Gli incontri prima del delitto |I video che inchiodano Di Stefano - Live Sicilia

Gli incontri prima del delitto |I video che inchiodano Di Stefano

L'imputato Francesco Di Stefano

Continua il processo a carico di Francesco Di Stefano, accusato di aver ucciso nel 2009 Daniele Paratore. Interrogato il poliziotto della Squadra Mobile Giuseppe Maimone che ha fornito dettagli su alcune riprese della polizia davanti a casa del boss dei Cappello Giovanni Colombrita.

l'omicidio di Daniele Paratore
di
2 min di lettura

CATANIA – Non ci sono dubbi Francesco Di Stefano prima dell’omicidio di Daniele Paratore ha incontrato nel febbraio del 2009 Giovanni Colombrita, uno dei capi della cosca Cappello. Ci sono due videoregistrazioni di una telecamera piazzata davanti a casa del boss da parte della Squadra Mobile che stava indagando sulla cosca che poi sarà decapitata qualche mese dopo nel corso dei fermi del blitz Revenge. A chiarire i particolari delle indagini relative a questi due filmati è stato il sovrintendente Giuseppe Maimone, interrogato oggi come teste dell’accusa nel processo sul delitto dell’omicidio di Daniele Paratore che vede come imputato Francesco Di Stefano, boss dei Cursoti Milanesi.

Dalle immagini si riconoscono non solo il capomafia dei Cappello Colombrita e l’imputato ma anche Michele Musumeci, già condannato per questo delitto, e collaboratore di giustizia che ha raccontato nel corso della scorsa udienza di alcuni incontri con i vertici della cosca dei Cappello per discutere di un debito che aveva Paratore con il clan e che da quel momento di quella somma ne “avrebbe risposto” Distefano e i Cursoti Milanesi. Maimone è il poliziotto incaricato di fare i riscontri proprio sulle dichiarazioni proprio del pentito: gli incontri tra Distefano e Colombrita sono avvenuti, lo dimostrano le immagini dell’inchiesta Revenge. La certezza su cosa vi siano detti i protagonisti non vi è: non vi erano cimici infatti.

Il poliziotto – rispondendo alle domande del pm – ha anche fornito particolari in merito alla cattura dei fratelli Francesco e Carmelo Di Stefano dopo un periodo di latitanza. Quest’ultimo è rimasto coinvolto nella maxi inchiesta Final Blow che alcuni mesi fa ha azzerato i Cursoti Milanesi, l’ordinanza è stata depositata nel corso dell’ultima udienza nel fascicolo del Pm. Oltre Maimone, sono stati ascoltati altri due investigatori. A completare la terna dei testi che si sono susseguiti oggi sul banco degli interrogatori l’ispettore Cicerano e l’assistente Conti.

Il processo che si celebra davanti alla Corte d’Assise di Catania è stato rinviato al prossimo 4 maggio: a deporre ci sarà l’imputato Francesco Di Stefano. Il boss dei Cursoti Milanesi – secondo la ricostruzione dell’accusa – avrebbe deciso di eliminare Daniele Paratore perchè non avrebbe rispettato gli accordi e cioè di spartire gli introiti dello spaccio. Il pusher avrebbe prima chiesto aiuto a Di Stefano per risolvere il problema del debito con il clan Cappello ma poi avrebbe continuato a intascare i soldi della vendita di droga senza liquidare la parte che sarebbe spettata ai Cursoti. Un comportamento da “traditore” che avrebbe portato alla pianificazione ed esecuzione del delitto. A sparare sarebbe stato proprio Francesco Di Stefano.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI