Gelosia scatena una lite tra donne |Un fermo per tentato omicidio - Live Sicilia

Gelosia scatena una lite tra donne |Un fermo per tentato omicidio

Si è conclusa la fuga di Angelo Maccaronio, ricercato da quasi un mese per il tentato omicidio di un romeno. I carabinieri della Compagnia di Giarre lo hanno catturato. IL VIDEO

Angelo Maccaronio, il fermato

MASCALI. E’ stato trasferito ieri sera, poco dopo le 20, nel carcere di Piazza Lanza a Catania Angelo Maccaronio, 42enne di Fiumefreddo di Sicilia, sottoposto ieri dalla Procura di Catania a fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio. L’uomo è accusato di aver colpito ripetutamente con una mazza un romeno al cranio, al termine di un’accesa discussione sfociata poco dopo in una violenta colluttazione. L’episodio, avvenuto a Mascali, risale al 18 settembre quando due donne, entrambe di nazionalità romena, hanno avuto una lite per motivi passionali. Una delle due donne accusava l’altra di essere l’amante del marito. Lo scontro ha coinvolto subito dopo i rispettivi compagni, finendo nel sangue.

La vittima è stata ricoverata con fratture multiple al cranio e al viso, prima all’ospedale Santa Marta e Santa Venera di Acireale, da dove è stata trasferita a causa delle gravi lesioni riportate al Cannizzaro di Catania. Qui il romeno è rimasto ricoverato per quindici lunghi giorni in prognosi riservata, tra la vita e la morte. Nessuno dei coinvolti ha denunciato l’episodio ai carabinieri della Compagnia di Giarre. La segnalazione è giunta dai medici del nosocomio acese.

La brillante attività investigativa dei militari del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Giarre, in sinergia con i carabinieri della stazione di Mascali, ha permesso di ricostruire in breve l’intera vicenda e di risalire al responsabile del tentato omicidio. Ma Angelo Maccaronio, con precedenti penali per aggressione, aveva da poco lasciato il paese, trovando rifugio in Romania, probabilmente da parenti o amici della convivente. Nel corso dell’incessante attività d’indagine, i carabinieri avevano appreso che il 42enne sarebbe rientrato, sabato scorso, a Fiumefreddo di Sicilia. Dopo due giorni di appostamenti i militari lo hanno rintracciato nel casolare di un amico e catturato lunedì mattina, a mezzogiorno. L’uomo dovrà rispondere di tentato omicidio e di porto abusivo di oggetto atto ad offendere. Entro domani probabilmente si terrà l’udienza di convalida del fermo.


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