Ferrandelli, affondo sul Pd | "Nasconde la sua identità" - Live Sicilia

Ferrandelli, affondo sul Pd | “Nasconde la sua identità”

La denuncia: "Impediscono il rinnovo della tessera a chi è candidato nelle mie liste".

Palermo, le Amministrative
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PALERMO – Un attacco al Pd di Palermo “che camuffa le bandiere ed è costretto a fare una lista con Alfano per nascondere la propria identità”, ma anche l’accettazione del simbolo di Forza Italia tra le file dei suoi sostenitori “perchè – dice – ognuno può dare il proprio contributo senza nascondersi e senza dovere mortificare la propria identità”. Fabrizio Ferrandelli sceglie la presentazione della quarta lista a suo sostegno, ‘Palermo al centro’, per entrare nel merito delle alleanze in vista del voto dell’11 giugno. “L’ok al simbolo di Forza Italia? Non voglio ingannare nessuno – spiega -. Gli elettori di Fi sono cittadini palermitani ed è corretto che abbiano la possibilità di contribuire al mio progetto così come fanno molti cittadini di centrosinistra”.

Ferrandelli poi denuncia il presunto veto opposto dal Pd al rinnovo della tessera da parte di chi è in lista con l’ex deputato regionale: “Trovo mortificante che il Partito democratico stia impedendo il rinnovo della tessera a chi è candidato con me”. Critiche che si allargano allo schema delle alleanze, con i democratici scesi in campo al fianco di Orlando: “Chi non difende la propria storia non ha futuro e in quel campo – sostiene – ci sono persone che dopo anni di opposizione a questa Amministrazione, giudicata incapace, hanno dovuto rinunciare alla propria identità”. E ancora sull’alleanza con Forza Italia e Cantiere popolare: “In questo momento non contano le ideologie ma le idee da mettere in campo per cambiare la città. Le frizioni con Miccichè e Romano? Non ho mai messo veti sui simboli – risponde -. Tutto si è concluso comunque con il riconoscimento della mia autonomia e del mio ruolo di guida della coalizione, oltre che con la richiesta legittima dei partiti di non essere mortificati nella propria identità. Cuffaro? Mi ha detto che le identità non vanno mortificate ma vanno ben distinte e che le forze politiche che hanno una storia è corretto che non ci rinuncino e la mettano in gioco. Mi è sembrato un ragionamento convincente ma l’unica visione che seguo è quella della politica non quella del chiacchiericcio o della polemica”.

E a chi gli chiede chi siano gli avversari più temibili nella corsa a Palazzo delle aquile, Ferrandelli risponde: “Rispetto la proposta politica dei 5 Stelle ma non è preponderante all’interno della città. La partita è con Orlando. Non ritengo i Cinquestelle degli avversari a prescindere. Con molti di loro ho portato avanti discorsi importanti anche quando ero deputato regionale, ma la città si è polarizzata. Non voglio dare soltanto demeriti a Orlando ma è finita una fase”. Nella quarta lista “cittadini, imprenditori e commercianti. Molti di loro si sono messi in gioco – dice – in base alle loro storie”.


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