PALERMO – E’ l’unica a non essersi rinchiusa nel silenzio assoluto dopo lo scoppio del caso firme false. Giulia Di Vita (la scheda), parlamentare nazionale sospesa dal Movimento cinque stelle, verrà ascoltata oggi pomeriggio dal procuratore aggiunto Bernardo Petralia e dal sostituto Claudia Ferrari. Difficile indovinare se anche lei, come i colleghi Claudia Mannino e Riccardo Nuti, resterà in silenzio davanti ai magistrati che indagano su una vicenda che ha destabilizzato non poco il Movimento a Palermo. “Io non ho fatto un bel niente”, rispondeva Di Vita pochi giorni fa alle parole di un amico che qualche giorno fa aveva commentato il suo post contenente la decisione dei probiviri di sospenderla.
Un atteggiamento di apertura, confermato anche dall’aggiornamento del proprio profilo twitter dove ora si legge “Cittadina 5 stelle ‘sospesa’”, decisamente diverso rispetto a Nuti e Mannino ma del resto “ognuno reagisce a suo modo – spiegava Di Vita, poco dopo, sullo stesso post -, c’è chi ha bisogno di metabolizzare un attimo, non è semplice e nessuno di noi si sarebbe mai immaginato di finire in una storia del genere”. E infine: “Tempo al tempo”. Con la deputata palermitana oggi verrà ascoltato anche Riccardo Ricciardi, marito di Loredana Lupo, il cui compito in quelle famigerate Amministrative di quattro anni fa fu quello di consegnare le firme per la presentazione della lista pentastellata al Comune.