CATANIA – Il suo repentino passaggio a Diventerà Bellissima fa ancora discutere, e sorride, in Consiglio comunale. Il consigliere Rosario Laudani, primo dei non eletti della lista Con Bianco per Catania e subentrato all’assessore Maria Ausilia Masrandrea, non è voluto stare neanche un minuto in maggioranza: a gennaio, appena proclamato, si è dichiarato indipendente, andando a sedere al gruppo Misto, per poi approdare al movimento di Nello Musumeci. Una scelta che l’esponente del senato cittadino, eletto tre volte al Consiglio, nel secondo Bianco e poi nelle due sindacature di Scapagnini, spiega a Livesicilia, evidenziando come, quattro anni dopo la campagna elettorale che lo ha visto a sostegno del sindaco Bianco, le cose siano cambiate e non poco.
“Mi sono candidato con Bianco per Catania perché era una lista civica – afferma. Anche perché io ho preso solo una volta la tessera di un partito, che oggi non c’è più, e che erano i Ds. Non ho mai avuto la tessera del Pd – ribadisce, come già fatto in aula quando, di fronte ai colleghi, ha comunicato di essere consigliere di Diventerà Bellissima. All’interno di questa lista civica si trovavano diversi esponenti politici, provenienti dal centro, dall’Udc, dalla destra – continua – e quindi ho pensato bene di poter spendermi per quel progetto”.
Laudani, architetto e ingegnere, però non è riuscito ad approdare a Palazzo degli Elefanti, nel 2013: a impedirgli la vittoria appena un voto. Troppo poco, secondo lui, per lasciarlo “fuori” anche dal progetto che aveva sostenuto. In quattro anni, nonostante le competenze, il telefono dei suoi ex alleati non ha mai squillato. “Sono stato preso in considerazione solo dopo 4 anni e 7 mesi dall’elezione del sindaco Bianco. Ho un curriculum professionale di tutto rispetto, sono architetto e ingegnere – continua. In ogni caso, ho continuato a fare politica all’esterno delle istituzioni, osservando con attenzione ciò che avveniva nella mia città, dato che considero la politica come servizio. Non c’è stato mai un volermi coinvolgere per propormi, gratuitamente ovviamente, per me non è questione di denaro. Ma avrei voluto occuparmi della mia città”.
Da qui la scelta di guardarsi attorno e l’approdo a Diventerà Bellissima, altro progetto civico, ma di segno diametralmente opposto a quello precedente. “Ho visto, da osservatore esterno, che gli obiettivi che si era posto il sindaco Bianco – spiega Laudani – non sono stati raggiunti. Questa città ha bisogno immediato di alcune cose: il piano regolatore generale, alloggi per i ceti meno abbienti, il piano del traffico, l’adeguamento antisismico degli edifici, la riqualificazione di alcuni quartieri cittadini. Tutto questo era in programma – incalza – e non è stato realizzato”. Potrebbe però farlo il prossimo sindaco, che potrebbe essere espressione del centrodestra. “Queste questioni sono urgenti non solo per me – continua – ma per la società civile e gli ordini professionali”.
Una scelta maturata nel tempo, condivisa con gli elettori e dichiarata prima dell’esito del voto politico del 4 marzo, “per evitare – dice ancora Laudani – di farmi dire “è saltato sul carro del vincitore”. Sulla decisione del consigliere, comunque, ha pesato e anche parecchio la vicinanza politica con Giuseppe Zitelli, eletto all’Ars proprio con Db. Movimento con cui si candiderà alle prossime amministrative. “Dobbiamo costituire una lista forte – sottolinea – per portare alla vittoria il sindaco che vedo bene al Palazzo: Salvo Pogliese, persona preparatissima. E sono convinto – conclude – che la nostra Catania Diventerà bellissima”.
