Se non è zuppa è pan bagnato. In effetti quando ci classificano come ignoranti e incapaci di dare una svolta a questo modo di fare, non hanno tanto torto, anzi non ne hanno alcuno. La politica isolana è fatta di sudditanza, compromessi e influenze varie che si concretizzano poi in interessi personali o di partito con coalizioni che devono autorigenerarsi. In questo contesto le ingerenze esterne di ambienti affaristici trovano terreno fertile. Nel frattempo continuiamo a godere di assenze infrastrutturali, mafia asfissiante e servizi da terzo mondo. Un treno riporterà nei prossimi giorni trolley griffati e affetti a tempo determinato.


Braccialetti elettronici per tutti, cassonetti come prima con la differenziata uno per la carta uno per il vetro e l’altro indifferenziata.E’ impraticabile il porta a porta in una strada con 100 numeri civici il furgone si deve fermare ogni 3 metri. Inoltre indagate su chi ha comprato tutti i bidoni per la differenziata e le macchine inutili mangia plastica. Il personale deve essere controllato giornalmente molti sono gli imboscati e molti sono quelli che fanno finta.
Fa letteralmente rabbrividire il fatto che Todaro parli di “Normalità” per riferirsi alla situazione palermitana prima di questa emergenza rifiuti. Palermo, infatti, era indecorosa già prima di questa emergenza. Dal centro alle periferie, marciapiedi perennemente pieni di foglie e cartacce, in certe zone invasi da erbacce alte anche 2 metri; dappertutto aiuole in condizioni agghiaccianti, mai curate da anni, con erbacce rigogliose e l’immancabile lerciume misto (bicchieri, bottiglie, lattine, sigarette etc.). Non parliamo poi dei parchi cittadini, dove ancora una volta degrado, trascuratezza e sporcizia la fanno da padrona…insomma…Devo continuare? A meno che Todaro non intenda dire che questo indecoroso degrado è la “normalità” cui i palermitani devono rassegnarsi.