"Falsificò un documento" | Condannato Gianni Lapis - Live Sicilia

“Falsificò un documento” | Condannato Gianni Lapis

L'ex tributarista Gianni Lapis

All'ex tributarista è stato inflitto un anno di carcere per falso, contro i cinque chiesti dal pubblico ministero. La vicenda è una costola del processo sul riciclaggio del tesoro di Vito Ciancimino.

CATANIA – Nuova condanna per Gianni Lapis. All’ex tributarista è stato inflitto un anno di carcere per falso, contro i cinque chiesti dal pubblico ministero. La decisione è del giudice per l’udienza preliminare di Catania.

Su richiesta del pm Antonino Fanara, la posizione di Lapis era stata stralciata dall’inchiesta, archiviata nel 2011, su 26 persone, fra imprenditori, avvocati, investigatori, giornalisti e magistrati palermitani, indagati, a vario titolo, per corruzione a pubblico ufficiale, falso giuramento, intestazione fittizia di beni e concorso esterno in associazione mafiosa. Nell’ambito del procedimento palermitano sul tesoro di Vito Ciancimino, l’avvocatessa Giovanna Livreri aveva presentato una denuncia contro i magistrati di Palermo, che per competenza era trattata da Caltanissetta, ma che, dopo l’arrivo ai vertici della Procura nissena di Sergio Lari, che era tra gli indagati per rivelazione del segreto istruttorio, era passata a Catania.

L’indagine fu archiviata e Lapis rinviato a giudizio con l’accusa di avere prodotto nel marzo 2007 il documento contraffatto al processo che lo vedeva imputato assieme a Massimo Ciancimino. Un documento da cui emergeva che Maria D’Anna e Monia Brancato, eredi di Ezio Brancato, socio nell’affare del gas, erano indagate dalla Procura di Palermo.

“Non mi resta che constatare quanto sia diventato impossibile difendere Gianni Lapis – spiega polemicamente il suo legale, l’avvocato Franco Messina –. Mi chiedo come sia possibile accogliere l’ipotesi accusatoria secondo cui Lapis avrebbe sperato di farla franca consegnando il documento falso, che aveva ricevuto, allo stesso pubblico ministero di Palermo che risultava averlo firmato. Nonostante tutto continuo a credere nella giustizia e sono certo che ci siano tutti i margini per avere giustizia in appello”.


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