Etna Valley, il sogno| riparte dalla STM - Live Sicilia

Etna Valley, il sogno| riparte dalla STM

Secondo il sindaco, "Se ci saranno risorse comunitarie nel campo della produzione innovativa,molte altre aziende potranno scegliere di investire a Catania, facendo crescere il mio sogno dell'Etna Valley che si può realizzare".

VERTICE A PALAZZO DEGLI ELEFANTI
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CATANIA – “Catania si candida ad essere una delle città guida del processo di crescita di un nuovo Mezzogiorno”. E’ quanto ha affermato il primo cittadino, Enzo Bianco, ieri pomeriggio a Palazzo degli Elefanti nel ricevere i vertici della StMicroelettronics, Carlo Bozotti, presidente e Ceo e Carmelo Papa, vicepresidente esecutivo e General manager del gruppo italo-francese con sede a Ginevra, dopo l’annuncio del super investimento di 240 milioni di dollari nel sito catanese per modernizzare la produzione e prolungare la vita dello stabilimento.

“Quello della STM è il più grande investimento privato degli ultimi anni che coinvolge il Meridione d’Italia – ha aggiunto Bianco – sicuramente il più importante in Sicilia e in città. Grazie alla modernizzazione del sito etneo – ha proseguito – lo stabilimento di Catania non solo rimarrà competitivo per molti anni e anche sul piano occupazionale, non si perderanno posti di lavoro”. L’investimento, che tra Catania e Singapore arriverà al mezzo miliardo di dollari, non porterà, infatti, nessun nuovo posto di lavoro, ma permetterà, il che non è poco, di mantenere inalterati i livelli occupazionali per i prossimi anni, cosa che non sarebbe stata possibile senza la decisione di modernizzare l’impianto, passando dalla produzione di wafer da 6 pollici a quelli di 8 pollici (è previsto, da subito, il completamento del progetto M3; successivamente, l’inizio dei lavori in M9 e la graduale trasformazione del CT6 fino alla totale conversione dei reparti di produzione in 8 pollici entro il 2017).

“Questo investimento prevede la produzione su un periodo di tempo lungo – ha sottolineato Bozotti. Naturalmente, prevediamo di generare valore dall’iniziativa, che significa crescere rapidamente, ridurre i costi di produzione , quindi, aspirare a crescere anche a livello occupazionale”. Bozotti ha spiegato anche il perché la scelta di potenziare Catania. E’ sicuramente uno step – ha aggiunto – che ci permette di guardare ai prossimi dieci anni con molta più tranquillità, perché questi nuovi prodotti prolungano grandemente la vita dell’attività produttiva a Catania. Qui c’è una base di know how e di conoscenze ingegneristiche – ha continuato – che ci permette di avere la convinzione che queste saranno iniziative di grande successo”.

Convinzione condivisa dal sindaco Bianco, secondo cui quanto posto in essere dalla STM rappresenta la chiave per fare tornare le aziende a investire su Catania e, quindi, anche la possibilità, concreta che da qui possa ripartire l’Etna Valley, così venne ribattezzata la zona industriale etnea negli anni Novanta proprio sotto la sindacatura di Enzo Bianco, attirando investimenti nazionali ed europei. Un aspetto sul quale, infatti, la nuova amministrazione comunale starebbe già lavorando intensamente. “Ho intenzione di fare visitare lo stabilimento catanese al presidente della Regione, Rosario Crocetta, e al Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, per chiedere più attenzione verso il Sud ripristinando forme di incentivazione che rendono più competitivo investire nella realtà meridionale”.

Ripristinare il credito d’imposta, la prima cosa da fare secondo il primo cittadino, e poi investire nel settore della ricerca e dell’innovazione per produrre ricchezza. Ma anche utilizzare al meglio i fondi europei. “In queste settimane, stiamo elaborando le linee guida per quello che sarà il programma di investimento 2014-2020; sicuramente chiederemo di inserire anche linee che riguardino il settore dell’innovazione e, se ci saranno risorse comunitarie nel campo della produzione fortemente innovativa, sono sicuro che molte altre aziende potranno scegliere di investire nella nostra città, facendo crescere il mio sogno dell’Etna Valley che si può realizzare se ci saranno le condizioni che fanno crescere la vantaggiosità del territorio. Se noi avremo un aiuto, non in termini di elemosina ma di attenzione, da parte del governo nazionale, questa idea di Sud può decollare”.

Soddisfazione è stata espressa dai sindacati, in particolare la Cisl che ha evidenziato l’importanza della decisione di investire su Catania da parte di STM. “Abbiano accolto con soddisfazione i progetti di STM – ha detto Piero Nicastro, segretario generale della FIM etnea. Per quanto riguarda le ricadute occupazionali – ha proseguito Nicastro – anche se l’azienda non è entrata nel merito, il nostro obiettivo primario è di sollecitare una discussione alla luce delle nuove opportunità, dando assoluta priorità all’assunzione dei 30 ex-interinali previsti dagli accordi che abbiamo stipulato con STM”.

 


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