Domenica si vota in 20 Comuni |Prove generali per le regionali - Live Sicilia

Domenica si vota in 20 Comuni |Prove generali per le regionali

Un’occasione importante di valutare alleanze ed equilibri, e comprendere il comportamento degli elettori di fronte al crollo dei partiti.

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CATANIA – Potrebbero essere considerate le prove generali delle prossime elezioni regionali. Un’occasione importante di valutare alleanze ed equilibri, e comprendere il comportamento degli elettori di fronte al crollo dei partiti, sempre meno catalizzatori di attenzione. Senza contare il Movimento 5 Stelle, “sorvegliato speciale”. L’appuntamento elettorale di domenica prossima, che riguarda 20 Comuni chiamati a scegliere sindaco e Consiglio comunale, e che vede chiamati al voto quasi 250mila elettori, ha il sapore di una cartina al tornasole, un modo per tastare il polso dei siciliani che, nella scheda elettorale però, troveranno pochi, pochissimi simboli di partito, nonostante l’esercito dei candidati abbia, chi più chi meno, un big della politica alle spalle.

Le urne saranno aperte ad Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Licodia Eubea, Linguaglossa, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Nicolosi, Palagonia, Paternò, Raddusa, San Michele di Ganzaria, Sant’Agata li Battiati, Santa Maria di Licodia, Scordia e Vizzini.

Osservato speciale sarà il Partito democratico che, quasi ovunque, corre diviso (una delle poche eccezione è Misterbianco, dove i democratici sostengono in massa l’uscente Nino Di Guardo e l’outsider resta solo Anthony Barbagallo, che sostiene il candidato Marco Corsaro) e, in alcuni casi, si trova ad appoggiare candidati sostenuti anche da formazioni dell’altro emiciclo del Parlamento. È il caso di Paternò, dove Nino Naso può contare sull’appoggio di Sicilia Futura, di candidati vicini ad Alessandro Porto (capogruppo di Bianco al Comune di Catania) e di Anthony Barbagallo. E dove, il candidato “civico” Anthony Distefano, è sostenuto dall’area che fa riferimento ai deputati regionali Luca Sammartino e Valeria Sudano, da Concetta Raia e Angelo Villari, piddini di provenienza Cgil, ma anche da Forza Italia, che espone il suo simbolo. Stesso discorso vale per Sant’Agata Li Battiati, dove il “civico” Marco Rubino può contare sul sostegno di Articolo 4, Forza Italia, l’area Cgil del Pd e quella Dem.

Fuori dal coro sembra Aci Catena dove le coalizioni sembrano ancora ricalcare le divisioni politiche classiche, con un candidato di centrodestra, Nello Oliveri, uno di centrosinistra, Francesco Petralia, un candidato per le forze di sinistra, Basilio Orfila, e un candidato stelle, Bartolomeo Tagliavia. E proprio i 5 Stelle saranno i sorvegliati speciali di questa tornata elettorale: i pentastellati si presentano, infatti, in molti Comuni al voto. Il risultato del voto di domenica potrebbe confermare la forza del Movimento, temuta da tutti e prevista dai sondaggi, o certificarne l’indebolimento.

 


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