E lasciatelo lavorare... - Live Sicilia

E lasciatelo lavorare…

Non si è manco insediato e già nel cortile della politica tutti hanno qualcosa da dire. Verrebbe quasi un sospiro spontaneo: e lasciatelo lavorare...

Rosario Crocetta camper

Il camper di Rosario Crocetta

PALERMO- Basta scorrere qualche titolo di quotidiano per scongiurare il sospetto di pensiero paranoico. Se poi, invece che “qualche” di titoli se ne scorrono tanti, quella che potrebbe passare per paranoia diventa lucida consapevolezza, presa d’atto. Si parla di assedio.

La storia è nuovissima. E, allo stesso tempo, vecchia come il cortile Ballone (toponomastica di comodo: a Palermo il Ballone rappresenta la “madre” di tutti i cortili, con quel che ne consegue). C’è un nuovo arrivo nel succitato cortile, e subito si scatena la reazione dell’universo “balloniano”. Solido, monolitico – basato su regole pietrificate nei secoli, dalla convenienza e dalla consuetudine – il cortile reagisce. E’ dapprima incuriosito, se non eccitato, dalla novità. Si fa accogliente. Poi inquirente. Quindi esigente. Dopo petulante. Infine, sabotante.

Per essere nuovi (intrusi?) nel cortile Ballone e sopravvivere ci vogliono palle d’acciaio e orecchie di mercante. E consapevolezza di sé, integrità dell’Io, astuzia machiavellica, idee chiare su dove si vuole arrivare e su come farlo. Se sei “strano”, poi – di una stranezza che è tale solo secondo gli incalliti assiomi del cortile Ballone – avrai vita ancora meno facile. Quello che non ti ammazza, tende a uniformarti. Per sfinimento. Mi sembra, pardon, la storia appena iniziata di Rosario Crocetta. Crocetta non si è ancora insediato ufficialmente sullo scranno da governatore della Regione siciliana e già attira i grilli (quelli parlanti: i “Grilli Beppe” sono un’altra categoria e hanno già il loro bel da fare con Eugenio Scalfari). Come se fosse un burattino di legno ancora verde, bisognoso di buoni consigli. E quando non sono buoni, suonano aspri. Sfiduciati. Malevoli.

Avevo promesso una sintetica rassegna stampa delle voci che, in questi giorni, avvolgono il neopresidente. Eccola, per gentile concessione di Livesicilia.

“Crocetta archivi l’era delle contrapposizioni” (Antonello Montante, presidente di Confindustria); “Bene Crocetta, via i nonni dal parlamento” (Matteo Renzi); “Recuperiamo identità, buoni i primi passi di Crocetta” (Fabio Granata); “Crocetta si paragona a mio padre? E’ più miserabile di quelli che l’hanno ammazzato” (Claudio Fava); “La giunta sia pulita” (Cancelleri); “Quella di Crocetta è una bella storia, ma temo l’inciucio” (Nichi Vendola); “Crocetta è contro gli sprechi? Inizi dalla tabella H” (Uccio Missineo); “I miei amici sono nel suo listino” (Salvatore Cuffaro); “Crocetta faccia come me” (Raffaele Lombardo); “Crocetta faccia una scelta” (Gianfranco Miccichè); “Professionista dell’antimafia!” (Daniela Santanchè); “Io ai beni culturali? Se ci sarò, vuol dire che avrò accettato l’incarico di Crocetta” (Franco Battiato. Errata corrige: Battiato l’ha chiamato lui). “Crocetta ha fatto voto di castità” (tutti).

Insomma, gira la testa e le orecchie ronzano. Viene da dire: “Silenzio. Lasciamolo lavorare, mischino”. O di più: “Salvate il soldato Crocetta dal cortile Ballone”. Le assoluzioni o le condanne politiche si danno a cose fatte.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI