Due affitti e un assessorato| Via alla doppia inchiesta - Live Sicilia

Due affitti e un assessorato| Via alla doppia inchiesta

Il Palazzo dell'assessorato regionale all'Energia sotto accusa. La procura della Repubblica e quella regionale della Corte dei Conti indagano sulla storia del doppio affitto pagato dalla Regione per ospitare i dipartimenti Energia e Rifiuti.

PALERMO – Il Palazzo dell’assessorato regionale all’Energia finisce sotto inchiesta. Una doppia inchiesta. Si sono mosse, infatti, la procura della Repubblica e quella regionale della Corte dei Conti.

Un palazzo sotto accusa? Sì, perché i pubblici ministeri vogliono capire se ci siano state irregolarità nelle procedure che hanno portato alla scelta degli uffici di viale Campania, affittati un anno e mezzo fa e ancora non utilizzati. Utilità della sede e congruità del prezzo di affitto sono al vaglio dei magistrati contabili. Eventuali illeciti nella gara di appalto sono, invece, materia dei pm che si occupano dei possibili risvolti penali della vicenda. Massimo riserbo negli uffici della procura della Corte dei Conti di via Cordova e al Palazzo di giustizia. Di certo c’è che il 12 settembre scorso i carabinieri hanno fatto visita all’assessorato di via Ugo La Malfa per acquisire carte e documenti. Che c’entra via Ugo La Malfa? Si tratta della strada in cui si trova l’edificio che fino a oggi ospita i dipartimenti regionali Energia e Rifiuti. Da qualche giorno è iniziato il trasferimento nella nuova sede al civico 36 di viale Campania nei locali che la Regione ha preso in affitto della società Utilia srl del professor Carlo Sorci. Il contratto è stato stipulato nel 2011, per una cifra superiore al milione e mezzo di euro all’anno. Questo significa che fino a oggi la Regione ha pagato due affitti. Da qui la domanda dei pm contabili: era davvero utile la nuova sede oppure è stato causato un danno erariale? Insomma, sono stati bruciati soldi pubblici?

Alla storia del palazzo e del doppio affitto S e Live Sicilia hanno dedicato articoli e servizi. Anche da questi han preso le mosse l’inchiesta. Al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. Il palazzo di vetro di viale Campania fu costruito un trentennio fa dai cugini Nino e Ignazio Salvo, potenti esattori di Salemi, le cui vicissitudini giudiziarie per mafia hanno fatto dell’edificio un palazzo fantasma. Rimasto disabitato per anni, poi la proprietà è passata alla Utilia srl che l’ha affittato alla Regione con un contratto stipulato dal Servizio Demanio. Nell’edificio di viale Campania trovano spazio sia i dipartimenti regionali Energia e Rifiuti che l’Inpdap, l’istituto nazionale di previdenza dei dipendenti pubblici.

Tutto regolare? “Non posso rilasciare alcuna dichiarazioni perché allo stato non so nulla della vicenda”, si limita a dire l’avvocato Giovanni Di Benedetto, legale di Carlo Sorci. La conferma dell’inchiesta arriva da Gianluca Galati, dirigente generale del dipartimento Energia: “Abbiamo ricevuto delle visite ispettive. Quella per l’affitto del palazzo è una gara che non conosco. Si tratta di una vicenda iniziata nel 2009, quando io non c’ero ancora. Posso solo dirle che il Governo ha deciso di mandarci lì. Ho preso atto dei vari pareri di sicurezza ed entro venerdì contiamo di traslocare definitivamente nella nuova sede”.

Dunque, a giorni dovrebbe chiudersi la paradossale vicenda del doppio affitto pagato dalla Regione per uno stesso assessorato. Restano aperte, invece, le due inchieste.


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