PALERMO – Le elezioni di secondo grado nei sei Liberi consorzi e nelle tre Città metropolitane della Sicilia avvicinano Sud chiama Nord alla coalizione di centrodestra. L’alleanza vera e propria è ancora lontana, e del resto lo stesso leader Cateno De Luca ha sempre rinviato ogni discorso di posizionamento alle Regionale 2027, ma il voto del 27 aprile segna comunque uno spostamento del baricentro ScN.
Le strategie scelte dal movimento del sindaco di Taormina nei vari angoli della Sicilia delineano una tendenza ben precisa. Sud chiama Nord in campo con il centrodestra ad Agrigento, dove comunque non esiste una lista di centrosinistra. Gli uomini e le donne di De Luca, coordinati da Danilo Lo Giudice, puntano sul consigliere comunale di Ribera Vincenzo Costa, eletto nelle file di Forza Italia. Il candidato presidente scelto è Giuseppe Pendolino, sindaco di Aragona ed espressione del patto Forza Italia-Mpa.
Enna
A Enna ScN sostiene la candidatura di Rosario Colianni, sindaco di Nissoria, a presidente del Libero consorzio. Per il consigliere provinciale la scelta è ricaduta su Salvatore Marino, consigliere comunale di Piazza Armerina eletto nel Pd ma ora nella lista della Democrazia cristiana.
Trapani
In provincia di Trapani i deluchiani sposano il progetto civico di Salvatore Quinci, sindaco di Mazara del Vallo che governa con una coalizione trasversale. La candidatura per il consiglio del Libero consorzio è quella di Giovanni Iacono, già espressione della lista Libertà-Sud chiama Nord alle Amministrative. A Trapani ScN si ritroverà comunque al fianco del centrosinistra che ha deciso di sposare la candidatura di Quinci.
Siracusa
A Siracusa Sud chiama Nord si schiera con Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla. Una candidatura frutto di una intesa tra Azione, partito del sindaco di Siracusa Francesco Italia, e il Mpa, rappresentato dal deputato regionale Giuseppe Carta. Della comitiva anche Carlo Auteri, deputato regionale eletto in FdI ma al momento al Misto dopo la sua sospensione. Il candidato al Consiglio è Matteo Melfi, eletto a Siracusa con la lista di Edy Bandiera, ex Forza Italia passato con De Luca.
Messina, Palermo e Catania
Nessuna opzione, almeno in via ufficiale, è stata espressa da Sud chiama Nord per le elezioni a Caltanissetta e Ragusa. Il posizionamento a destra del movimento di De Luca, tuttavia, emerge anche dalle scelte sulle Città metropolitane. Esclusa Messina, roccaforte del movimento che esprime una lista ad hoc collegata con il sindaco metropolitano Federico Basile, le scelte su Palermo e Catania riflettono vicinanza all’area che governo alla Regione.
A Palermo i voti di Sud chiama Nord confluiranno sul consigliere comunale di Alimena Giovanni Di Gangi (Forza Italia). A Catania fiches puntate sul candidato civico nella lista FdI Alfio Barbagallo, consigliere comunale di Zafferana etnea.
Spine catanesi per Sud chiama Nord
Da Catania, tuttavia, arriva qualche spina per De Luca. Le indiscrezioni su un presunto accordo tra ScN e Fratelli d’Italia in chiave elezioni politiche hanno provocato la reazione di Gabriele Savoca, già candidato sindaco dei deluchiani a Catania in contrapposizione a Enrico Trantino: “Se la notizia è vera prendo le distanze dal movimento che mi ha voluto candidato sindaco a Catania”, dice Savoca ammettendo comunque di essersi già allontanato da quel Sud chiama Nord che, invece, è sempre più vicino all’orbita del centrodestra.