PALERMO – E’ stato il giorno dei precari. E delle coppie di fatto. Oggi l’Aula ha impresso un’accelerazione all’esame della Finanziaria.I deputati hanno approvato – esclusi quelli accantonati già ieri – gli articoli fino al 35 sui 46 totali. Come detto, il risultato più concreto è l’approvazione delle norme per garantire le proroghe dei contratti dei precari siciliani. Enti locali, Regione, Pip, Asu, il “pacchetto” è passato quasi interamente senza troppe polemiche. Restano fuori, per il momento, solo i lavoratori Italtel e Sirap, oltre agli “Spo”. Nasce quindi l’albo unico, garantite le proroghe triennali, i rinnovi costeranno circa 330 milioni solo per quest’anno. Quasi un miliardo nel triennio.
E in fondo, la questione precari era “centrale” al punto da aver in qualche modo scandito i tempi dell’esame della manovra. Che ripartirà da lunedì. Giornata nella quale l’Ars dovrà approvare il testo, dare il voto finale al bilancio, ed evitare, così, ufficialmente, il ricorso all’esercizio provvisorio. A quel punto, la parola passerà al Commissario dello Stato.
Ma se l’ok alle norme sui precari ha rappresentato il risultato più importante dal punto di vista pratico – i contratti sono già scaduti, e senza la proroga circa 20 mila lavoratori avrebbero perso il proprio posto di lavoro – a tenere banco, oggi, è stata l’approvazione di un’altra norma. Fortemente rivendicata dal presidente Crocetta e approvata anche grazie all’appoggio dei grillini. La scelta di estendere anche alle coppie di fatto le agevolazioni sui mutui concessi alle giovani coppie, com’era prevedibile, ha suscitato polemiche e persino citazioni “nobili”. Fino a Papa Francesco, chiamato in causa da Antonello Cracolici, dopo che Crocetta si era “tenuto un po’ più basso” citando il vescovo Domenico Mogavero. “Chi siamo noi – ha attaccato però Nello Musumeci – per affrontare un tema così importante, che implica questioni di natura etica e religiosa? Noi siamo un’Assemblea parlamentare, che ha l’obbligo di obbedire alle norme costituzionali. Ma con la demoniaca volontà del presidente Crocetta, si vuole aggirare l’ostacolo per far consentire al governatore di dire: ‘La Sicilia è all’avanguardia nel riconoscimento delle coppie gay’”. Facile profezia, confermata dai fatti. Dopo l’approvazione della norma, in effetti, un raggiante Crocetta ha detto: “Siamo la prima Regione d’Italia a varare una legge del genere. Si tratta di una battaglia per la civiltà e contro le discriminazioni”.
Ma sono diverse le norme approvate nella lunga giornata di oggi. Arrivato il sì, infatti, anche all’articolo 27: si tratta di interventi per il sostegno ai pagamenti delle rate di mutuo e affitti. E’ la cosiddetta norma a favore degli “inquilini morosi incolpevoli”. L’articolo 29, invece, prevede interventi per favorire l’accesso alle abitazioni dei nuclei familiari svantaggiati. “Questa legge – ha spiegato in Aula l’assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta – ha più finalità: a parte quella di aiutare le fasce più deboli, vogliamo contribuire alla riqualificazione dei centri storici e anche a diminuire il fenomeno dello spopolamento dei centri storici principalmente nei piccoli comuni”. Quest’articolo contiene anche una norma molto interessante, avanzata dal Pd: è previsto infatti il meccanismo dell’affitto con riscatto: le famiglie al di sotto dei 20 mila euro Isee potranno, attraverso il canone d’affitto, riscattare l’appartamento. Passa anche la norma che destina circa 15 milioni di fondi mai utilizzati dell’Ircac per le cooperative che porteranno avanti attività sociali o gestiranno beni confiscati alla mafia. Ok anche al Fondo per l’agricoltura e la pesca.
Poi, come detto, il “pacchetto precari” è passato, tranne l’articolo sulla stabilizzazione dei lavoratori Italter e Sirap, per il momento accantonata. Salta la proroga per gli Spo. Non è stata riproposta, però, la norma per i prepensionamenti con i criteri precedenti all’entrata in vigore della legge Fornero. Il Commissario dello Stato avrebbe potuto impugnare la norma. Si riparte lunedì, quindi. Il menu è ricco: accantonamenti tributari, Comuni, partecipate e la “seconda puntata” sulle coppie di fatto.
