Telefonano a una malata di cancro: | "Hanno detto: 'vota Sammartino'" - Live Sicilia

Telefonano a una malata di cancro: | “Hanno detto: ‘vota Sammartino'”

Su Facebook il racconto di una paziente: "La segretaria di un chirurgo della clinica mi ha chiesto di votare per il figlio della direttrice, candidato con l'Udc (nella foto)". Ma Sammartino prende le distanze: "Se queste telefonate sono state fatte sono a titolo assolutamente privato".

Bufera sulla clinica Humanitas
di
3 min di lettura

La segretaria di un chirurgo della clinica Humanitas avrebbe contattato una donna malata di cancro chiedendo voti per Luca Sammartino, candidato dell’Udc e figlio della direttrice della clinica. Livesicilia pubblica il racconto della presunta vittima e la replica del centro oncologico. A sollevare il caso è stato il sindacalista della Cgil Massimo Malerba, che ha scovato il racconto di Rosa Oliva, presunta vittima della richiesta di voti, pubblicato su facebook.

Sul diario on-line di una donna che combatte contro il cancro al seno ci sono i commenti delle amiche, si parla dei protesi, avventure, disavventure e soprattutto di paure. Come quando squilla il telefono e dall’altro capo della cornetta c’è la segretaria di chirurgo specialista della Humanitas, uno dei principali centri oncologici della provincia di Catania. “Squilla il cellulare -scrive Rosa Oliva- il numero non mi ricorda nulla, qualche giorno prima ho fatto la scintigrafia per verificare che nessuna “metastasi” sia in circolazione. Sono un po’ stanca, piena di malesseri ma il cellulare continua a squillare. Mi alzo stancamente e rispondo”.

A telefonare sarebbe la segretaria del chirurgo: “Pronto? qui la Clinica Humanitas, telefono per conto del professor… “. Rosa Oliva inizia a tremare, teme cattive notizie sulle sue condizioni di salute. “Non sento più niente – racconta Rosa – le orecchie incominciano a ronzare, mi gira la testa e sudo freddo”

La segretaria aggiunge: “Sa, il centro ha attrezzature sofisticate. La sanità però al giorno d’oggi fa miracoli”. “Che dice questa? – si chiede Rosa Oliva – Cosa hanno trovato? Dovrò fare un altro intervento? Ho le ore contate? Vabbè stavolta non me la cavo. Questa parla ancora. Mi sento male, ho voglia di urlare, piangere. Mannaggia, quanto ci sta a dirmi cosa hanno trovato?”.

Dopo un giro di parole la segretaria sarebbe arrivata al dunque, dicendo, secondo il racconto di Rosa Oliva: “Visto che è una nostra paziente il “professore” la invita a votare per l’onorevole Sammartino”.

Luca Sammartino è il figlio di Annunziata Sciacca, ex dirigente della Ausl3, attuale direttore sanitario del centro Humanitas, ed è candidato con l’Udc alle Regionali.  A quel punto Rosa Oliva perde le staffe: “Signorina – dice al telefono – si vergogni lei e il professore. Sappia che ha violato la mia privacy, mi ha sottoposto ad uno stress psicologico, ad una grandissima violenza. Sappia che è vero, sono in un stato di bisogno ma la mia dignità non mi impedirà di stare zitta.”

Nel giro di poche ore arriva – attraverso l’Ansa – la smentita del centro di oncologia che dichiara “la propria totale estraneità sulle notizie apparse su fonti online riguardanti presunte telefonate effettuate recentemente a supporto di un candidato alle elezioni regionali in Sicilia. L’ospedale – aggiunge l’Humanitas – si riserva di valutare l’accaduto ed è pronto a tutelare il proprio nome in tutte le sedi più opportune”.

Anche Luca Sammartino, il presunto beneficiario della richiesta di voti, interviene su facebook negando ogni coinvolgimento: “Ho appreso con stupore – dice il candidato dell’Udc – che sarebbe stato utilizzato impropriamente il nome di Humanitas, Centro Catanese di Oncologia di Catania per sostenere la mia candidatura. In particolare – aggiunge Sammartino – alcuni pazienti sarebbero stati chiamati nelle ultime ore per ottenere interesse nei miei confronti.

Ci tengo a precisare che Humanitas in nessun modo e a nessun titolo mi rappresenta. Se queste telefonate sono state fatte – conclude il candidato dell’Udc- sono a titolo assolutamente privato, e mi scuso con l’ospedale, un istituto che gode grande considerazione nella comunità catanese, per il danno che potesse essergli stato arrecato in questo frangente”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI