Forzese: "Parole inaccettabili" |Fiorenza: "Indaghi l'antimafia" - Live Sicilia

Forzese: “Parole inaccettabili” |Fiorenza: “Indaghi l’antimafia”

Il presidente della commissione Affari istituzionali all'Ars risponde duramente al commissario e alla sovrintendente del Teatro Bellini di Catania che lo avevano invitato a essere più cauto. E intanto Fiorenza del Partito dei Siciliani chiede che sulla vicenda venga istituita una commissione d'inchiesta parlamentare.

POLEMICHE ALL'ARS SUL BELLINI
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CATANIA – A Marco Forzese, presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Ars, non sono piaciuti gli inviti di “essere cauto” nelle esternazioni da parte dei vertici del teatro Bellini. Su questo invia una lunga nota alla stampa. “Apprendo con vivo stupore delle affermazioni dei signori Zappulla e Cinquegrana, commissario e sovrintendente del Bellini di Catania che, congiuntamente, mi invitano “ad essere più cauto” nelle mie dichiarazioni ed arrivano ad affermare “che non avevano mai ricevuto alcuna informazione dall’ex sovrintendente Fiumefreddo circa i presunti abusi” che stanno emergendo dall’indagine della GdF. A parte la risibilità di tali affermazioni, considerato che entrambi erano consiglieri di amministrazione proprio quando i responsabili di tali abusi venivano sospesi o trasferiti da Fiumefreddo e poi da loro stessi reintegrati. Ancor più risibili considerato che tali fatti, oltre che ben noti all’interno, furono oggetto di amplissima campagna di stampa.

A maggior ragione, dal tenore del comunicato deve ricavarsi l’assoluta inadeguatezza degli attuali vertici, aggravata dal fatto che ci si trova innanzi ad amministratori nominati dal governo Lombardo e che non hanno avuto il garbo istituzionale di rimettere, come prassi, il proprio mandato a disposizione del nuovo governo regionale. Ancora più grave il fatto che il commissario Zappulla risulta addirittura nominato contra legem, con un incarico annuale mentre la legge impone un massimo di 3 mesi! Inaccettabile e volgare infine l’invito che i due nominati rivolgono al presidente della Regione di “intervenire affinchè ci si astenga da esternazioni di tipo giustizialista e/o preelettorale”, pretendendo quindi che il Bellini di Catania possa continuare ad essere, avvolto nell’ombra, quell’ignobile carrozzone cui è stato ridotto.

Le scomposte ed inaccettabili reazioni degli attuali vertici del Bellini pretendono l’intervento immediato dell’assessore competente Stancheris e del presidente Crocetta cui rivolgeremo un’interrogazione urgente, confidando che un loro immediato intervento risolutivo possa evitare di dover coinvolgere l’intera Assemblea con apposito ordine del giorno che non esiteremo a presentare in aula.”

Sempre sul Bellini, oggi si è registrato l’intervento di Dino Fiorenza del Partito dei Siciliani. “A troppi giorni di distanza dalle prime denunce, ancora il presidente della Regione Crocetta non ha deciso come procedere circa il Teatro Bellini di Catania. Chiedo che, parallelamente alle indagini in corso da parte dell’autorita’ giudiziaria, si acceleri l’ istituzione della Commissione Parlamentare Antimafia all’Ars affinche’ affronti come primo caso proprio quello del teatro etneo, perche’ si faccia luce sulle presunte irregolarita’ recentemente denunciate – purtroppo senza esito – anche dalla precedente gestione dell’avv. Fiumefreddo”.


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