PALERMO – Bernardette Grasso, fresca di insediamento all’Ars, spiega le ragioni della scelta di aderire al gruppo “Forza Italia all’Ars” guidato da Stefano Pellegrino. “Rappresenta l’80% degli elettori di Forza Italia”, dice l’ex assessore regionale che si schiera in modo netto con la truppa che fa riferimento al Presidente Renato Schifani.
Onorevole, andiamo al sodo. Perché ha scelto aderire al gruppo azzurro guidato da Pellegrino?
Io sono un dirigente di partito, sono una donna di Forza Italia. Il gruppo guidato dall’onorevole Stefano Pellegrino rappresenta l’80% degli elettori azzurri. Io ritengo di fare parte, come mi è stato chiesto dagli elettori, del gruppo in cui mi riconosco e che vede il presidente Schifani come il presidente di Forza Italia. Il gruppo guidato da Pellegrino, Forza Italia all’Ars che ha nove deputati, rappresenta la volontà e la maggioranza degli elettori del nostro partito.
Secondo lei la frattura con il gruppo di Miccichè si ricomporrà?
Questo non lo so, mi sono insediata oggi. Spero che ci possa essere una sola Forza Italia ma soprattutto, al di là dei gruppi, un sostegno convinto all’azione di governo.
Non c’è nulla tra le obiezioni di Miccichè rispetto alla gestione di questa situazione che sente di condividere?
No, se ho fatto una scelta è perché non ho condiviso le azioni di Miccichè.
Un giudizio sui primi mesi del governo Schifani.
Il mio giudizio è positivo. Hanno già messo mano al problema del caro bollette e stanno già lavorando ad una legge di stabilità che dovrà essere definita non a maggio ma in tempi brevissimi per dare respiro e fornire soluzioni ai siciliani.
Da buoni politichesi di periferia …. continuiamo con il medioevo…………
fanno sempre cosi’ danno un po’ di ossigeno e dopo agosto si sentiranno di nuovo presi per la gola e strozzati, cosa faranno? un altro rinnovo? altre promesse?, si puo’ vivere sempre in ansia di anno in anno, fra proteste ed altro e i sindacati che dicono che quest’anno che verrà sarà quello giusto etc, non è la canzone di lucio dalla, è una triste realtà che si ripete anno dopo anno promesse su promesse, debiti su debiti, tenuti alle catene come schiavi al remo della galea.
Precari e forestali.Forestali e precari.Sempre la solita musica.La Sicilia andrà sempre peggio con questa sinfonia.
“Ci sono alcuni comuni – denuncia Figuccia – che al di là della pianta organica nella fase di stabilizzazione stanno dichiarando che alcuni soggetti sono inidonei”….Cioè il comune si assume la giusta reponsabilità di non avallare assunzioni inutili e questo qua come al solito si atteggia a populista!
Ecco … perfetto…
Ricorderei all’assessore Grasso e a tutti i deputati dell’Ars, che esistono ancora altri lavoratori senza contratto e quindi senza contributi: i lavoratori ASU, così denominati in quanto impegnati in attività socialmente utili dal 1997. Noi non siamo neanche considerati precari in quanto non abbiamo mai avuto un contratto a termine… siamo ancora più anonimi… quindi non è assolutamente vero che con la stabilizzazione di questi 7000 contrattisti si risolve il problema del precariato a carico della Regione Sicilia.
I politichesi tengono per la gola i componenti di questo bel bacino ai soliti fini elettorali …… e loro faranno di buon grado le vittime sacrificali agli incolti feudatari…..