LA LUNGA DIRETTA DALL’ARS DI SABATO 11 GENNAIO
22.27 Si chiude la seduta.
22.23 Ardizzone torna in Aula dopo la conferenza dei capigruppo: l’Ars ha deciso di proseguire la discussione da lunedì alle 11. La Finanziaria dovrà essere approvata entro la stessa giornata. Al presidente dell’Ars è dato mandato di ritenere inammissibili gli emendamenti inammissibili nel caso in cui non si trovasse un modo per semplificarli.
22.10 Approvato anche l’articolo 35, che prevede le proroghe anche per gli ex Pip di Emergenza Palermo, degli Spo e degli Asu delle aziende ospedaliere e l’articolo 36 che riguarda le proroghe e le riserve per i lavoratori dei Cantieri di servizio.
21.50 “Erano alcune delle norme più delicate della manovra Finanziaria, siamo riusciti a raggiungere questo importantissimo obiettivo che salvaguarda migliaia di famiglie siciliane e permette di prorogare i contratti e poter dunque continuare a lavorare per quello che era, e resta, l’obiettivo principale: la definitiva stabilizzazione per i precari degli enti locali siciliani”. Lo dicono il presidente del gruppo PD Baldo Gucciardi, il segretario regionale Giuseppe Lupo e i componenti della commissione Lavoro Mariella Maggio, Filippo Panarello e Antonella Milazzo a proposito delle norme sui lavoratori precari esaminate all’Ars nell’ambito della Legge di Stabilità. “In questi mesi abbiamo seguito costantemente l’iter di queste norme – proseguono gli esponenti del PD – il gruppo parlamentare all’Ars e il partito siciliano sono stati in raccordo con i nostri parlamentari nazionali: abbiamo messo in campo proposte ed emendamenti che hanno contribuito a superare i tanti ostacoli che si sono presentati e che ad un certo punto hanno perfino messo a rischio la possibilità di una proroga”. “Adesso – concludono Gucciardi, Lupo, Maggio, Panarello e Milazzo – bisogna attivare immediatamente le procedure necessarie affinché tutti gli Enti Locali interessati possano rinnovare nel più breve tempo possibile i contratti”.
21.40 Accantonato l’articolo 34 sui dipendenti Italter e Sirap.
21.36 Lentini (Articolo 4): “Parliamo di persone che lavorano a 36 ore settimanali e da anni guadagnano come dipendenti regionali. Cosa che è accaduta in tutta Italia, solo che nel resto della penisola sono stati già stabilizzati, e qui no”.
21.30 Polemica tra il presidente dell’Ars Ardizzone e il presidente della Commissione bilancio Nino Dina sull’articolo che prevede la stabilizzazione dei lavoratori Italter e Sirap.
21.18 Passano anche gli articoli 32 e 33. Il primo riguarda le proroghe dei regionali, il secondo stabilisce che la proroga decorre dal primo gennaio 2014.
21.15 Approvato anche l’articolo 31 che prevede incentivi al prepensionamento.
21.05 “Nella Finanziaria ben sei norme sono dedicate ai precari: questo testimonia l’impegno del governo e del parlamento su un tema importante e delicato. La vera novità è che si inquadrano in un’ottica che non si limita alla proroga ma individua percorsi di stabilizzazione e fuoriuscita dal precariato”. Lo dicono i parlamentari regionali del PD Mario Alloro e Giuseppe Arancio a proposito delle norme sui precari inserite nella Legge di Stabilità regionale. “La proroga triennale dei lavoratori degli Enti Locali rappresenta un primo passo per la stabilizzazione e va dato merito al governo ed al parlamento di avere impegnato ingenti risorse per procedere alla copertura dei capitoli di spesa, e nel contempo di avere proceduto ai tagli richiesti dal governo nazionale senza i quali non sarebbe stata possibile la proroga stessa”. “Sempre per quel che riguarda i precari – aggiungono Alloro e Arancio – è assolutamente positivo l’articolo 36 che riguarda i lavoratori del ‘reddito minimo di inserimento’ e dei ‘cantieri di servizio’ delle province di Enna e Caltanissetta e di parte del territorio Catanese: per loro, per la prima volta, si prevedono misure indirizzate alla fuoriuscita dal precariato ricorrendo ai privati attraverso riserve del 20% dei posti in caso di affidamento di beni e servizi, borse di auto-impiego, o un contributo pari a tre anni di indennità nel caso di assunzione da parte di privati con contratti a tempo indeterminato o determinato. Abbiamo già chiesto di procedere all’integrazione delle somme – concludono Alloro e Arancio – che, nella previsione attuale, non consentirebbero la copertura per tutto il 2014”.
