Sicilia, arriva la Finanziaria e Cateno De Luca avverte: basta faide

Finanziaria, De Luca avverte: “Basta faide nel centrodestra” VIDEO

Il leader di Sud chiama nord presenta un pacchetto di proposte per la legge di stabilità

PALERMO – Maggiore attenzione ai Comuni e alla loro capacità di erogare servizi, lotta alle lobby del trasporto pubblico locale, interventi per favorire l’incontro tra i giovani e lavoro. E ancora: la semplificazione di alcuni procedimenti, l’introduzione della figura del direttore generale della Regione e di una SuperZes con al Regione che interviene a garantire gli investimenti delle imprese non coperti dal provvedimento nazionale fino al raggiungimento della quota del 60%. Sono queste le direttrici principali sulle quali il gruppo parlamentare di Sud chiama Nord all’Ars ha costruito le proprie proposte in vista della Finanziaria 2026. E il leader Cateno De Luca manda un messaggio alla maggioranza: “Basta faide”.

Cento norme per la Finanziaria 2026

Un pacchetto di circa cento norme, con un valore di circa 1,5 miliardi di euro, che è stato presentato dai deputati Scn, guidati dal capogruppo De Luca nel corso di una conferenza stampa all’Ars. De Luca, i colleghi Giuseppe Lombardo e Matteo Sciotto, e il coordinatore regionale del movimento Danilo Lo Giudice, chiedono un incontro al governo regionale per confrontarsi sulle proposte. “Se l’Esecutivo dimostrerà un’apertura di buonsenso non avremo problemi a sostenere il percorso della legge di stabilità all’Ars – ha affermato l’ex sindaco di Messina -, viceversa saremo pronti alla battaglia parlamentare per trovare il sostegno su ogni singola norma che riteniamo indispensabile per la Sicilia”.

La linea di Sud chiama nord all’Ars

Sulla stessa linea Lo Giudice: “La nostra è una posizione costruttiva rispetto al governo. Siamo stati determinanti in Aula in diverse occasioni – ha ricordato – e abbiamo dato il nostro contributo nell’esclusivo interesse dei siciliani”. Il pacchetto di proposte provenienti da Sud chiama nord, secondo Lo Giudice, “è figlio dell’esperienza dei sindaci e degli amministratori locali, che vivono quotidianamente il territorio”. Diverse le misure proposte per velocizzare la spesa regionale, come quella che introduce la figura del direttore generale della Regione: “Avrà anche poteri sostitutivi nei confronti di quei dirigenti incapaci di volgere al meglio il loro lavoro”, ancora De Luca.

Nel pacchetto di norme proposto da Sud chiama nord anche il trasferimento ai Comuni delle aree al momento in mano al demanio fluviale e marittimo: “Si tratta di zone urbanizzate, non ha alcun senso che i Comuni non possano disporre di queste zone e che, di conseguenza, non abbiano possibilità di programmare gli investimenti”, ha continuato De Luca.

De Luca: “Basta faide nel centrodestra”

La proposta di Sud chiama nord, però, dovrà affrontare le acque tempestose di Sala d’Ercole. Il voto segreto ha azzoppato la manovra quater e allora De Luca ha mandato un messaggio al centrodestra: “Ci auguriamo che le faide nella maggioranza si plachino. Non c’è cosa peggiore di fare passare il tempo inutilmente con queste faide che si consumano in Parlamento”. Il leader di Scn, che parla di “bande armate ina zione” nella coalizione di governo, si è augurato che “il percorso della legge di stabilità non diventi l’ennesimo luogo dove far sfogare frustrazioni, ricatti e mancate compensazioni”. E sul dibattito che si è aperto in merito al voto segreto: “Siamo per abolirlo ma questo non cancellerà certe logiche ricattatorie viste nella maggioranza”.

Il gruppo Sud chiama nord all’Ars

Sciotto: “Siamo sindaci, conosciamo i problemi”

Cuore pulsante del pacchetto di proposte firmate Scn sono i Comuni: e non è un caso che i quattro protagonisti della conferenza stampa siano anche sindaci o abbiano avuto una esperienza alla guida di un Comune. “Abbiamo la competenza per proporre le soluzioni ai problemi che abbiamo vissuto sulla nostra pelle”, ha evidenziato Sciotto. Tra le proposte anche quella di un intervento da parte della Regione in favore di tre aree a rischio ambientale: il comprensorio del Mela, nel Messinese, Gela (Caltanissetta) e Augusta (Siracusa). “Sarebbe un bel segnale di presenza da parte della Regione”, ha sottolineato Sciotto.

Lombardo: “Aiutiamo i Comuni virtuosi”

Lombardo, invece, ha ricordato l’importanza di “accompagnare i Comuni nel percorso che punta ad aumentare la raccolta differenziata” e di aiutare gli enti locali in Sicilia, “dove un Comune su quatto è in dissesto o in pre-dissesto“. “I contributi a pioggia non servono – ha evidenziato Lombardo -. Bisogna continuare nel solco di un principio già stabilito con la scorsa legge di stabilità: sostegno a quegli enti che dimostrano di avere migliorato la loro capacità di riscossione”.

Da Lombardo anche una proposta sul sistema di allerta meteo: “Va rivisto, perché vengono diramate con carte meteorologiche del giorno prima per il giorno dopo quando ormai sappiamo che il meteo varia nel giro di qualche ora altro che 48 ore prima. Gli ultimi tragici fatti di Favara, dove l’allerta gialla avrebbe dovuto essere rossa, dimostrano la necessità di cambiare il sistema”.

Non solo Finanziaria, in Sicilia una legge speciale per Messina

La conferenza stampa a Palazzo dei Normanni è stata anche l’occasione per lanciare la proposta di una legge speciale nazionale per Messina, che accompagni la città dello Stretto nella costruzione del Ponte. “Non si può pensare che Messina sopporti da sola i disagi per un’opera di questo tipo – ha concluso De Luca -. Siamo favorevoli al Ponte ma serve una legge che dia a Messina e ai messinesi le giuste compensazioni per i disagi che subiranno”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI