Gesap, la Camera di Commercio| tira dritto sulla privatizzazione - Live Sicilia

Gesap, la Camera di Commercio| tira dritto sulla privatizzazione

La giunta ha dato mandato al presidente Helg di procedere con la vendita delle quote e la ricapitalizzazione.

le decisioni della giunta camerale
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PALERMO – La Camera di Commercio tira dritto sulla vendita delle proprie quote di Gesap, a costo anche di fare tutto da sola. La giunta camerale, infatti, ha dato mandato al presidente Roberto Helg non solo di provvedere al versamento della quota per la ricapitalizzazione della società, da effettuare entro il 31 gennaio prossimo, ma anche di procedere con la dismissione delle quote cercando una sponda nel Comune. “La riteniamo una scelta di fondamentale importanza per il territorio e i lavoratori dello scalo palermitano – dice il presidente Roberto Helg – per cui la decisione è irrevocabile”.

Un processo, quello di privatizzazione, che sembrava in realtà ben avviato ma che ha subito un brusco stop dopo la decisione della Provincia di revocare il mandato al cda. Una marcia indietro che ha di fatto “rovinato” i piani degli altri due soci (Camera di Commercio e comune di Palermo) che invece sperano di fare cassa favorendo l’ingresso dei privati. Una differenza di vedute che ha reso particolarmente importante la ricapitalizzazione dell’azienda che dovrà avvenire entro gennaio: i soci che infatti non verseranno quanto dovuto, rischiano di perdere il proprio peso in termini di azioni. Un esborso economico non indifferente a cui però sia il Comune che la Camera di Commercio hanno deciso di fare fronte: Sala delle Lapidi ha acceso un mutuo da 7,4 milioni, mentre la Camera ha deciso proprio ieri di non avere ripensamenti.

A questo punto si aspettano le mosse della Provincia, commissariata dalla Regione che potrebbe avere più di una tentazione nel giocare in prima persona la partita. Partita assai remunerativa, visto il prossimo aumento delle tariffe che renderà la Gesap parecchio appetibile. La giunta camerale ha inoltre dato mandato a Helg di cercare convergenze col Comune e appare probabile la formazione di un asse con Orlando per fronteggiare il protagonismo di Palazzo Comitini (o d’Orleans, per i maligni).

 


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