PALERMO – “Se io sono il responsabile, mi auguro che si vada avanti e si vada fino in fondo, perchè la mia onorabilità viene offesa e lesa. Se io sono la causa di queste irregolarità mi auguro una denuncia, perchè il trasferimento alla fine sarebbe una cosa banale”. Serafino Di Peri non ci sta e, il giorno dopo le accuse del sindaco Leoluca Orlando, passa al contrattacco ai microfoni di Livesicilia.
Il dirigente coordinatore dell’Edilizia privata di Palermo, al centro di una vera e propria bufera e di una commissione di inchiesta voluta da Palazzo delle Aquile, ribatte punto su punto. Commissione nominata dal Segretario generale, Fabrizio Dell’Acqua, e che dovrebbe fare la luce presunte irregolarità legate agli oneri di urbanizzazione, al mancato pagamento di alcune rate, all’assenza di fideiussioni e di mancati controlli da parte degli uffici che sono finiti sotto accusa.
“Non voglio rispondere qui al sindaco – dice Di Peri, con riferimento al comunicato stampa del primo cittadino – replicherò con le dovute forme e nelle dovute maniere. Il sindaco deve fare il suo mestiere ed è giusto che dica quanto ha dichiarato”. Orlando ha chiesto allo stesso Di Peri una relazione dettagliata su quanto denunciato a mezzo stampa, ma dalle audizioni in commissione Urbanistica, tenutesi ieri, è emerso che le irregolarità denunciate dall’assessore Agata Bazzi riguarderebbero un periodo anteriore al primo agosto 2012, data d’insediamento di Di Peri all’Edilizia privata. Dunque, ammesso che le irregolarità ci siano state, non riguarderebbero l’operato dell’ex comandante. Anzi, Di Peri ha dichiarato di non avere alcuna competenza sulle materie contestate e sta lavorando a un dossier sulle anomalie riscontrate in via Ausonia dal suo insediamento ad oggi.
“Ieri sono stato ascoltato dalla commissione consiliare – continua l’ex comandante dei vigili – con il presidente Mangano in testa e mi hanno sentito sull’inchiesta voluta dal Segretario Generale. Io ho rappresentato le ragioni dell’ufficio, ho detto quello che dovevo dire. Cosa ne pensano? Non lo so, chiedetelo a Mangano”. Ma Di Peri contesta anche alcune delle accuse che gli sono state rivolte, come quella sugli oneri di urbanizzazione: “Io sono a capo dell’Edilizia privata soltanto da cinque mesi, sono stato assegnato qui il primo agosto dello scorso anno e poi ci sono state le ferie mie e degli impiegati, dunque penso di non avere alcuna responsabilità. Anzi mi piace questa commissione d’indagine, mi piace che il sindaco abbia acceso i riflettori su questo settore perchè sono sicuro che con la politica al nostro fianco si può fare molto per questo settore. Questo è vitale, sia per l’immagine della città, sia perchè ci sono molti soldi che confluiscono al Comune grazie alle concessioni pagate dai cittadini”. Sono molte, dunque, le questioni da risolvere negli uffici di via Ausonia. “Meglio un giorno da leoni che cento da pecora – ha concluso Di Peri – se io sono il responsabile devo essere denunciato, sebbene per me parlino i miei quarant’anni di attività lavorativa durante i quali non sono mai stato sfiorato da nessuna indagine e da nessuna inchiesta”.