Prima commissione: | fino all'ultimo gettone... - Live Sicilia

Prima commissione: | fino all’ultimo gettone…

A maggio si è riunita praticamente tutti i giorni, perfino di sabato e nel lunedì delle elezioni. Ecco la singolare performance della prima commissione consiliare di Sala delle Lapidi.

PALERMO. FRACCONE: "SONO STATO COSTRETTO"
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Ma chi lo dice che i consiglieri comunali di Palermo non fanno niente? Alcuni di loro lavorano senza sosta, perfino nel giorno delle elezioni. E’ il caso della Prima commissione, quella che si occupa di Affari generali e Polizia municipale, che a maggio è stata convocata praticamente tutti i giorni, anche nella settimana prima della consultazione elettorale, cioè da mercoledì 2 a sabato 5, e perfino lunedì 7 a urne ancora aperte.

Uno stakanovismo encomiabile, giustificato, del resto, da “atti urgenti e indifferibili”, come si legge nella convocazione. Quali sono questi atti così impellenti da costringere la commissione a riunirsi anche di sabato? Presto detto. Le comunicazioni del presidente, la metropolitana leggera, il Piano urbano del traffico, il servizio di tesoreria comunale e il programma degli incarichi esterni, necessario alla prossima manovra finanziaria. Peccato che questi pareri siano stati chiesti mesi fa, qualcuno addirittura lo scorso anno, e che la commissione non abbia mai trovato il tempo di fornirli, vedendosi così costretta a riunirsi praticamente tutti i giorni intascando il relativo gettone.

Ma anche ad aprile, in piena campagna elettorale, si sono riunite diverse commissioni per approvare i pareri propedeutici al Bilancio. Anche se poi, in Aula, si è scoperto che questi pareri non sono mai arrivati. Misteri del consiglio comunale…

LA REPLICA DI FILIPPO FRACCONE

“La commissione non si è mai riunita di sabato – dice Filippo Fraccone, presidente della Prima commissione – per prassi da cinque anni viene convocata anche il sabato ma non si è mai svolta. Sono convocazioni mensili. Io non volevo convocare per maggio, ma a metà aprile sono arrivate due note, una dall’ufficio di staff del presidente del consiglio comunale e un’altra del commissario Latella e del capo di gabinetto, con cui mi hanno chiesto di convocare perché era necessario dare un parere per il bilancio. Sono stato costretto a convocare la commissione. Il giorno delle elezioni, il sottoscritto era in commissione mentre gli altri si andavano a controllare i voti. Per senso di responsabilità sono rimasto lì fregandomene delle mie elezioni. E per questo vengo anche attaccato dalla stampa, ma sono stato costretto a convocarla. La mia è stata la commissione più produttiva di tutte, se si escludono i debiti fuori bilancio”.

LA REPLICA DI AURELIO SCAVONE

“In merito all’articolo “Ultimo assalto alle casse comunali”, apparso venerdì 25 maggio sul vostro giornale – dice Aurelio Scavone di Idv – desidero precisare che l’informazione è stata riferita in modo superficiale, in quanto chi scriveva non ha controllato se ci fossero state proteste in merito alle convocazioni del mese di maggio. Il sottoscritto aveva già segnalato al presidente del Consiglio comunale e al Segretario Generale l’anomalia di tali convocazioni e aveva anche inviato una protesta scritta in merito, non ricevendo alcuna risposta. Dopo avere agito proprio per contrastare tale spreco, è assurdo e poco corretto che il mio nome sia stato incluso nell’elenco dei consiglieri che avevano partecipato alle riunioni. L’informazione ai cittadini, quando viene data, dovrebbe essere prima vagliata, soprattutto se viene condannata una persona che ha agito proprio nella salvaguardia dell’interesse comune”.

 


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