Dai Collegi alle Macalube | L'assalto all'ex tabella H - Live Sicilia

Dai Collegi alle Macalube | L’assalto all’ex tabella H

In commissione bilancio piovono 80 emendamenti all'articolo 28 della Finanziaria, che prevede una riedizione "ristretta" del vecchio elenco di enti e associazioni. E si trova di tutto: dagli istituti per disabili alle miniere, dallo sport ai Centri culturali esclusi dal governo.

PALERMO – Settantanove per il ventotto. È la formula magica che darà il via al nuovo “assalto alla diligenza”. Il “28” è uno degli articoli più discussi della Finanziaria regionale in discussione in questi giorni all’Ars. Il “79” sta invece per gli emendamenti presentati. A un solo articolo. Quello che prevede, per intenderci, una serie di “leggi di spesa”. E che ha fatto, in sostanza, rinascere una “mini-tabella H”, con finanziamenti destinati a enti considerati inutili dallo stesso Crocetta, come il Cerisdi ed escludendone altri. Enti eslcusi che, però, potrebbero rientrare nella corsa ai finanziamenti. In molti casi si tratta di sogetti che svolgono attività meritorie e importanti, come quelle rivolte ai disabili. Ma tra i 79 si trova davvero di tutto. Ogni ente, ogni “categoria”, insomma, trova un santo in Paradiso. O, un pò più in basso, cioè a Palazzo dei Normanni. A dire il vero, altre voci di spesa saranno previste nel cosiddetto “Allegato 1”. Ma quella è un’altra storia. Gli emendamenti proposti (79 sugli oltre 600 previsti) puntano a fissare proprio nell’articolato della Fiananziaria quello specifico contributo. Rendendolo così più “stabile”.

Così, ecco ad esempio la richiesta dei deputati Pd e Alloro di aumentare dai 2 ai 3 milioni i finanziamenti per le associazioni zootecniche. Mentre più parlamentari hanno a cuore le associazioni che si occupano dei non vedenti. È il caso ad esempio di Nino Dina e Lino Leanza che hanno chiesto di rimpinguare i capitoli destinati all’associazione Hellen Keller e alla Stamperia Braille (fino a un milione nel primo caso, fino a oltre due milioni per la stamperia).

Al deputato Pd Mariella Maggio, invece, interessa molto il destino delle università, e ha chiesto uno stanziamento da 1,2 milioni per il funzionamento degli atenei e altri 300 mila euro per gli impianti e le attività sportive. Per il potenziamento delle attività sportive dell’Isola, il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone ha chiesto uno stanziamento da 3,5 milioni di euro. A Trapani, invece, i deputati sono assai più interessati alla musica che allo sport. Il deputato questore Paolo Ruggirello (insieme al collega di Articolo 4 Pippo Currenti), ad esempio, ha chiesto di stanziare 500 mila euro per l’Ente luglio musicale trapanese. Stessa identica richiesta è arrivata dall’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio.

Il “balletto” dell’immigrazione

L’articolo 28 prevede un comma, il 18, che dispone dei finanziamenti per alcuni Comuni interessati al fenomeno dell’immigrazione. In particolare, il governo ha previsto uno stanziamento di 2,75 milioni per Lampedusa, Pozzallo e Porto Empedocle. Ma su quel comma, ecco che molti deputati stanno provando a piantare una bandierina. I parlamentari del Movimento cinque stelle, ad esempio, chiedono non solo di portare la cifra complessiva a 5 milioni, ma di rivolgere gli stanziamenti anche a Siracusa, Augusta e Portopalo. Anche Edy Bandiera (deputato che ha però dovuto lasciare proprio ieri l’Ars) , Toto Cordaro, Marika Cirone, Gianbattista Coltraro hanno chiesto di aggiungere i comuni siracusani di Augusta e Portopalo. Per Mimmo Fazio e Paolo Ruggirello, invece, il problema immigrazione è anche trapanese: per questo hanno chiesto uno stanziamento da 250 mila euro per il Comune di Trapani, appunto. Per il capogruppo Pd Gucciardi invece va previsto tra i destinatari del contributo anche il Comune di Pantelleria.

