Ex Province, incontro alla Regione | Salvataggio col "decreto crescita" - Live Sicilia

Ex Province, incontro alla Regione | Salvataggio col “decreto crescita”

I sindacati al tavolo con la Regione su ex Province

Armao e Grasso presentano a Cgil, Cisl e Uil un emendamento. Cateno De Luca sospende lo sciopero

LA VERTENZA
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Il salvataggio delle ex Province siciliane passa da un emendamento al “decreto crescita” che il Parlamento nazionale dovrà approvare necessariamente entro il 29 giugno prossimo. Lo hanno presentato oggi alle sigle sindacali l’assessore Gaetano Armao e l’assessore Bernardette Grasso, nel corso di un incontro alla Funzione pubblica in viale Regione siciliana.

“L’emendamento recepisce i punti chiave dell’accordo Stato-Regione e, se approvato, salverebbe le nove province siciliane dal dissesto altrimenti inevitabile. Prendiamo atto di questo ulteriore passo in avanti e dell’impegno che il Governo regionale ha assunto per portare avanti una battaglia di fondamentale importanza”. Lo hanno dichiarato Michele Pagliaro e Gaetano Agliozzo, di Cgil e Fp Cgil Sicilia, Sebastiano Cappuccio e Paolo Montera, di Cisl e Cisl Fp Sicilia, Claudio Barone ed Enzo Tango, di Uil e Uil Fpl Sicilia.

“L’arrivo di nuove risorse economiche e la possibilità di approvare i bilanci – concludono i sindacalisti – consentirà alle province di resistere ancora, in attesa che si trovi, sia a livello regionale sia a livello nazionale, una soluzione più organica per il rilancio a 360 gradi dielle ex Province, non soltanto per il personale degli enti, ma anche e soprattutto per tutti i cittadini dell’Isola che hanno diritto a servizi essenziali che funzionino”.

“Un incontro proficuo, durante il quale ho sottolineato ancora una volta – commenta l’assessore Grasso – che il Governo Musumeci ha ereditato una situazione disastrosa, con enti prossimi al collasso: una situazione che ha avuto dal primo giorno la mia piena attenzione. Insieme all’assessore Armao, ognuno per la parte di propria competenza, in questo anno siamo stati costantemente impegnati in trattative ed incontri con il Governo centrale, chiedendo misure di perequazione per le ex Province siciliane, penalizzate dal prelievo forzoso e dall’assenza di ristoro. Relativamente all’utilizzo dei fondi Fsc, ipotesi già proposta e vagliata tempo addietro dal Governo regionale, è stato chiarito che lo Stato non è in condizione di tramutare questi fondi in spesa corrente perché non possiede la liquidità necessaria”.

“L’accordo con lo Stato attualmente sul tavolo non è l’accordo definitivo e, in questa prima fase della trattativa, consentirà l’approvazione del bilancio 2019, come prevede la deroga normativa contenuta nello stesso. L’alternativa a ciò sarebbe stata lasciar fallire le ex Province, avviando una battaglia con lo Stato in assenza di copertura economica. La nostra scelta è invece, convintamente, quella di cercare in questo frangente una soluzione momentanea, che permetta a tali enti almeno di chiudere i bilanci, salvaguardando dipendenti, precari e gestione delle funzioni basilari”, ha aggiunto l’assessore della Funzione pubblica. “Oggi – ha concluso – chiedo a tutti i soggetti coinvolti, al di là dell’appartenenza politica, di unire le proprie forze a quelle del Governo regionale che, senza sosta, sta lavorando per trovare la migliore soluzione possibile. Sono fermamente convinta che, su un tema così delicato, debba prevalere il senso di responsabilità proprio del ruolo che ciascuno di noi ricopre. Lo dimostra il continuo confronto con Anci e con i sindacati, che ringrazio per il costante impegno. Lavoriamo tutti per una causa comune, nell’interesse della Sicilia e dei Siciliani. Questo è ciò che oggi realmente conta”.

Intanto, oggi all’Ars è stato approvato un ordine del giorno di Vincenzo Figuccia, dell’Udc, e di Danilo Lo Giudice (Gruppo Misto), che propone l’utilizzo di 350 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione (Fsc) in favore delle ex Province siciliane, notizia che ha spinto il sindaco di Messina Cateno De Luca a sospendere lo sciopero della fame annunciato ieri. “Termina la mia barricata a Palazzo dei Leoni e sospendo contestualmente lo sciopero della fame. Sono molto soddisfatto, perché aldilà dei toni, c’è sempre un momento in cui la vera politica prevale sugli egoismi e sulle posizioni di principio non utili alla Sicilia e i siciliani. Adesso pero – dice il primo cittadino – nella considerazione che a Roma, la discussione sulle ex Province è stata rinviata a lunedì, è fondamentale che l’assessore Armao e il presidente Musumeci, alla luce della deliberazione del Parlamento siciliano, diano immediata intesa per modificare l’emendamento in discussione in Commissione Bilancio alla Camera”.

 


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