Gesip, è guerra di sms| Stavolta di La Torre - Live Sicilia

Gesip, è guerra di sms| Stavolta di La Torre

Un altro sms finisce nell'occhio del ciclone alla Gesip. Un commentatore si scaglia contro Pietro La Torre, della Uiltucs, candidato con l'Udc alle Regionali.

Pietro La Torre

PALERMO – E’ ormai guerra di sms alla Gesip. E questa volta sotto accusa finisce un messaggio telefonico di Pietro La Torre, segretario della Uiltucs e candidato alle Regionali con l’Udc. “Abbiamo ricevuto dei messaggi ai cellulari personali da parte della Uiltucs regionale – scrive un nostro commentatore – che recita: ‘’Tii ricordo che domani, 18 ottobre, alle ore 09, si terra’ il sit-in di protesta davanti il Palazzo delle Aquile. Non mancare. ciao – Pietro La Torre’. Non siamo mai stati iscritti con lui e non vogliamo essere più disturbati”.

Ma il commentatore, che si firma Lucio, continua puntando il dito contro il ruolo di La Torre nel sindacato: “Ma poi come fa a scrivere come sindacato visto che dovrebbe essere sospeso dal suo incarico sindacale. Che differenza fa per lui tanto… sporca tutti i muri della città, i contenitori e tutto il resto, manda sms a chi non dovrebbe, disattende anche lo statuto della Uil, senza che la stessa Uil intervenga”.

“Evidentemente il commentatore – commenta Pietro La Torre – che non si qualifica e quindi non permette di capire se sia o meno un nostro iscritto o lo sia stato nel pssato, vuole alimentare una sterile polemica che non ci interessa. Per quanto mi concerne, lo statuto della Uiltucs non prevede alcuna incompatibilità con la candidatura ma solo nel caso in cui si dovesse concretizzare l’elezione questa diventerebbe esecutiva. Evidentemente ci interessano di più i contenuti. L’estensore della nota, probabilmente ispirata, vorrebbe trascinarmi in una polemica utilizzando strumentalmente la tragedia di 2mila famiglie. Sarebbe più opportuno che ci facesse conoscere e facesse conoscere ai lavoratori Gesip a cui sono state rassegnate una serie di non veritiere condizioni sulla cassa integrazione e sul loro futuro, qual è la sua posizione di merito. Come Uiltucs, abbiamo sempre sostenuto la nostra posizione chiaramente, non perché siamo contrari all’uso dello strumento, ma perché questo era impercorribile nelle modalità propostaci dal comune di Palermo e da alcuni soggetti sindacali che ne sono divenuti sostenitori. Fin dal primo momento abbiamo evidenziato la necessità di una specifica delega ministeriale e relativa copertura finanziaria per poter essere immediatamente percorribile ed esecutiva la cassa integrazione in deroga. Conseguentemente, al posto di alimentare inutili teatrini, sarebbe opportuno affrontare nel merito i problemi e le reali responsabilità non solo per gli aspetti contingenti ma anche per quello che succederà dal primo gennaio 2013. Tengo a precisare, in ogni caso, che l’iniziativa e il messaggio è un appello di natura sindacale per invitare i tanti lavoratori, che in questi mesi hanno preferito non farsi trascinare nel teatrino prima richiamato, a sostenere la vertenza il cui profilo è ormai diventato drammatico”.

 


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