"Via al ddl anti-parentopoli | Nessuno fermi questa legge" - Live Sicilia

“Via al ddl anti-parentopoli | Nessuno fermi questa legge”

Il disegno di legge ha iniziato l'iter oggi in prima commissione all'Ars. Il presidente Forzese: "In Aula già martedì prossimo". Istituita una subcommissione che dovrà lavorare al testo.

Il presidente Crocetta
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PALERMO – “E’ inaccettabile che la metà di ciò che ruota attorno alla formazione professionale in Sicilia abbia a che fare con la politica”. Con queste parole, il presidente della Regione Rosario Crocetta ha sintetizzato l’importanza del disegno di legge cosiddetto “anti-parentopoli” che oggi ha iniziato il proprio iter legislativo nella Commissione affari istituzionali dell’Ars. Il ddl fisserà le norme che stabiliranno le incompatibilità fra parenti di politici e deputati e chi ricopre ruoli di rilievo in società che hanno rapporti con la Regione. “Per intenderci, ci riferiamo a figli, genitori, mogli e cognati di deputati”. Ovviamente, la legge in questione è anche il frutto dei recenti casi di parentopoli finiti prima nelle inchieste dei mass media, quindi anche in quelle delle autorità giudiziarie. L’ultima, in ordine di tempo, quella che ha coinvolto i big messinesi del Partito democratico Francantonio Genovese e Franco Rinaldi. “Naturalmente – ha puntualizzato Crocetta – il divieto non scatterà se le società avranno piccoli lavori, ma un conto è un piccolo appalto in un comune, altra cosa è ad esempio l’appalto per la riscossione dei tributi in Sicilia”. Per la stesura del testo e degli emendamenti è stato deciso di affidare il lavoro ad una sottocommissione mista governo-Ars.”E’ un metodo esemplare e innovativo – ha commentato Crocetta – ci saranno alcuni deputati ed esponenti del governo, in questo modo vogliamo evitare una pioggia di emendamenti o emendamenti-pirata, naturalmente resta la libertà dei singoli parlamentari di fare quello che ritengono giusto. Vogliamo arrivare in Aula entro l’estate – ha proseguito il governatore – con un testo quanto più possibile condiviso e soprattutto vogliamo evitare lo scontro istituzionale fra governo e parlamento. Ma è chiaro che se qualche deputato vorrà bloccare la legge, lo scontro sarà inevitabile”. Insomma, il governo “avverte” il parlamento. Nessuno fermi questa norma. “”E’ una legge severa ma necessaria, – ha ammonito Crocetta – e abbiamo il dovere di intervenire affinché certi episodi che sono avvenuti, non si ripetano. Dietro molti conflitti di interesse, – ha concluso il presidente della Regione – può nascondersi corruzione”

E a dire il vero, l’avvio dell’iter di questa norma ha, finora, incontrato solo il plauso dei deputati. Ovvio, quello del presidente della Commissione che ha dato il via al ddl, Marco Forzese: ““Entro martedì prossimo il testo definitivo del ddl antiparentopoli sarà pronto per l’Aula. Oggi in I commissione, con il presidente Crocetta, è stato affrontato nel dettaglio l’oggetto del ddl che verrà perfezionato con la riscrittura operata da una sottocommissione formata da me, Panepinto, D’Asero, Siragusa, Formica, Malafarina e Miccichè”. E uno dei deputati presenti nella sottocommissione, Giovanni Panepinto, commenta: “Sosterremo con forza e fino in fondo un disegno di legge – ha detto Panepinto – che, oggi più che mai, appaere indispensabile per ridare dignità alle istituzioni e norme di riferimento certe in una materia così delicata. Sono soddisfatto – aggiunge il deputato Pd – che sia stata accolta la mia proposta di far lavorare una sottocommissione mista governo-Ars, per varare un testo che sia quanto più possibile condiviso”. E la soddisfazione arriva anche dal centrodestra: “Sul varo di una legge anticorruzione il PdL – ha detto il capogruppo degli azzurri all’Ars – non può che essere assolutamente favorevole. Per riguadagnare la fiducia della gente – ha aggiunto D’Asero – è imperativo che la politica s’imponga regole ferree di comportamenti improntati alla trasparenza, alla correttezza amministrativa e al concreto equilibrio tra politica e amministrazione. Occorre però – continua D’Asero – che tali regole vengano formulate in maniera chiara ed inequivocabile, affinché non si prestino ad aggiramenti ed errate interpretazioni.Se si procederà in questa direzione – conclude il Parlamentare – noi del PdL siamo pronti ad un serio confronto e ad una collaborazione costruttiva”.


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