Esterni, amici, ex deputati | Ecco gli uffici di gabinetto - Live Sicilia

Esterni, amici, ex deputati | Ecco gli uffici di gabinetto

Palazzo d'Orleans

Riempite una per una le caselle della giunta di governo, in questi giorni si cerca di definire la composizione degli uffici di staff degli assessori: gabinetti, segreterie tecniche e segreterie particolari. Incarichi spesso molto ambiti perché ben pagati. I nomi.

Le nomine
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PALERMO – Parcheggi, o trampolini di lancio. Piazzole di sosta, o semplici riconoscimenti per l’impegno profuso. Riempite una per una le caselle della giunta di governo, in questi giorni si cerca di definire la composizione degli uffici di staff: gabinetti, segreterie tecniche e segreterie particolari. Incarichi spesso molto ambiti perché ben pagati. Specie se si arriva da “esterni”. Già, perché la differenza, in termini di costo (e quindi di possibile risparmio) tra i “gabinettisti” dipendenti della Regione e quelli che arrivano “da fuori” non è indifferente: gli esterni, infatti, costano in più alla Regione, dai 32 mila euro annui degli istruttori agli 80 mila circa dei dirigenti. Gli interni sono assai più economici: settemila euro in più di indennità per un istruttore chiamato nell’ufficio, novemila per un funzionario, zero euro per un dirigente. Al costo degli “esterni” bisogna aggiungere inoltre l’importo della liquidazione di fine rapporto da erogare immediatamente non appena il contratto arriva al suo termine.

Così, in tempi di crisi e spending review, ecco che pare naturale quanto annunciato, ad esempio, dal neo assessore alle Risorse Agricole Dario Cartabellotta: “Io ritengo che gli uffici di staff – ha detto – debbano essere per la stragrande maggioranza, composti da interni dell’amministrazione. E non solo per una motivazione economica: penso infatti che la Regione possegga grandi risorse ed esprima personale di alta qualità. Non c’è bisogno di rivolgersi al di fuori”. E le prime scelte di Cartabellotta, in effetti, vanno proprio in questa direzione: i primi nomi che filtrano sulla composizione dei gabinetti sono quelli dei funzionari regionali Baldo Giarraputo, Daniele Messina e Giuseppe Riggio. “Sono persone – conferma l’assessore – che collaborano con me da oltre quindici anni. E io, essendo stato dirigente regionale per molto tempo, so bene cosa possono dare i dipendenti di ruolo”.

Insomma, viva gli “interni”. Ma fino a un certo punto. In uno degli uffici di staff dell’assessore alla Formazione e all’Istruzione Nelli Scilabra, infatti, figura Alessandro Balsamo. Da sempre molto vicino al più giovane componente della giunta, Balsamo è soprattutto uno degli assistenti di Rosario Crocetta. E ha ricoperto questo ruolo anche durante l’esperienza del governatore a Bruxelles. Con lui, negli uffici di diretta collaborazione della Scilabra (i ruoli verranno definiti successivamente) ecco anche altri esterni: anche Giampaola Mazzola vanta una lunga esperienza a Bruxelles, visto che per 18 anni ha lavorato tra Commissione e Parlamento europeo, Lucio Guarino invece ha collaborato con l’Agenzia dei Beni confiscati alla mafia. Tra gli “interni” Nelli Scilabra avrebbe invece individuato Giuseppe Geraci e Giovanni Sarri. Quest’ultimo ha lavorato per molti anni negli uffici della Regione a Bruxelles, a stretto contatto con la dirigente Maria Cristina Stimolo, da tempo vicina allo stesso Crocetta.

Non solo interni, quindi. Altroché. E ne sa qualcosa Miguel Donegani, ex deputato regionale che ha fallito il tentativo di rielezione. Originario di Gela, come il governatore, Donegani è stato scelto come dirigente dell’ufficio di gabinetto dell’assessore al Territorio e ambiente Mariella Lo Bello. Lo stesso assessore avrebbe scelto un altro componente “esterno” per i suoi uffici di staff: si tratta Maurizio Masone, consigliere provinciale del Partito democratico ad Agrigento.

Interno lo è, in un certo senso, da poco, invece Giulio Guagliano, ex ragioniere generale del Comune di Termini Imerese, è stato per alcuni anni “comandato” presso l’assessorato regionale dell’Economia con qualifica corrispondente a dirigente di terza fascia. Il suo “transito” a tutti gli effetti nei ruoli della pubblica amministrazione è storia freschissima. In estate,infatti, l’assessorato Economia pubblica un bando per “mobilità volontaria” alla ricerca di sei dirigenti da inserire nei ranghi. Appena pubblicato quel bando, alcuni dipendenti dell’assessorato e qualche sindacato parla di procedura “ad hoc” per favorire una sola persona, indicata come “vicina” all’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo e a Riccardo Savona. I fatti non dissiperanno quei dubbi, visto che solo un dirigente sembra avere i requisiti richiesti: Giulio Guagliano diventa così a tutti gli effetti un dirigente della Regione. Da qualche giorno, invece, è anche capo di gabinetto dell’assessore all’Economia Luigi Bianchi.

Quello di Guagliano si aggiunge ad altri nomi-chiave per gli uffici di staff. Fabio Bagnasco, ad esempio, dovrebbe ricoprire il ruolo di segretario particolare dell’assessore Franco Battiato. Angela Antinoro, già commissario straordinario dell’Asi di Palermo, è il nuovo capo di gabinetto dell’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri. Il pm Nicolò Marino, invece, per guidare il proprio gabinetto ha scelto Maurizio Pirillo, che ha già ricoperto ruoli di vertice, oltre che negli uffici della Regione, anche in società come Multiservizi e Sicilia e-innovazione.

Un interno, invece, figura nella segreteria particolare dell’assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta: si tratta del funzionario della Regione Ettore Ragusa. “È un dipendente della Regione da oltre quindici anni – ha precisato Bartolotta – ed è persona capace, della quale mi fido. Le prossime scelte saranno dettate da questi principi: ho bisogno di persone che possano darmi seriamente una mano, al di là dei riferimenti politici. Riguardo alla possibilità che nei miei uffici di staff entrino degli interni, – ha aggiunto – io ritengo si possa fare affidamento nella maggior parte dei casi a dipendenti di ruolo dell’amministrazione. Ma parleremo di questo argomento in una delle prossime giunte”. A dire il vero, però, qualcuno s’è già portato avanti col lavoro.


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