MOTTA SANT’ANASTASIA. Un espisodio inquietante quanto misterioso. Questa mattina, qualche minuto prima delle 7, una pattuglia dei carabinieiri della Compagnia di Paternò, si è imbattuta – lungo via Giuseppe Verdi a Motta Sant’Aanastasia – in un’auto incidentata sulla fiancata destra ferma al centro della carreggiata. Ma dopo un immediato sopralluogo a terra i militari hanno rinvenuto, sparpagliati sull’asfalto, una serie di bossoli esplosi. Da lì a breve gli stessi carabinieri hanno ricostruito quello che era accaduto solo qualche minuto prima. L’automobile, si tratta di una Fiat Uno di colore bianco risultata rubata qualche giorno fa a Misterbianco, è stata utilizzata per mettere a segno un vero e proprio agguato. E’ stato proprio dall’interno della Fiat Uno che sono partiti almeno 10 bossoli all’indirizzo di un non meglio precisato obiettivo: un agguato in piena regola forse, però, fallito del tutto. Il condizionale è dovuto al fatto che a terra non sono state rilevate macchie di sangue e che negli ospedali di tutta l’area non risultano esservi stati ricoveri per ferite d’arma da fuoco. I cecchini hanno, poi, abbandonato l’auto sul posto fuggendo evidentemente a piedi.
I colpi sarebbero stati esplosi tutti da una pistola calibro 9 per 21. La via dov’è accaduto l’episodio è quella che costeggia Contrada Tiritì, dove i trova la discarica ed i cui lavoratori sono rimasti bloccati per via della chiusura della strada in virtù dei rilievi effettuati. Sul posto, come detto, i carabinieri della Compagnia di Paternò che adesso indagano sull’accaduto.
