CATANIA – Furti e scippi nell’area del Tribunale di Catania. Azioni criminali sempre più in aumento. La giunta distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati interviene sulla questione sicurezza negli uffici giudiziari catanesi e nelle zone adiacenti. La presidente dell’Anm di Catania, Daniela Monaco Crea ha sollevato il problema a margine della cerimonia dell’anno giudiziario.
Presidente, c’è un’emergenza sicurezza al Palazzo di Giustizia?
E’ indispensabile e non più prorogabile ripristinare livelli di sicurezza adeguati all’esercizio dell’attività giurisdizionale non solo dentro ma anche fuori il palazzo di Giustizia, ove negli ultimi mesi si è verificata una escalation di eventi delittuosi con ripetuti furti di veicoli e financo atti di violenza, che costituiscono uno sfregio alla giurisdizione. L’Anm ha ripetutamente segnalato la necessità di introdurre adeguati filtri all’accesso alle pertinenze del Palazzo di Giustizia, un controllo stabile degli operatori abilitati a farvi ingresso non solo negli orari mattutini ma anche fino a sera posto che è consuetudine per buona parte degli operatori giudiziari intrattenersi in ufficio per l’intera giornata: a tal fine, ove tali istanze non siano accolte, non si esclude anche la possibilità di ricorrere a forme di autotassazione.
Presidente, ancora una volta viene denunciata la situazione disastrosa dell’edilizia giudiziaria?
Quella dell’edilizia giudiziaria è una piaga che non si riesce ad emarginare nonostante le rimostranze dei capi ufficio e degli organi rappresentativi dei soggetti istituzionali che operano al palazzo di Giustizia. Sono inaccettabili lo stato in cui si tengono le udienze civili, il turn over dei magistrati nelle stanze loro riservate, il mancato rispetto delle garanzie di sicurezza e della dignità minima sul posto di lavoro, aggravate dalla soppressione delle sezioni distaccate, attuata senza l’aumento di neanche un metro quadrato di superficie a disposizione per il personale e i servizi accorpati. Auspichiamo che il Ministero, cui è stata recentemente devoluta la competenza sull’edilizia giudiziaria, presti fede agli impegni che ha espressamente assunto nello scorso autunno in occasione dell’incontro con la Giunta ANM catanese e che oggi ha ribadito.
Dalla relazione emerge un innalzamento dei crimini che coinvolgono i minori. Il ruolo della magistratura ancora una volta deve essere sinergico e deve integrarsi con l’intervento delle istituzioni a livello sociale.
La magistratura lavora costantemente con le istituzioni che, a vario titolo, si occupano di minori nella piena consapevolezza che interventi isolati e frammentari risultano di scarsa utilità e che solo un’azione sinergica, programmata e non meramente burocratica è in grado di strappare alla criminalità la ‘giovane forza lavoro’ , fermo restando che fondamentale pilastro educativo è rappresentato dalla istituzione scolastica, con la quale infatti la Giunta ANM di Catania collabora in forme sempre più frequenti e incisive.
Come Anm avvertite la necessità di promuovere azioni che possano rinsaldare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni?
Credo che il costante impegno della magistratura catanese, il rigore morale con cui esercita la giurisdizione, il rispetto dell’etica della funzione siano già percepiti dalla società civile che, infatti, ci palesa sempre più spesso la sua implicita approvazione partecipando con entusiasmo alle ormai frequenti manifestazioni di apertura del Palazzo di Giustizia. Siamo certi che tali impegni saranno mantenuti anche in futuro.
