Dia, sequestro milionario a Pasqua |Aveva coperto latitanza di Privitera - Live Sicilia

Dia, sequestro milionario a Pasqua |Aveva coperto latitanza di Privitera

Oltre due milioni il valore del patrimonio sequestrato dalla Dia. Nuovo colpo alla mafia. IL VIDEO

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CATANIA – Sequestrato il tesoro dell’imprenditore Francesco Pasqua, 55 anni. La Direzione Investigativa Antimafia di Catania, guidata dal capo centro Renato Panvino, ha posto i sigilli su un patrimonio del valore di due milioni e mezzo di euro tra Augusta e Scordia. La Dia ha eseguito il decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Siracusa – Sezione Penale – a seguito della proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Direttore Nunzio Antonio Ferla, in sinergia con la Procura Distrettuale Antimafia guidata da Giovanni Salvi nei confronti dell’imprenditore che opera nel settore del movimento terra e del trasporto merci conto terzi.

Francesco Pasqua è un nome già conosciuto dalla Dia: nel 2014 è rimasto coinvolto nella maxi inchiesta “Prato Verde” che aveva azzerato il gruppo criminale capeggiato dal pluriergastolano al 41 bis Orazio Privitera, capo dei Carateddi, frangia più pericolosa del clan Cappello.  L’ordinanza di custodia cautelare in carcere per molti degli indagati è stata annullata dal Tribunale del Riesame, anche Pasqua fu scarcerato. L’imprenditore inoltre avrebbe aiutato il boss dei Carateddi durante la sua latitanza nel 2010: fu ricercato per mesi dalla polizia dopo che era sfuggito alla cattura durante il blitz Revenge. Il boss si nascondeva in un casolare nelle campagne di Carlentini, Pasqua lo avrebbe coperto durante quei mesi di latitanza.

I minuziosi e complessi accertamenti patrimoniali svolti dalla DIA nei confronti di Francesco Pasqua, estesi anche al suo nucleo familiare, hanno permesso di sequestrare un’azienda operante nel settore del movimento terra e trasporti conto terzi, terreni nel territorio di Augusta e Scordia, un magazzino in Augusta, 2 ville e 2 appartamenti in Augusta e Scordia, autovetture, autocarri, conti correnti e altri rapporti finanziari per un valore complessivo, come detto, di oltre 2 milioni e mezzo di euro.

 

 

 


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