21.00 Approvato l’articolo 30 sui precari. Prevede la creazione degli albi dei precari e del Fondo da 290 milioni per il 2014 e di una cifra simile nei due anni successivi per garantire le proroghe dei contratti dei lavoratori a tempo determinato degli enti locali.
20.55 Dopo una breve pausa, si passa al voto sugli articoli riguardanti il precariato.
20.20 Figuccia: “Ennesima bugia del governo Crocetta su precari dei comuni e sui Pip. Non c’è alcuna novità per la garanzia occupazionale di questi lavoratori. E per i Pip manca pure la copertura finanziaria. Si tratta solo dell’ennesima proroga che pone sempre sotto ricatto della politica migliaia di siciliani”.
20.15 Tamajo (Drs): “Sui Pip si gioca il futuro di 2800 famiglie siciliane. Il governo ha già stanziato 60 milioni in tre anni per questi lavoratori. Ora però dobbiamo dare garanzie concrete a questo bacino. Dare lavoro a queste persone disagiate è un’azione di grande attenzione sociale. Si faccia chiarezza sull’impianto complessivo della norma. Non basta il sostegno al reddito di 800 euro mensili più gli assegni familiari, serve anche la certezza dell’avvio al lavoro e la sicurezza che il fondo previsto di 20 milioni di euro venga rimpinguato”.
20.00 D’Asero (Nuovo centrodestra): “Questi precari vanno visti come una risorsa e non come un peso”.
19.55 Greco (Pds): “Io questi lavoratori li ho visti nascere. Non è finita la loro sofferenza, ma oggi grazie al lavoro svolto da tutti, vedono la luce. Certo, se ci fosse stato un ministro diverso da D’Alia, questi lavoratori avrebbero ottenuto qualcosa di più. Ringrazio semmai la dottoressa Corsello per aver seguito passo passo questa questione”.
19.35 Milazzo passa in rassegna la storia dei Pip di Emergenza Palermo. “Adesso – conclude – bisogna ridare dignità a questi lavoratori”.
19.20 Laccoto (Pd): “La discussione dell’articolo 30 che disciplina le materie relative al personale precario degli Enti locali è un passo importante, ma gli assessorati competenti devono emanare immediatamente una circolare che autorizzi gli Enti Locali – nelle more dell’entrata in vigore della legge finanziaria – a prorogare i contratti per almeno 30 giorni utilizzando le somme della quota parte di competenza ed agendo in dodicesimi”. L’ordine del giorno che ho presentato – spiega Laccoto – consente di superare un vuoto normativo evitando che nelle more della pubblicazione della legge finanziaria, migliaia di lavoratori precari restino sospesi”.
19.15 Il capogruppo dell’Mpa Di Mauro: “Il dibattito sugli strumenti finanziari della Regione è cominciato, per colpa del Governo, con un gravissimo ritardo costringendo l’Assemblea ad una maratona su norme spesso anche molto complesse e con un impatto sociale ed amministrativo che va ben oltre quello finanziario, come nel caso degli interventi sui consorzi, di quelli sul sistema socio-sanitario, sui parchi e le riserve.” Di Mauro però riconosce al Governo Crocetta che “nel corso del dibattito di oggi il Governo abbia mostrato maggiore maturità o quantomeno maggiore disponibilità al dialogo rispetto a quanto avvenuto nei giorni scorsi. Se questo sarà il suo comportamento anche per il resto del dibattito, il nostro Gruppo avrà sempre un atteggiamento costruttivo, perché potremo così produrre norme utili e che potranno davvero incidere sulla realtà siciliana”.
19.08 Lo Giudice (Drs) sull’articolo con le agevolazioni per affitti e mutui: “E’ senza dubbio una norma importante quella che con l’articolo 27 della finanziaria, appena approvato, prevede l’istituzione di un fondo pari a 2 milioni di euro per il 2014 e 2015 affinché si possa dare un aiuto concreto a tutte quelle famiglie che non riescono a far fronte ai canoni di affitto o a rate di mutuo perché colpite dalla crisi economica. Si dà una possibilità reale per superare il momento di difficolta che vivono diversi nuclei familiari loro malgrado. La finanziaria del governo Crocetta sta dando risposte concrete a tanti disagi sociali ed economici”.
