CATANIA – Ventidue discipline. Una sorta di mini-olimpiade che si disputerà tra Catania e Palermo (e, in parte anche Siracusa) e che vedrà coinvolti 4500 giovani atleti tra i 10 e i 13 anni ed i relativi tecnici. Una festa dello sport che coinvolgerà anche le nazioni degli Stati Uniti e dell’Australia; del Brasile, dell’Argentina e del Venezuela.
È la IX edizione del Trofeo Coni che quest’anno verrà affiancata anche dalla Fondazione Agnelli per sensibilizzare lo sport nell’attività scolastica. Ed è tutto pronto per la cerimonia d’inaugurazione della manifestazione, che avverrà venerdì pomeriggio in piazza Università a Catania.
Un vero e proprio evento sancito anche dalla presenza prestigiosa del Capo dello Stato, Sergio Mattarella: una prima volta in assoluto. Con lui, anche il Presidente del Coni, Giovanni Malagò. Dal 3 al 6 ottobre, la Sicilia sarà teatro di una festa di vita e di valori.
Viene a testimoniarlo anche il Presidente della Repubblica. Ed oltre il protocollo ed il cerimoniale, oltre la retorica e la banalità di cose già sentite e risentite, quello di venerdì costituisce un messaggio poderoso lanciato in un territorio che ha appetito di riscatto e voglia di emergere. Giovani e sport diventano un connubio rivoluzionario: o, almeno, così ci piace immaginarlo.
A venerdì.