Giri di valzer in consiglio comunale | Scricchiola la maggioranza - Live Sicilia

Giri di valzer in consiglio comunale | Scricchiola la maggioranza

Il sindaco di Trapani, Vito Damiano

Le vicende della politica nazionale si riflettono sulle dinamiche del consiglio comunale di Trapani, con continui giri di valzer tra maggioranza e opposizione. La maggioranza scricchiola.

TRAPANI- Il consiglio comunale cambia pelle. Maggioranza e opposizione si danno il cambio e spesso finiscono per inciuciare, per scambiarsi i favori. C’è poi, chi, nel frattempo, decide di cambiare partito, perché lo aveva già deciso oppure perché il suo leader di riferimento non è stato candidato alle Politiche. E’ il caso del gruppo di Futuro e Libertà, allineato e coperto con l’ex deputato regionale Livio Marrocco e pronto a seguirlo nella diaspora finiana. Tutti sospesi. E i tre consiglieri, Nick Giarratano, Michele Cavarretta e Francesco Guarnotta, sempre più lontani da Fli. L’autosospensione è ormai soltanto il primo passo verso il divorzio politico.

Anche uno dei due Peppe Ruggirello presenti in aula, quello vicino all’ex onorevole Toni Scilla ha seguito il suo leader ed ha lasciato Grande Sud. Ha invece chiuso baracca il gruppo del Movimento Popolare Siciliano. I tre consiglieri, Nicola Sveglia, Giuseppe La Porta e Pietro Cafarelli, hanno aderito ai Moderati Italiani in Rivoluzione. Il loro capo, Paolo Ruggirello, è il plenipotenziario per il movimento in Sicilia occidentale e candidato alla Camera sia nella circoscrizione Sicilia 1 che Sicilia 2. Il Pdl, in tutto questo, non sta a guardare. Ed ha deciso di continuare a dividersi al suo interno. I consiglieri Peppe Guaiana e Francesco Salone sono ormai delle variabili indipendenti e non perdono una sola occasione per polemizzare con l’ex capogruppo Totò La Pica che si è dimesso per fare emergere il dissenso nei loro confronti.

La maggioranza ufficiale dovrebbe comprendere – il condizionale è ormai d’obbligo – il Pdl (6 consiglieri), il Mir (3 consiglieri), Autonomia per Trapani (4 consiglieri), il Movimento Popolare Trapanese (3 consiglieri), I Riformisti (3 consiglieri). Ma proprio quest’ultimo gruppo – composto da socialisti del Psi – ha dichiarato di prendere le distanze dall’amministrazione del sindaco Vito Damiano. L’opposizione è sempre in agguato con una maggioranza così debole e può contare su Fli (3 consiglieri), Lista Fazio (3 consiglieri), Pd (3 consiglieri) e Grande Trapani (2 consiglieri). Può anche permettersi di bocciare, come è accaduto ieri, una proposta della giunta come quella di uscire dall’Istituto Tecnologie Avanzate, contributo da 30 mila euro all’anno, oppure condizionare la maggioranza sul rinnovo della convenzione con il Trapani Calcio, 50 mila euro all’anno per un triennio. Il sindaco parla poco ed osserva tanto. Non ha mosso un dito quando ha visto sfracellarsi la sua maggioranza già nelle prime battute, quando in aula è arrivata la tassa di soggiorno che l’aula ha vanificato con emendamenti che l’hanno svuotata.


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