18.58 Maggio (Pd): “Solo se riusciremo a mettere i Comuni nelle condizioni di indire i concorsi riusciremo davvero a portare a termine questo percorso che riguarda i precari. Ma dobbiamo essere onesti: non tutti questi lavoratori potranno essere stabilizzati. Una parola sui Pip: per la prima volta c’è una vera attenzione da parte del governo regionale, che ha previsto anche una riserva del 20% per le assunzioni nella pubblica amministrazione”.
18.43 Formica: “A tanti siciliani è stato persino impedito di sognare, perché per tanti anni si è andati avanti di proroga in proroga. E questa gente nel frattempo è diventata essenziale per gli enti. Ma i paletti della legge renderanno difficile la stabilizzazione, il governo avrebbe dovuto dimostrare una forza maggiore e ottenere altre deroghe. Questa quindi non è la soluzione, ma è solo una toppa”.
18.35 Zafarana (Movimento cinque stelle): “Dopo la proroga che succederà?”.
18.28 Fazio (Misto): “Mi devo complimentare col governo Crocetta, perché per la prima volta un esecutivo di prende davvero a cuore il problema dei precari”.
18.25 Ancora sulle norme a favore delle coppie di fatto. D’Agostino (Udc): “Un voto shock e innovativo quello sulle coppie di fatto: sana ingiustizie e non fa discriminazioni tra sposati e conviventi. Non è un fatto di coscienza, ma di buon senso. Adesso i comuni devono dotarsi dei Registri delle unioni civili, adeguandosi alle nuove evoluzioni culturali e sociali”.
18.15 Si passa agli articoli che riguardano lo spinoso tema dei precari: dal 30 al 36. Ma i tempi saranno contingentati. Consentiti interventi “unificati” per tutto il pacchetto di norme.
18.05 Passa anche l’articolo 29 sugli aiuti per l’accesso all’abitazione delle famiglie svantaggiate. Previsto anche il meccanismo dell’affitto con riscatto: per chi è al di sotto dei 20 mila euro Isee si potrà, attraverso il canone d’affitto, riscattare l’appartamento.
17.49 Ancora polemiche sulla norma che estende alle coppie di fatto le agevolazioni sui mutui destinate alle giovani coppie. Musumeci: “I benefici per l’accesso alla prima casa? Diamoli prima alle coppie con figli, invece di dare la precedenza alle coppie gay.” Nessun pregiudizio e grande rispetto verso le unioni tra persone gay, ma per noi le risorse limitate della Regione debbono obbedire a criteri di priorità. Crocetta non può discriminare le coppie eterosessuali, anche quelle non sposate, a favore delle coppie gay. Avevamo proposto di dare priorità alle famiglie numerose e a quelle coppie conviventi con prole, spesso costrette ad abitare in tuguri e in una promiscuità che non fa onore ad una terra civile come la nostra. Questa norma – denuncia Musumeci – assurda e subdola conferma che l’obiettivo vero del governatore non era quello ipocrita di facilitare l’accesso alla casa ai nuclei bisognosi ma quello di inventarsi una “conquista civile” sulla strada di una rivoluzione che sta condannando la Sicilia alla paralisi”.
17.44 Figuccia sull’articolo 29, destinato agli interventi per favorire l’accesso all’abitazione per le classi svantaggiate: “Solo due milioni di euro consentiranno davvero pochi interventi. La montagna ha partorito un topolino”.
17.25 Il capogruppo dell’Udc all’Ars, Lillo Firetto, dopo il voto favorevole di Sala d’Ercole: “L’approvazione degli articoli 26 e 27 della Finanziaria regionale, favoriranno l’accesso alla casa delle giovani coppie, mentre i contributi a favore degli inquilini morosi consentiranno di aiutare tante famiglie a rischio sfratto e che versano in gravi condizioni di disagio abitativo. Il Parlamento siciliano ha dimostrato una grande prova di maturità nei confronti di questi siciliani che devono vedere nella casa un diritto e non un sogno”.
