Incontra la gente per strada. Bacia tutti. E poi ha affidato la Sicilia alla Madonna”.

Insomma, le ricorda qualcuno?
“E poi sono stati vicini in tante occasioni. Crocetta andava a trovare Totò per parlare di questioni amministrative. Cuffaro è stato a Gela per inaugurare il dissalatore ed era accanto a Crocetta nelle sue battaglie ecologiste. Non credo che Crocetta possa dire il contrario. Hanno in comune una caratteristica che in molti hanno perduto. Fanno politica con il cuore”.

Quindi Crocetta le piace?
“Vedrà che farà bene”.

E, secondo lei, suo fratello cosa pensa del neo governatore?
“Che ha iniziato bene il suo lavoro”.

Lo dice per difendere gli assessori e indirettamente le scelte fatte in passato da suo fratello?
“Guardi che anche tanti dirigenti scelti da Cuffaro occupano posti di rilievo. Penso a Benedetto Mineo (ex capo della segreteria tecnica di Cuffaro e oggi a Equitalia ndr), a Pier Carmelo Russo (altro burocrate nel periodo di Cuffaro e poi assessore del governo Lombardo), oppure a Vincenzo Falgares (attuale dirigente generale del dipartimento regionale alle Infrastrutture). Penso pure a Enza Cilia (capo di gabinetto di Crocetta ndr) e Patrizia Monterosso (segretario generale, ndr). La verità è che il cuffarismo non esiste. Totò ha creato un’ottima classe dirigente. Mi risulta che vogliano richiamare Gabrierlla  Palocci per gestire la spesa dei fondi europei”.

Insomma, ci saranno pure delle differenze. A cominciare dalla sinistra. Il Centro al governo c’era pure con suo fratello, ma in accoppiata con la destra. Ora ha vinto il centrosinistra.
“Non sono sicuro che Crocetta governerà con il centrosinistra”.

E con chi?
“Penso ad una maggioranza del Presidente. Non a caso Crocetta ha detto sin dal primo minuto che farà le sue scelte indipendentemente da ciò che chiedono i partiti. Vedrete, molti parlamentari voteranno le sue proposte. E poi credo che abbia avviato un dialogo con gli uomini di Montezemolo in Sicilia ”.

In un’intervista televisiva Totò Cuffaro disse c’erano molti suoi amici fra le file dei grillini. Chi sono?
“Un sacco di gente. Non ha senso fare i nomi”.

E aggiunse pure che aveva “amici” anche nel listino di Crocetta
“Beh, questi sono evidenti. Calogero Firetto e Lino Leanza. Così come c’erano molti candidati, non eletti, nella lista Crocetta. Gliel’ho detto prima: mio fratello ha creato una buona classe dirigente. Dal punto di vista politico, amministrativo e non solo”.

Che significa “non solo”?
“Le racconto una cosa. Mio fratello ha battezzato Giovanni Villari, ex deputato regionale dei Ds. È il fratello di Angelo Villari (segretario della Cgil di Catania ed entrato per alcuni giorni nel toto assessori di Crocetta ndr).

Parlando di lei, qual è il suo partito di riferimento. Di recente lo abbiamo visto appoggiare Giuseppe Gramaglia
“Gramaglia oltre ad essere una persona per bene e anche il pediatra dei mie figli. Lo conosco da una vita”.

Sì, ma era pure candidato del Pdl nel collegio di Agrigento. Ha “tradito” gli amici del Pid, partito che suo fratello fondò con Saverio Romano
“Auguro a Romano ogni fortuna, ma è lontano dalle mie posizioni politiche”.

Posso esser schietto. Lei è un Cuffaro, suo fratello è in carcere, nessuno ha cercato di accaparrarsi il pacchetto di voti che potrebbe portare in dote grazie al suo cognome?
“In molti hanno cercato di sondare la mia disponibilità. Io parlo con tutti. L’ho fatto anche con Raffaele Lombardo”.

E lei cosa risponde ai corteggiatori?
“Chiudo subito la conversazione. Questa politica non mi piace. Diciamo che la politica non è così matura per avere me come candidato”

Lombardo per cosa l’ha chiamata?
“Forse voleva pulirsi la coscienza”.

Per la vicenda della sua nomina a direttore dell’Agenzia per l’impiego che la Finanziaria avrebbe poi soppresso?
“Dovreste chiederlo a lui”.

Lei oggi di che si occupa?
“Sono all’ispettorato del lavoro di Agrigento. Vicino casa, così posso occuparmi dei miei genitori anziani e malati”.

 


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