Dal Banco alimentare all’auodromo di Pergusa

I deputati di Articolo 4 Lentini e Leanza hanno proposto di rimpinguare i finanziamenti del Banco alimentare (da 300 a 500 mila euro), dell’Ente nazionale di protezione sordomuti (da 582 a 700 mila euro), del Banco opere di Carità (da 125 mila a 300 mila euro). Un ente che sta a cuore anche al capogruppo del Partito dei siciliani Roberto DI Mauro che ha chiesto un’integrazione di 150 mila euro. Il parlamentare Udc Nicola D’Agostino invece ha chiesto di stanziare 400 mila euro per il Telefono arcobaleno, il deputato Pd Franco Rinaldi ha chiesto 150 mila euro per l’Associazione per la ricerca sulla sclerosi multipla, mentre il suo compagno di partito Giuseppe Lupo ha proposto di stanziare 200 mila euro per la Samo e 231 mila euro per la Samot (centri che si occupano della cure dei malati oncologici). Anche il parlamentare Digiacinto ha proposto uno stanziamento per queste associazioni.

Sulla linea di partenza dell’autodromo di Pergusa, invece, si trova uno schieramento nutrito. Sono tanti i deputati che hanno chiesto un finanziamento per la struttura. Si tratta di Lino Leanza (da 100 a 500 mila euro), Mario Alloro e Antonello Cracolici (300 mila euro l’anno per tre anni), Nino Dina (da 100 a 300 mila), Mariella Maggio e Baldo Gucciardi (150 mila euro l’anno per tre anni).

Associazioni ed enti “esclusi”

Qualcuno era rimasto fuori. E adesso i deputati provano a farlo rientrare. Enti, associazioni e fondazioni che una volta abitavano stabilmente nella cosiddetta “Tabella H” e che per il momento sono state estromesse dalla riedizione “light” proposta dal governo Crocetta. Mariella Maggio ha chiesto uno stanziamento da 150 mila euro l’anno per il Brass Group, mentre Gucciardi per lo stesso ente ha chiesto di aumentare il contributo da 300 a 400 mila euro. Il presidente della commissione Nino Dina ha proposto di aumentare da 400 a 700 lo stanziamento per la Fondazione Whitaker, Toto Cordaro ha chiesto di rimpinguare di 300 mila euro il contributo per il Centro studi Sturzo, Giovanni Digiacinto ha proposto 100 mila euro per le Officine Studi medievali, Giuseppe Lupo altri 100 mila per la Federazione Movimenti per la vita, il capogruppo Pd Baldo Gucciardi 195 mila euro per il Centro Padre nostro, sempre Mariella Maggio ha chiesto 50 mila euro per la Società di Storia patria.

Un capitolo a parte merita l’Istituto Gramsci. Un’esclusione dai finanziamenti, quella del Centro, che aveva sollevato polemiche anche all’interno del Pd. Ed ecco che a favofe del Gramsci sono scesi in campo Antonello Cracolici, Giovanni Panepinto, Baldo Gucciardi, Mariella Maggio. Tutti quanti chiedono un contributo per l’Istituto dai 50 ai 200 mila euro. Totò Lentini invece ha chiesto altri 100 mila euro per l’Osservatorio pesca mediterranea. Per l’Istituto musicale Toscanini di Ribera, invece, ecco intervenire Nino Dina, Margherita La Rocca Ruvolo, Michele Cimino, Roberto Clemente, Baldo Gucciardi e Giovanni Panepinto: la richiesta oscilla tra i 500 e i 585 mila euro. Riccardo Savona ha proposto invece uno stanziamento da 100 mila euro per destinarlo a borse di studio per i “Collegi del mondo unito”, mentre Giovanni Panepinto ne ha chiesti 250 mila per l’Associazione “Nuove Ali” di Agrigento. Infine, ecco due richieste dei deputati grillini: 400 mila euro da destinare al Comune di Casteltermini per la cura della Miniera-Muso di Cozzo Disi e 200 mila euro per la riserva naturale del Monte Capodarso e Valle dell’Imera meridionale “al fine di valorizzare il fenomeno del vulcanismo sedimentario delle Macalube”.


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