17.16 Bartolotta: “Questa legge ha più finalità: a parte aiutare le fasce più deboli, si cerca di contribuire alla riqualificazione dei centri storici ma contribuisce anche a diminuire il fenomeno dello spopolamento dei centri storici principalmente nei piccoli comuni. Abbiamo fondi europei del piano di azione e coesione, oltre ai fondi regionali. Ci vogliamo agganciare alle risorse della nuova programmazione europea, altrimenti la norma non potrà attuarsi. Sette milioni sono un piccolo budget per iniziare, poi il fondo verrà rimpinguato con contributi europei”.
17.06 Si passa all’esame dell’articolo 29: “interventi per favorire l’accesso alle abitazione dei nuclei familiari svantaggiati”.
17.05 Passa l’articolo 27 che prevede una forma di sostegno agli inquilini morosi incolpevoli e l’articolo 28 che istituisce il Fondo per l’agricoltura e per la pesca.
16.50 Il presidente Crocetta commenta così l’approvazione dell’articolo sulle agevolazioni per i mutui delle giovani coppie, comprese le coppie di fatto: “Siamo i primi in Italia, e l’articolo 39 della Finanziaria sarà ancora più scardinante. Perché estendi tutti i diritti anche alle coppie di fatto. Finora le coppie di fatto etero non hanno avuto alcun beneficio dall’iscrizione nei registri delle unioni civili, adesso li avranno. Un fatto civile di grande coraggio. Cominciamo a far parlare bene della Sicilia”. Sull’esito della votazione: “Io credo – ha detto Crocetta – che 48 contro 24 sia un numero spaventoso per una legge così. I franchi tiratori erano anche nel centrodestra. Anche deputati dell’opposizione erano favorevoli alla legge e per questo hanno chiesto voto segreto. Demoniaco è non riconoscere diritti sociali delle persone. Dicono che non facciamo nulla? Questa è una Sicilia che cambia. Per una giovane coppia fare un mutuo sarà conveniente come pagare l’affitto. Noi stiamo abolendo le discriminazioni. Sono contento perché sono stato ostinato, non ho avuto paura di sfidarli e non ho ceduto. Già quando ero parlamentare europeo ho messo su una ‘lobby’ per normare su matrimonio, ma ora non abbiamo fatto questo. Adesso siamo maturi per far arrivare in aula una norma sui registri delle unioni civili. Sarà il prossimo passo, li renderemo obbligatori”.
16.31 Lentini (Articolo 4): “Un plauso al governo per questa norma, che viene incontro ai bisogni dei cittadini”.
16.23 Approvato l’articolo 26 sui mutui agevolati alle coppie, comprese le coppie di fatto. Si passa all’articolo 27: interventi per il sostegno ai pagamenti delle rate di mutuo e affitto. E’ la cosiddetta norma a favore degli “inquilini morosi incolpevoli”.
16.17 Richiesto il voto segreto sulla soppressione dell’articolo 26. Ma la richiesta di sopprimere l’articolo è respinta.
16.11 D’Asero: “Il dibattito dimostra che ci stiamo impegnando. Ma noi siamo per la famiglia. L’Assemblea deve dedicarsi ad un approfondimento per realizzare una legge articolata”.
16.08 Cordaro: “Vorrei rassicurare i colleghi dell’opposizione di maggioranza del Pd. Non c’è da parte nostra alcuna velleità. Non vogliamo debolire alcun articolo. Ma si vuole introdurre per ‘via edilizia’ un principio che di edilizio ha poco. Cosa c’è di più ipocrita di una norma che assegna diritti alle coppie unite in matrimonio da tre anni e alle coppie di fatto unite da un anno, se poi ci sentiamo dire che la borghesia preferisce indicare ai propri figli la convivenza invece del matrimonio? Perché è più facile da sciogliere? E’ una contraddizione in termini. Questa mi sembra una scorciatoia. Così com’è fatta, il mio gruppo non la voterà”.
16.04 Siragusa: “Quest’articolo non scoperchia alcun vaso di Pandora, non tocca alcun argomento ‘caldo’. Qui parliamo semplicemente di ampliare la platea a molti cittadini anche in difficoltà economiche. Non vedo la necessità di impiantare un dibattito su temi etici, dobbiamo solo pensare alle questioni economiche, e in questo senso quest’articolo è positivo per i bisogni dei cittadini”.
16.02 Lo Sciuto: “Non ho nulla contro le coppie di fatto, ma ci sono altre priorità. Come coniughiamo, poi, questa norma con la costituzione? Forzare la mano su questo punto porterebbe ad una situazione di stallo che non ci possiamo permettere. Con questo articolo cosa diciamo alle famiglie numerose o ai padri separati con figli?”
