Gesip, chiesto incontro a tre| Orlando-Crocetta-Postiglione - Live Sicilia

Gesip, chiesto incontro a tre| Orlando-Crocetta-Postiglione

L’odierna puntata della vertenza Gesip ha visto la conferma del piano di Orlando, che però deve passare al vaglio della Regione, e la richiesta da parte dei sindacati di un incontro con sindaco, prefetto e governatore. Se il piano andrà in porto la parola passerà ai lavoratori, con i quali bisognerà trovare un accordo.


PALERMO – Un’altra lunga giornata per la Gesip. Un’altra riunione-fiume tra il sindaco Leoluca Orlando, i sindacati e i lavoratori, ancora una volta assiepati per ore sotto Palazzo Galletti a piazza Marina. L’incontro tra il primo cittadino e gli ormai ex dipendenti della Gesip ha portato alla conferma del piano dell’Amministrazione comunale e alla richiesta, da parte dei sindacati, di un incontro tra Orlando, il governatore Rosario Crocetta e il prefetto Umberto Postiglione, dal quale i dipendenti sperano che scaturisca il via libera al finanziamento regionale per la cassa integrazione in deroga.

Il piano di Orlando, è bene ricordarlo, prevede circa 350 pensionamenti entro il 2014, invalidità comprese, e il rientro in servizio degli operai a 900 euro lordi al mese, a partire dal 2 maggio, all’interno del bacino della cassa integrazione in deroga e con il contributo finanziario di Comune, Inps e Regione. Gli operai svolgerebbero gli stessi servizi di un tempo, pur non figurando né come dipendenti comunali né come Gesip, “in attesa, eventualmente, che a partire dal 2014 venga valutato un percorso di stabilizzazione dei cassaintegrati. Ma prima deve esserci un governo stabile per poter chiedere le opportune deroge”, dice Gioacchino Tortorici, un tempo responsabile del prato del Foro Italico.

La municipalizzata, invece, andrebbe verso il fallimento. Ma oggi sono emersi anche i prossimi possibili scenari della vertenza. Se Palazzo d’Orleans stanzierà i 10 milioni di euro per la Cigd, infatti, bisognerà trovare l’accordo con i singoli lavoratori, forse tramite un referendum. L’accordo sarà valido da uno a tre anni, in base anche al numero di operai che via via andranno in pensione.

Resta aperta la questione degli ammortizzatori sociali di gennaio e febbraio, che gli operai non hanno ancora percepito: “Il sindaco ci ha detto che il Comune su questo punto non può fare niente – aggiunge Tortorici –. Spetta alla Regione il compito di pagare i quattro mesi di retribuzione da gennaio ad aprile. In ogni caso Orlando ci ha promesso che dal 2 maggio torniamo tutti a lavorare. Si assumerà lui tutte le responsabilità, anche penali. Dando per scontato lo stanziamento della cassa integrazione, poi dovremo ascoltare ogni singolo lavoratore. Decideranno loro, uno per uno. Intanto, da domani saremo tutti i giorni nella sede di via Maggiore Toselli a prendere le presenza lavorative e a spiegare a ciascuno la situazione. Questo è l’unico piano possibile, alternative non ce ne sono”.

Conferme in questa direzione arrivano anche da piazza Pretoria: “È stata confermato – si legge in una nota – che il Comune potrà prendersi carico, in un quadro di accordo e collaborazione con tutte le istituzioni e gli enti coinvolti a vario titolo, della ripresa dei servizi alla città con l’impiego dei lavoratori ex Gesip, ma è stato altresì ricordato che per il periodo dal primo gennaio al 30 aprile è stata chiesta la cassa integrazione in deroga per il sostegno al reddito dei lavoratori e delle rispettive famiglie”.

Critica la posizione di Cisal e Conflavoratori al termine dell’incontro: “L’ipotesi prospettata in data odierna – scrivono Vincenzo Visita e Piero Giannotta in una nota congiunta – che il piano abbia una durata quadriennale e che nei fatti non garantisca alcuna certezza per il futuro ulteriore dei posti di lavoro dei dipendenti della Gesip è assolutamente inaccettabile. Il piano è peraltro in assoluta controtendenza rispetto alla necessità di conseguire una soluzione lineare, chiara e strutturale al problema, come le rappresentanze dei lavoratori da tempo richiedono”.

Anche Salvo Barone e Antonio Mercante, di Asia e UGL, come tra l’altro tutte le oo.ss. al tavolo presenti, sostengono che qualsiasi utilizzo che non preveda la retribuzione piena dei dipendenti (sia esso quello prospettato dalla amministrazione che quello riproposto da noi avvero i contratti di solidarieta’ – se di possibile applicazione) non possono prescindere da una programmazione concertata che preveda tempi e modalita’ di ricollocazione di tutti i lavoratori. Non si possono chiedere sacrifici quadriennali solo ai dipendenti Gesip. Siamo sicuri che questo aspetto sia chiaro al Sindaco. Solo il tavolo da noi tutti fortemente preteso con comune, regione e prefetto puo’ fare emergere le eventuali disponibilita’ e farci ragionare sulla soluzione migliore applicabile ai lavoratori. Speriamo siano tutti presenti e al piu’ pesto possibile.


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