Dalla Tunisia al grande sport: “Il segreto per vincere, essere costanti”

Dalla Tunisia al grande sport: “Il segreto per vincere, essere costanti”

Ala e Osama Zoghlami, l’atletica, storia di due fratelli e di una sfida vinta ogni giorno

Ala e Osama Zoghlami sono due fratelli provenienti dalla Tunisia che, grazie al  talento e all’impegno, hanno trovato nell’atletica il trampolino di lancio per arrivare al  successo. La loro storia è iniziata nel 2003 a Trapani, quando a 9 anni Osama ha cominciato questo percorso per  divertimento ed è stato seguito successivamente dal fratello Ala, che fino ai 17 anni considerava l’atletica  solo un passatempo estivo. Nessuno dei due fratelli era consapevole che questo semplice hobby sarebbe  diventato parte fondamentale della loro vita.

In principio sono stati guidati dall’allenatore Enrico Angelo e dopo il trasferimento a Palermo sono stati  allenati da Gaspare Polizzi, che ha visto nei due fratelli un potenziale che in seguito sarebbe sbocciato in un  incredibile successo. Sicuramente la loro innata bravura nella corsa ha agevolato in modo non indifferente il loro percorso.  Tuttavia, non è stato solo il talento a portarli fino al traguardo. È stato ben più importante l’impegno che  hanno messo in ogni singolo allenamento e le rinunce a una parte della  loro vita sociale per allenamenti o gare. Ciononostante, la passione per l’atletica e la presenza di  persone care che li hanno incoraggiati è riuscita a colmare queste privazioni.

Il loro talento li ha portati a gareggiare nei 3000 siepi delle Olimpiadi di Tokyo del 2021. Ala ha tagliato il  traguardo ottenendo il nono posto con 8 minuti 18 secondi e 50 centesimi e Osama è arrivato  immediatamente dopo, purtroppo non qualificandosi per solo 15 centesimi. Questo è comunque un  risultato eccezionale per entrambi i fratelli.

Ma cosa li ha portati fino a questo traguardo? Il talento o la disciplina?”Fifty fifty, cinquanta e cinquanta” Il talento è stato certamente un  fattore determinante per la loro carriera, tuttavia, quest’ultimo  perde il suo valore se non è supportato da impegno e determinazione.  “Noi non siamo dei fenomeni, la costanza negli allenamenti e il  supporto degli allenatori ci hanno portato a migliorare”. Un altro fattore che li porta a migliorarsi  è la competizione reciproca,  costruttiva, che non si manifesta unicamente nello sport, ma anche nella vita quotidiana: le continue sfide riescono a creare un miglioramento reciproco in un ambiente  giocoso e sereno. La presenza di uno a fianco all’altro è più rilevante di quanto possa sembrare. Oltre a spronarsi a vicenda  sono sempre presenti nei momenti di abbattimento, pronti a sostenersi e a motivarsi reciprocamente.

(Roberto Cerami, Marie Jeanne Da Silveira, Elena Scalzo)


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