CATANIA – Il confronto non lascia molti margini all’immaginazione. Se i numeri, normalmente, parlano chiaro, in questo caso sono proprio lampanti. L’attività dell’amministrazione comunale langue, rispetto a quella della precedente gestione. Che sia stato l’iter per l’approvazione del Piano di rientro, o altre gatte da pelare con cui doveva fare i conti, ma la Giunta targata Raffaele Stancanelli ha decisamente prodotto più delibere di quella attuale, guidata da Enzo Bianco.
I dati arrivano da Palazzo degli Elefanti e non lasciano dubbi: gli assessori dell’amministrazione corrente lavorano meno dei predecessori. Nel 2008, dal 5 settembre al 30 dicembre, gli atti sfornati dalla Giunta sono stati 683. Nulla in confronto a quelle del 2009 che, dal 12 gennaio 2009 al 31 dicembre 2009, sono state 1.523 o a quelle dell’anno successivo, ben 1.606 (che, per correttezza, se dovessimo dividere per 4, considerando cioè solo 3 mesi, sarebbero comunque circa 400).
Paragonata alle attività dell’attuale Giunta, i numeri sembrano ancora più grandi. La squadra capitanata da Bianco, infatti, il primo anno di governo, anzi nei primi sei mesi, dal 28 giugno al 31 dicembre, ha prodotto 79 delibere, che diventano 195 nel 2014 ma si fermano ad appena 33 nei primi tre mesi del 2015. Un confronto impietoso, dunque, al quale qualcuno potrebbe replicare parlando di qualità e non di quantità.
Numeri e proporzioni che cambiano, e anche di parecchio, se si osserva l’attività del senato cittadino. Il Consiglio comunale presieduto da Marco Consoli – oggi vicesindaco di Bianco – nel 2008, dal 13 agosto al 29 dicembre, ha approvato 65 delibere, che diventano 107 nel 2009 e si fermano a 77 nel 2010. Con Bianco sindaco, invece, le delibere adottate sono state 43, da agosto a dicembre del 2013, 135 nel 2014 e appena 9 nell’anno in corso – il conteggio si ferma al 5 marzo 2015.
“I numeri mettono in evidenzia come sia necessario che l’amministrazione acceleri sulle delibere importanti – spiega Giuseppe Musumeci, esponente di Articolo 4. La città ha bisogno della politica che produca atti concreti che possano consentire il rilancio della città e il reale cambiamento. Alcuni atti importanti li abbiamo votati, ma non basta, per questo, come rappresentante della maggioranza, chiedo alla giunta di lavorare di più per permettere al Consiglio di lavorare di più, magari occupandosi di temi importanti come il Piano regolatore, il Piano dei costi, e le delibere sul welfare”.