PALERMO – Le sue condizioni psico fisiche non rendevano plausibile l’ipotesi che potesse passare dalle frasi minacciose ai fatti. Così ha sostenuto il legale dell’imputato, l’avvocato Rosa Geraci.
La Corte di appello ha mandato assolto Salvatore Giglio, 52 anni, con la formula perché il fatto non costituisce reato dall’ipotesi di resistenza a pubblico ufficiale. In primo grado era stato condannato a 6 mesi di carcere.

Solo le motivazioni chiariranno il percorso adottato dal collegio presieduto da Maria Elena Gamberini.
I poliziotti intervennero a Mondello. L’uomo era alticcio e spaventava i passanti, ma non sarebbe stato in condizione di mettere in pratica azioni violente contro i poliziotti. In subordine alla richiesta di assoluzione, secondo il legale, al massimo avrebbero potuto contestargli il reato di minacce. Era “palese la sua inoffensività”.
La Corte di appello ha ribaltato il verdetto di primo grado e lo ha mandato assolto.