Sono gli amici a portare in spalla la bara bianca di Luca Carollo. Bianca come le magliette che indossano per ricordare l’innocenza di un ragazzo strappato alla vita a soli 22 anni.
Luca è annegato domenica mattina, a Capaci, nel tentativo disperato di salvare un coetaneo che si era tuffato nel mare mosso. Soffiava il maestrale e le bandiere dei lidi erano rosse per segnalare il pericolo. La tragedia è avvenuta in un tratto di spiaggia libera.
Gli amici piangono sul feretro disposto al centro della navata della chiesa di Maria Santissima delle Grazie a Torretta, piccolo comune in provincia di Palermo dove Luca, figlio unico, viveva con il papà e la mamma. Un dolore immenso per chi lo ha amato. Un bravo ragazzo, solare e disponibile che ha pagato con la vita un gesto di solidarietà. Luca aveva da poco trovato lavoro. Aveva una vita intera davanti. Ora ci sono solo lacrime.