CATANIA. Una sfida al viaggio nell’arte e nella fotografia. Giovanni Caruso inverte il significato di photos (luce) e graphia (disegno) i termini greci che uniti hanno dato vita al termine fotografia “disegnare con la luce” trasformandolo in “disegnare al buio con la luce”.
“Sono stato un fotogiornalista, ma da 19 anni non vedo più – racconta Giovanni – nel 2020 ho deciso di riprendere a scattare fotografie perché, sono convinto, che ogni disabilità vada valorizzata”.
Un nuovo modo di interpretare la forografia che diventa sensibilegrafia, percorsi, ricordi, sensazioni e una macchina fotografica in mano perché il “buio” diventi “luce” viaggiando nella memoria dei sensi.
La mostra “dal buio alla luce” è stata allestita nella sala espositiva dello storico laboratorio fotografico Central Color, che ha accompagnato Giovanni Caruso nella scelta e nella stampa delle fotografie, in via Federico Ciccaglione 16 e sarà aperta al pubblico domenica prossima.
Elena Guagenti è la titolare del laboratorio fotografico Central Color: “Conosco Giovanni Caruso da sempre. Frequentava il laboratorio quando, io, ero ancora una bambina. Circa due anni fa, accompagnato da Costantine Ruitz, portò alcune pellicole da sviluppare. I suoi primi scatti da non vedente. Ne rimasi affascinata – continua Elena – Giovanni fotografa usando la sua maestria e i suoi ricordi realizzando immagini d’impatto all’occhio dell’osservatore che percepisce, oltre alla dimensione visiva, un’ esperienza sensoriale a tutto tondo. L’odore della pietra scaldata dal sole , il suono dell’acqua e la sua densità sulla pelle. Seduti fianco a fianco abbiamo guardato insieme più di mille negativi, come dice Giovanni, gli ho prestato i miei occhi, nonostante lui ricordasse i momenti, le circostanze, gli oggetti. Occorreva una descrizione dettagliata dell’intero fotogramma che gli consentisse di scegliere gli scatti, oggi, in esposizione. Oltre a una grande fonte di ispirazione per tutti, Giovanni, maestro, hai tenuto l’ennesima lezione di fotografia”.
L’esposizione fotografica è visitabile dallo scorso 21 maggio e lo sarà fino al 18 giugno: dalle ore 9 alle ore 18.