16.00 Digiacomo: “Questa è una norma di carattere squisitamente economico. Vogliamo dare un sostegno economico o no? Questo è il punto fondamentale. Conteniamo il discorso all’interno di questi ‘paletti’. Ma sappiate che un ‘no’ potrebbe bloccare lo sviluppo di questa terra”.
15.54 Falcone: “Non ci impantaniamo su questa norma, non possiamo accantonare l’articolo?”. Proposta respinta, si va avanti con la discussione.
15.51 Panepinto: “Aprire un dibattito su una norma così palesemente di buon senso mi pare il festival dell’ipocrisia. Stiamo dimostrando di essere sempre più lontani dal comune sentire dei cittadini siciliani. Non potendoci appellare a nient’altro ci appelliamo ad una ‘banalissima’ norma. Stiamo esagerando. Guardate come ci presentano i giornali, questa norma è un’opportunità anche per riscattare la nostra immagine”.
15.45 Cimino: “Rischiamo di creare ipocrisie. In questa norma chi protegge la famiglia? Questa legge dà false aspettative. Un tema come questo, che è importante, deve essere trattato prima in commissione, e insieme dobbiamo fare un testo che garantisca diritti a tutti”.
15.38 D’Agostino: “Siamo nel 2014, non possiamo pensare che le famiglie siano solo quelle ‘ufficializzate’ dal rito civile o religioso. Vi sembra giusto che possano esserci cittadini che abbiano maggiori diritti nell’accesso a dei benefici? La società si evolve, e la politica deve interpretare questo cambiamento”.
15.34 Cappello: “Il Movimento 5 Stelle voterà a favore di questa norma”.
15.24 Musumeci: “Chi siamo noi per affrontare un tema così importante, che implica questioni di natura etica e religiosa? Noi siamo un’Assemblea parlamentare, che ha l’obbligo di obbedire alle norme costituzionali. Ma con la demoniaca volontà del presidente Crocetta, si vuole aggirare l’ostacolo per far dire al governatore: ‘La Sicilia è all’avanguardia nel riconoscimento delle coppie gay’. Posso anticipare anche i titoli dei giornali. Ma un parlamento serio deve affrontare questo argomento serio in un altro momento, e non certo condizionato dalla fretta. Con questa norme si induce i sindaci a istituire i registri delle unioni civili. E l’altro obiettivo è quello di equiparare le coppie gay a quelle etero. Ma la famiglia poggia sul diritto all’unione tra un uomo e una donna, finalizzata alla procreazione. HO massimo rispetto per le coppie gay. Ma una coppia di persone gay non può essere considerata ‘famiglia’. Merita tutele? Certamente. Ma non spetta a questa assemblea”.
15.17 Malafarina (Megafono): “Questa è una norma che affronta una questione di libertà civili. Dobbiamo approvarla, si tratta di una battaglia di civiltà. Falcone faceva riferimento al codice civile? Vero, ma si tratta di un codice nato in un periodo storico completamente diverso. E il matrimonio divenne un sacramento solo nel 1439…”.
15.10 Leanza (Articolo 4): “Nel nostro gruppo ogni deputato deciderà in base alla propria coscienza e in base alla conoscenza della sofferenza che c’è nella nostra terra. Io spero che questa terra possa davvero aprire alle ‘pari opportunità'”.
15.02 Falcone (Forza Italia): “Non ne facciamo una questione etica, o morale, bensì giuridica. E’ vero, non siamo nessuno per giudicare. Ma siamo legislatori. E quando legiferiamo dobbiamo riferirci al codice civile”.
14.55 Ferrandelli (Pd): “Faccio appello alla coscienza e al senso di realtà di tutti noi. Al di là della politica e della fede – io sono cattolico praticante – dobbiamo guardare alle realtà, appunto. Io sono palermitano, e a Palermo persino la ‘fuiuta’ è una pratica diffusa: si tratta della prima vera unione di fatto. Chiederò il voto nominale per evitare il voto segreto”.
14.52 Vinciullo (Nuovo centrodestra): “Il problema è impostato male. Che anche le coppie di fatto abbiano diritti non è in discussione. Noi ci rifacciamo alla nostra coscienza, come ci insegna Dossetti. Non solleviamo problemi di natura o etica e non vogliamo ghettizzare nessuno”.
