Giornata dello studente| Piazza Università diventa aula - Live Sicilia

Giornata dello studente| Piazza Università diventa aula

La piazza come luogo di cultura per gli studenti catanesi. In centinaia si sono dati appuntamento per discutere di scuola, diritti e crisi. Con loro anche i docenti.

la ricorrenza internazionale
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CATANIA – Le ricorrenze non conoscono campanella. E non conoscono neanche il riposo domenicale. Lo sanno benissimo le centinaia di studenti medi e professori che si sono dati appuntamento, megafono e quaderni in mano, ieri pomeriggio in piazza Università. I libri-scudo sono disposti a mo’ di capanna. Non c’è affatto bisogno del loro utilizzo. Il clima è dei più sereni. L’occasione dell’incontro è quella della Giornata internazionale dello studente che si celebra ogni 17 novembre. Durante l’occupazione tedesca dell’allora Ceslovacchia, il corteo funebre di Jan Opletal, ucciso durante una protesta studentesca, divenne una imponente manifestazione contro la presenza straniera. Allora, l’autorità militare reagì con 1200 arresti e nove esecuzioni sommarie di studenti e docenti. Quella strage avvenne – appunto – il 17 novembre del 1939.

Libri scudo, un particolare dell'incontro di ieri

La chiamata a raccolta di ieri è avvenuta su Facebook. L’invito a partecipare è stato spammato a migliaia di studenti. “Non c’è nessuna organizzazione” – spiega Simone Di Stefano del Boggio Lera. Si legge infatti nella pagina dell’evento: “Noi, semplici studenti senza alcun partito o sindacato alle spalle, sentiamo l’esigenza di vivere una protesta nuova, che esplori nuovi creativi scenari della manifestazione. Una protesta – continua la nota- fatta di aggregazione, di studenti ed insegnanti, che si riuniscono tutti quanti assieme per dibattere e per analizzare le cause dello sfacelo della scuola pubblica, ma anche per proporre ed intraprendere tutti assieme un percorso comune, volto alla sensibilizzazione di studenti e famiglie, ma soprattutto alla concreta individuazione di possibili soluzioni al profondo e grave periodo di crisi che il nostro Paese attraversa da ormai troppi anni”.

Insomma, se l’attivismo autunnale degli studenti medi rischia di essere sistematicamente derubricato a diserzione scolastica, l’iniziativa di ieri va verso la direzione opposta. Scrive per l’appunto Eugenia M. su Facebook: “A tutti coloro che ci chiedono: “Ma voi studenti sapete fare solo scioperi per caliarvi le ore?”. La risposta è no. Il futuro non è più lo stesso, studenti ed insegnanti mostreranno il loro malcontento nei confronti di un sistema che ci sbarra e cancella ogni sogno”. A fronte della crisi in corso, sembra proprio che il grido di protesta lanciato ieri vada di molto oltre alle semplici questioni scolastiche.


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