PALERMO – Gesip, scatta la messa in mobilità. Con una comunicazione arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, infatti, il liquidatore Giovanni La Bianca ha aperto ufficialmente le procedure per il licenziamento collettivo dei dipendenti. Una misura resa necessaria anche in seguito alle indicazioni del socio, che nell’ultima assemblea, per bocca del sindaco Leoluca Orlando in persona, aveva chiesto di portare i libri in tribunale.
Una mossa, quella dell’azienda, che apre l’iter che prevede il confronto con i sindacati (per 30 giorni) e poi la discussione all’ufficio provinciale del lavoro (per altri 45) e infine, per l’appunto, la messa in mobilità. Se tutto verrà confermato, i lavoratori saranno ufficialmente disoccupati e potranno così ricevere il tfr dall’Inps e per nove mesi l’assegno di disoccupazione che permetterà loro di riprendere fiato.
Nel frattempo, Palazzo delle Aquile continuerà a lavorare alla società consortile che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, dovrebbe far confluire in un unico soggetto tutte le società partecipate compresi i lavoratori Gesip. Attesa, invece, per l’ufficializzazione della Cassa integrazione in deroga annunciata nei giorni scorsi dal governatore regionale Rosario Crocetta dopo un incontro a Roma col ministro Elsa Fornero alla presenza del sindaco Orlando.
“L’avvio delle procedure di mobilità, seppur in forma preventiva, impone l’immediata ripresa del confronto per definire le tappe e i tempi della vicenda Gesip – dice Pietro La Torre della Uiltucs – pertanto, nel confermare la disponibilità già espressa sulla Cig, attendiamo in primo luogo la convocazione per la sottoscrizione dell’accordo istituzionale. Considerato che in data odierna il dipartimento Lavoro della Regione siciliana ha comunicato che da giorno 3 dicembre sono riattivati i tavoli per affrontare le pratiche in graduatoria, attendiamo indicazioni per formalizzare l’accordo Gesip. In secondo luogo, considerato che il Comune, socio e committente dell’azienda, si è determinato per l’avvio delle procedure di licenziamento, riteniamo opportuno che in parallelo sia addivenga ad un accordo a garanzia dei lavoratori sul percorso futuro, prima della cessazione dei rapporti di lavoro. Anche quanto fatto intravedere in termini di utilizzo nel 2013 dello strumento della disoccupazione, rafforza la necessità di una preventiva definizione della ricollocazione dei lavoratori all’interno del costituendo consorzio o delle partecipate comunali pre-esistenti”.