14.47 Cracolici (Pd): “Questo articolo integra quanto già succede nel nostro Paese. Considero utile questa norma, in un momento come questo. Si cerca così di aiutare le coppie e di sbloccare il mercato immobiliare, in difficoltà”. Anche Cracolici cita il Papa: “Ha detto: ‘Chi siamo noi per giudicare?'”.
14.39 Figuccia (Forza Italia): “Che c’entra il riferimento alle coppie di fatto in un articolo che parla di edilizia? Si tratta di una norma-immagine”.
14.32 Sulle coppie di fatto è già polemica tra Crocetta e Musumeci: “Lei Musumeci – ha detto il governatore – abbia rispetto per tutti. Anche per chi, come me, è single e si considera una famiglia. Anche perché mi risulta che anche lei e qualche suo compagno di partito in campagna elettorale ha aperto alle coppie di fatto”. Crocetta poi legge una dichiarazione di monsignor Mogavero, che affronta il tema delle garanzie nei confronti delle unioni di fatto.
14.26 Approvato l’articolo 25. Si passa all’articolo 26 che prevede la possibilità di mutui agevolati per giovani coppie (anche coppie di fatto) attraverso la Cassa depositi e prestiti.
14.20 Il governo accoglie la proposta di Alongi (Nuovo centrodestra) di estendere la platea dei destinatari dei 15 milioni alle cooperative che gestisce i beni confiscati alla mafia.
14.16 Cordaro: “Alcuni articoli di questa Finanziaria non sono passati dalle Commissione di merito. Chiedo alla presidenza dell’Ars se è possibile approvare articoli che non siano mai passato dalla commissione di merito”.
14.04 Gucciardi (Pd): “Questa è la strada giusta: liberiamo queste risorse, dimenticate per tanti anni”.
14.00 Formica (Lista Musumeci): “Molti articoli riportano norme che potevano essere accorpate in un solo articolo. Evidentemente è la maggioranza che non vuole snellire i lavori”.
13.50 Figuccia (Forza Italia): “Questa norma ha due criticità: intanto, le entrate previste di 15 milioni non sono certe. Ed esistono ancora tante imprese giovanili che attendono di avviare le proprie attività tramite lo start-up. Sarebbe meglio destinare a loro queste risorse”.
13.46 Grasso (Grande Sud): “Faccio fatica ad approvare questo articolo. Chiedo al governo una pausa di riflessione. Non togliamo all’Ircac somme che possono tornare utili a finanziare le imprese”.
13.44 Alongi si complimenta con Ardizzone per un messaggio pubblicato dal presidente dell’Ars sul proprio profilo di Facebook. Ardizzone ha scritto: “Oggi, pensando a Mattarella, riflettevo che a Palermo, se non sei complice del loro sistema, o ti uccidono con le pallottole o ci tentano anche con le parole”..
13.38 Cordaro (Cantiere popolare): “Noto che finora gli interventi sono stati tutti di esponenti della maggioranza. L’opposizione ha intenzione di chiudere presto questa Finanziaria, ma evidentemente i problemi sono altrove. Non vorrei che le incomprensioni interne alla maggioranza ci porteranno a dilatare ulteriormente i tempi”.
13.33 Gianni (Misto) attacca il dirigente generale dei Beni culturali Sergio Gelardi: “Va tolto da quel posto”.
13.28 Marziano (Pd): “Chiedo che tutte le norme riguardanti le società partecipate passino dall’esame della Commissione Attività produttive”.
13.20 E’ iniziata la seduta, con oltre un’ora di ritardo rispetto all’orario previsto ieri.
Trenta articoli da approvare. Una maggioranza attraversata da tensioni evidenti. Qualche critica nei confronti della gestioni dei lavori d’Aula da parte del presidente dell’Ars Ardizzone.
E ancora, tanti nodi da sciogliere: dal tema dei Comuni a quello delle Partecipate, dagli accantonamenti tributari alle misure a favore delle coppie di fatto. Riparte la discussione sulla legge di stabilità, e il tempo stringe. Ieri l’allarme, ribadito anche oggi dal presidente della Regione Rosario Crocetta: “Andando avanti così, a rischio gli stipendi dei dipendenti pubblici”.
Si riparte dall’articolo 25, quello riguardante i fondi non utilizzati dell’Ircac. Ma bisognerà poi tornare indietro a rivedere gli articoli accantonati proprio per l’assenza di un sostanziale accordo tra maggioranza, governo e opposizione.