Giochi fatti per Amat, su Rap ancora rebus sulle quote rosa - Live Sicilia

Giochi fatti per Amat, su Rap ancora rebus sulle quote rosa

Alla Reset un monarchico e la moglie di Lentini

PALERMO – All’appello ne mancano soltanto due, Amat e Rap, e poi il quadro delle nuove partecipate dell’era Lagalla sarà praticamente completato. Almeno per quanto riguarda la prima infornata. Dopo mesi di attesa, col sindaco di Palermo impegnato in estenuanti trattative con i partiti di centrodestra, il puzzle sembra ormai definito e Palazzo delle Aquile sta procedendo a tappe forzate nel rinnovo dei consigli di amministrazione delle società.

La prima a essere ufficializzata è stata la Gesap con la presidenza di Salvatore Burrafato (Fdi), l’incarico di ad per Vito Riggio (quota Schifani) e le poltrone da componenti del cda per la leghista Giovanna Chiavetta e Giovanni Maniscalco in quota Lagalla, oltre ovviamente all’industriale Alessandro Albanese in rappresentanza della Camera di Commercio.

Risolto il pasticcio quote rosa per Amg energia con lo scambio di poltrone fra Lucia Alfieri e Salvo Seminara (andato in Sispi), si sono sbloccati quindi i relativi cda composti per Amg dal presidente Francesco Scoma (voluto dal Carroccio), dalla vice Alfieri (Fdi) e da Antonino Iacono (nuova Dc) e per Sispi da Giovanna Gaballo (presidente indicata dalla Nuova Dc), da Salvo Seminara (meloniano) e Annibale Chiriaco (Lega).

Il primo cittadino ha firmato lunedì scorso la designazione dei nuovi vertici di Reset che vedono come presidente l’ex numero uno dello Iacp Fabrizio Pandolfo, vicino al presidente del consiglio comunale Giulio Tantillo di Forza Italia; vicepresidente sarà la storica dell’arte Paola D’Arpa, moglie dell’ex deputato Totò Lentini, leader della lista Alleanza per Palermo che alle ultime elezioni è rimasta fuori da Sala delle Lapidi per una manciata di voti; consigliere l’avvocato cassazionista e docente universitario Michele Pivetti Gagliardi, vicepresidente dei monarchici italiani passato dagli azzurri a Fratelli d’Italia.

Giochi fatti anche per Amat, la cui assemblea dei soci dovrebbe tenersi domani: alla presidenza andrà Giuseppe Mistretta (vicino all’assessore forzista Edy Tamajo), mentre la poltrona di vice sarà l’unica per la quale sarà confermato un nome della vecchia gestione, ossia Alessandra Sinatra; infine Rosario Mingoia per la lista del sindaco. Più complicata la partita su Rap: dimossosi Girolamo Caruso, il giorno cerchiato sul calendario è quello di venerdì 14 aprile quando dovrebbe essere formalizzata la nuova governance. La presidenza sembra saldamente nelle mani di Giuseppe Todaro (voluto da Lagalla), ma a essere in bilico è la quota rosa: sia la Dc che Forza Italia (in particolare l’area Tamajo) hanno indicato un uomo, mentre è necessario che ci sia almeno una donna. I cuffariani, forti della Gaballo alla Sispi, spingono per confermare il nome di Edoardo Scarlata e così a dover fare un passo indietro potrebbe essere Massimiliano Crapa, ex consigliere dell’ Ottava circoscrizione indicato dai berlusconiani che però finora non hanno espresso nemmeno una donna nei vari cda.

Per le altre società si attenderà la scadenza naturale, anche se Fratelli d’Italia ha già opzionato le presidenze di Amap e Amg gas (in quest’ultimo caso con Angelo Pizzuto), mentre Gh (controllata da Gesap) dovrebbe essere riservata a un uomo di fiducia del sindaco.

Non mancano comunque le polemiche politiche, con le opposizioni che in questi giorni hanno dato fuoco alle polveri. “Come per Amg e Sispi, anche per Reset assistiamo al solito teatrino – attacca Concetta Amella del M5s – L’azienda è priva di figure di primo livello e registra perdite, ma il sindaco ha nominato un cda anziché un amministratore unico, il che profila un possibile danno erariale”.

“I compensi sono quelli fissati nel 2019 dalla precedente amministrazione – spiega il vicesindaco Carolina Varchi – e noi non abbiamo apportato alcuna modifica. La determina in questione, peraltro, prevede una cifra complessiva che quindi è sempre uguale, indipendentemente dalla presenza di un amministratore unico o di un cda. Stiamo inoltre predisponendo una misura specifica sul contenimento della spesa delle partecipate”.


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