PALERMO – Ricostruire con esattezza gli istanti di follia in piazza Nascè. Individuare con certezza l’arma che ha ferito Valentina Peonio. Sono due le linee investigative seguite dai poliziotti della squadra mobile. È scontato che l’autore sia stato individuato, ma bisogna valutare l’eventuale reato che la Procura della Repubblica dovrà contestare: si va dal tentato omicidio alle lesioni.
Intanto restano stazionarie le condizioni della donna di 33 anni ferita da un colpo di fucile nella notte tra sabato e domenica. È ricoverata al Trauma Center dell’ospedale Villa Sofia. Le immagini delle telecamere hanno confermato il racconto di alcuni testimoni. A fare fuoco sarebbe stato un uomo che si trovava vicino ad una Smart insieme a una ragazza.
Dai filmati finora acquisti si vede l’uomo, probabilmente un giovane, avvicinarsi alla vittima, a cui avrebbe anche chiesto scusa dopo avere sparato. Se così fosse scatterebbe anche l’omissione di soccorso.
Poi, impaurito per l’arrivo di decine di persone – come emerge ancora una volta da un video – è salito sull’auto ed è fuggito. Ed è questo successivo percorso che va ricostruito con attenzione, acquisendo nuove immagini.
Il referto ospedaliero con la descrizione delle lacerazioni è invece importante per stabilire con esattezza il tipo di arma utilizzata. Si parla di un fucile caricato a pallini. Un colpo ha raggiunto la vittima nella schiena all’altezza del collo. Per fortuna lo spessore degli abiti ha evitato che i pallini si conficcassero in profondità, provocando fatali danni vascolari. Ciò che sembra doversi escludere è il gesto volontario e mirato per fare male alla vittima. Valentina Peonio non era un obiettivo. Si sarebbe trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato dopo essere uscita da un locale. Il colpo potrebbe essere partito per errore mentre chi imbracciava il fucile lo stava mostrando alla ragazza che si trovava con lui.
Solo dopo aver ricostruito i fatti con esattezza si potrà procedere a contestare i reati all’uomo che ha sparato. Dopo l’ennesimo fatto di sangue, questa mattina il prefetto di Palermo, Massimo Mariani, ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. I fatti di Piazza Nascè riportano alla memoria altri episodi di violenza. Dall’omicidio di Lino Celesia all’interno di una discoteca che si trova a poca distanza da piazza Nascè all’omicidio di Paolo Taormina, assassinato davanti al pub di famiglia di fronte al Teatro Massimo.
La piazza, vicina al teatro Politeama, nel centro della città, non rientra nelle cosiddette zone rosse, le aree della movida che, su disposizione delle autorità, non sono presidiate dalle forze dell’ordine. Ad un centinaio di metri di distanza c’è via Isidoro La Lumia, dove a dicembre 2023 Marco Cucina, poi condannato, iniziò a sparare colpi di pistola in aria.
