CATANIA – Un piano che regolamenti gli spazi esterni attrezzati nei pubblici esercizi catanesi, i cosiddetti “dehors” è’ stato messo a punto dal sindaco Raffaele Stancanelli e dagli assessori alle attività produttive Fabio Falco e al decoro urbano Santi Rando, al fine di mettere finalmente ordine sia dal punto di vista amministrativo che estetico alle strutture esterne degli esercizi commerciali che operano in Città.
“Da tempo- ha detto il sindaco- lavoravamo a questo strumento che a Catania non è mai stato realizzato e neppure pensato, che organizzerà armonicamente i dehors della nostra città, strutture diffuse e gradite ai cittadini grazie anche alle gradevoli temperature anche d’inverno, facendo finalmente finire quell’informe coacervo che attualmente è presente in Città”.
Il piano, elaborato con l’apporto degli stessi operatori, ha completato tutti gli iter amministrativI ed è pronto per il vaglio del Consiglio comunale e prima ancora della commissione attività produttive presieduta da Maurizio Mirenda che nei mesi scorsi ha approfondito l’argomento e che per esprimere le proprie valutazioni definitive intende avvalersi del contributo operativo della soprintendenza .
“Lo strumento – ha spiegato l’assessore Falco- darà ordine e decoro in tutta la città. Nelle more della sua approvazione, speriamo in tempi rapidi, è possibile già riordinare armonicamente le strutture coniugando lo sviluppo economico con il rispetto dei diritti dei cittadini”. Il piano ha previsto la città divisa in quattro zone: A centro storico, B lungomare, C quartieri e D periferia. Le zone A e B sono sottoposte a vincoli architettonici e paesaggistici, in tutte le quattro zone le strutture dei dehors dovranno essere amovibili, modulari e temporanee, non costituendo la loro realizzazione un ampliamento dei locali ma una superficie utilizzabile assegnata in base all’ampiezza dei locali.
Il concessionario deve rispettare i diritti dei terzi soprattutto deve consentire l’accesso dei residenti alle proprie case e ai commercianti ai loro esercizi, il riposo e la quiete dei residenti, il transito di pedoni e disabili e di famiglie con bambini che devono poter passeggiare in piena sicurezza e, infine, non devono occupare parcheggi abusivamente, pena la decadenza della concessione stessa.
In questa nuova epoca della paura in cui sostanzialmente si viene per necessità dettate dalla sopravvivenza spinti verso la ricerca di una guida di un unico leader che ci dica cosa fare e come procedere. Questi mendicanti politichesi della pagnotta a qualsiasi livello – non si rendono conto di non contare più NULLA.
Stancanelli nonostante essere un ultra settantenne commette errori da ragazzino rancoroso
Cara Giorgia Meloni, da elettore di destra ti chiedo di non schierarti nemmeno col pensiero con Musumeci, perderesti consensi. Il motivo è semplice: la “corrente politica” di Musumeci, è stata quella che ha proposto la sanatoria edilizia per gli abusi compiuti in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Le costruzioni abusive vanno abbattute e non sanate, soprattutto quelle che si trovano in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Più verde ed alberi e meno cemento cara Giorgia Meloni.
Veramente sono il gruppo parlamentare più impegnato in Ars, la sanatoria la voleva Cordaro
Se non erro “il signor Cordaro” è assessore della giunta Musumeci.
Se la Meloni mette in pensione qualche settantenne attempato e fa spazio a mente aperte ci guadagna